
A 5 mesi dal via in terra olandese, il Giro D'Italia 2010 comincia a prendere forma con alcuni ottimi atleti che hanno dato l'ok al Direttore Zomegnan. Subito dopo la presentazione avevo commentato favorevolmente il percorso disegnato da Rcs (VEDI PERCORSO NEL DETTAGLIO), con diverse tappe interessanti e il ritorno delle vere salite (Mortirolo e Zoncolan anziché Blockhaus e Vesuvio mi sembra un bel passo avanti…). Tuttavia, avevo sottolineato come il vero problema fosse il livello dei partecipanti, con Contador, Armstrong, Schleck e Menchov concentrati unicamente sul Tour De France (VEDI PERCORSO NEL DETTAGLIO). In queste settimane il lavoro a livello diplomatico-commerciale di Zomegnan è stato efficace e il prossimo Giro avrà tra i suoi protagonisti il campione del mondo Cadel Evans (passato alla BMC), Bradley Wiggins (capitano del neonato ma ambizioso Team Sky) e, notizia fresca, il portacolori della Rabobank Oscar Freire, probabilmente alla sua ultima stagione da professionista. Freire sarà alla sua prima apparizione nella corsa rosa. Lo spagnolo ha vinto tre volte il campionato del mondo (1999-2001-2004), cosa riuscita ai soli Binda, Van Steenbergen e Merckx e due volte la Milano-Sanremo. Il suo obiettivo è quello di entrare nel ristretto club di ciclisti capaci di imporsi in tutte e 3 le grandi corse a tappe.
I tre ciclisti stranieri alzano sicuramente il livello internazionale della corsa rosa che, altrimenti, sarebbe stata poco più di un campionato italiano a tappe. Tra gli atleti italiani, vista la squalifica di Di Luca, la probabile assenza di Nibali (predilige il Tour) e l'impossibilità di lottare per la vittoria finale dei veterani Garzelli e Simoni (che ritorna alla Lampre di Beppe Saronni), restavano i soli Ivan Basso, tornato su livelli molto più umani dopo la squalifica per l'Operacion Puerto e Franco Pellizzotti. Interessante seguire anche il ritorno alle corse di Riccardo Riccò, la cui squalifica scadrà a marzo.
Per quanto riguarda Damiano Cunego, autentica delusione nelle corse a tappe degli ultimi anni, penso abbia capito che per lui sia meglio puntare alle Classiche.
Resta da capire se Wiggins ed Evans verranno al Giro con lo giusto spirito e la condizione ottimale per puntare alla vittoria. Entrambi sono straordinari professionisti e a mio parere saranno protagonisti fino in fondo.
L'auspicio è che qualche altro atleta possa inserirsi nella lotta finale per la maglia rosa, magari non una meteora che lasci il solito alone di sospetti e dubbi.
0 commenti:
Posta un commento