RACCONTI DI SPORT di Matteo Bodei(2) - IGOR TUDOR

Seconda puntata dei ritratti d'autore firmati Matteo Bodei. Protagonista Igor Tudor.

Igor Tudor, difensore centrale e centrocampista di 1 metro e 93, approdò in bianconero - per 3,5 milioni di euro - appena ventenne direttamente dall'Hajduk Spalato nell`estate del '98, dopo le buone prestazioni con la nazionale croata ai Mondiali francesi. Con la squadra della città più importante della Dalmazia, Igor aveva giocato fin dall’ età di 11 anni (tranne un esperienza di sei mesi nel Trogic formazione di Terza Serie) vincendo anche uno scudetto e una coppa nazionale nel 1995. L’ esordio con la casacca bianconera di questo gigante dai piedi buoni avviene il 13 settembre 1998 contro il Perugia ed il croato, oltre ad un impeccabile prova difensiva, realizza, all’ esordio, la prima rete della sua avventura. Un avventura durata 8 stagione, anni indimenticabili nel bene e nel male. Da ricordare soprattutto la duttilità e la pericolosità sotto porta di questo ragazzone (nel 2000-01 segna ben 6 reti in campionato, l’ anno successivo di reti ne mette a referto 4). Indimenticabile il gol realizzato in pieno recupero contro il Deportivo La Coruna di Irureta, Valeron e Molina, che valse la qualificazione ai quarti della Champions 2002-03. Nel male perché purtroppo, un po’ come il fenicottero di Utrecht Marco Van Basten, ha sempre avuto seri problemi alle caviglie. Nel 2002, i persistenti problemi alla caviglia destra, già operata l'anno prima, gli fecero saltare il mondiale nippo coreano perchè nel decisivo 2-0 all'Udinese (lo scudetto del 5 maggio) in campionato, subì l’ ennesima ricaduta. Le stagioni successive purtroppo passa più tempo in infermeria che sul rettangolo di gioco ed addirittura, nel 2005-06, viene prestato al Siena per cercare di ritrovare la forma fisica ormai perduta. L’ anno successivo la sua caviglia di cristallo fece di nuovo crack ed il giocatore decise di ritornare nella squadra che lo aveva visto crescere. Con l’ Hajduk però gioca solo 8 partite prima di dare l’ addio definitivo al mondo del calcio alla tenera età di 30: con lui si porterà l’ invidiabile palmares di 2 scudetti e 2 supercoppe conquistati con la Juventus e di un 3° posto ai Mondiali ottenuto con la Croazia nel 1998.
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About Simone Salvador

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