
In realtà sono molteplici le ragioni che hanno portato le istituzioni a prendere questa decisione. Innanzitutto, come detto, le difficoltà avute dagli utenti del Lazio e delle altre regioni con decoder, antenne e risintonizzazione canali (nonostante l'ampia campagna informativa). Poi il fatto che in alcune zone delle regioni già passate al digitale non arrivi ancora il nuovo segnale (in alcune zone non arriverà mai e l'unica soluzione è Tivù Sat, il digitale gratuito, decoder a parte, via satellite). Il tutto considerando che il prossimo giugno ci saranno i Mondiali di calcio in Sudafrica e gli investimenti a livello di programmi e pubblicità sono talmente alti che non si possono rischiare problemi nella visione dei canali. Non solo le reti Rai, ma anche quelle private (alcune ancora con molti problemi per lo switch-off) che puntano molto sui programmi di commento ale partite degli azzurri.
Il Cnid comunicherà giovedì tutte le date ufficiali per lo switch-off 2010 e, molto probabilmente, tutte le regioni interessate passeranno contemporaneamente al digitale terrestre nel prossimo settembre.
Una decisione sicuramente saggia perchè molte persone potrebbero fare anche a meno (per qualche giorno) di vedere la televisione, ma il non vedere le partite dei Mondiali porterebbe l'esecutivo ad un clamoroso calo del consenso, molto più di guai giudiziari o escort.
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