I mondiali in Tv: la sfida (impari) Sky vs Rai (in esclusiva per Stone Island Football Blog)

Il binomio Calcio & Tv ha acquisito sempre maggiore importanza nel corso degli anni e i Mondiali – la competizione calcistica più seguita al mondo – rappresentano un business notevole per tutti i broadcaster. In Italia, fino al Mondiale 2002, non c’erano stati problemi di sorta, con la Rai che aveva sempre acquisito i diritti dell’evento. Il momento di rottura, probabilmente di non ritorno, è arrivato col Mondiale 2006 (e il discorso andrebbe esteso anche ai Giochi Olimpici dal 2010 in poi), quando Viale Mazzini ha giudicato eccessive le richiee economiche della Fifa, favorendo l’acquisizione dei diritti da parte di Sky che si è assicurata l’esclusiva per tre edizioni della Coppa del Mondo (Germania 2006, Sudafrica 2010 e Brasile 2014).
La Rai ha così dovuto accontentarsi di trasmettere 25 delle 64 partite complessive della rassegna iridata. Va ricordato comunque che non c’è mai stato il pericolo – e rimanendo in vigore l’attuale normativa europea mai ci sarà – di una nazionale italiana criptata, visibile solo a pagamento. Le norme comunitarie, infatti, obbligano la trasmissione in chiaro degli eventi sportivi di grande portata a carattere nazionale (Olimpiadi, Mondiali, grandi corse ciclistiche ecc.)...

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About Simone Salvador

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1 commenti:

  1. Stiamo seriamente facendo un paragone fra Sky e la Rai? Hd, cronache competenti e documentate, tutte le partite contro l'immagine sul digitale a quadrettoni, cronisti bolsi e commentatori che fanno battute d'avanspettacolo, e una partita al giorno? Ragazzi, parliamo d'altro...

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