DITTATURA MONTEPASCHI SIENA: SE IL BIG MATCH FINISCE 83-58...


Non serviva certo la partita di ieri per certificare il dominio del Montepaschi Siena. Se mai ce ne fosse stato ancora bisogno, gli uomini di Simone Pianigiani hanno asfaltato nel secondo tempo la Lottomatica Roma, da molti indicata come prima rivale dei senesi. Fino ad oggi non avevo scritto nessun post sul campionato italiano di basket perché lo ritengo troppo scontato e di scarso livello. La gara di ieri, purtroppo, ha confermato tutto ciò. Siamo solo a novembre e la stagione ha già un copione scritto, con Siena che vincerà il terzo titolo consecutivo.
La squadra toscana è stata costruita per essere altamente competitiva anche in Eurolega, unico banco di prova davvero attendibile. Siena punta ad entrare alle Final 4 di Parigi e, come scritto tempo fa (vedi anteprima Eurolega), ha tutte le carte in regola per centrare il prestigioso obiettivo. Il problema è che in Italia nessuna altra squadra è riuscita in questi anni a costruire un modello simile a quello di Siena. Certo, il budget del Montepaschi è elevato (se Hawkins, il giocatore più forte della rivale scudetto della scorsa stagione, finisce in Toscana un motivo ci sarà), ma Milano e soprattutto Roma in questi anni hanno investito parecchi soldi, senza scalfire nemmeno minimamente la dittatura senese. Minucci ha saputo spendere sapientemente i denari a disposizione, portando a casa giocatori di indubbio valore. A ciò va aggiunto il grande merito di dare piena fiducia ad un tecnico debuttante come Simone Pianigiani, diventato in soli tre anni l‘allenatore migliore in circolazione (dovrebbe essere lui a prendere il posto di Recalcati alla guida della nazionale, ballottaggio finale con Repesa). Pianigiani e Banchi hanno lavorato alla grande, facendo migliorare a vista d’occhio alcuni giocatori (Eze, Lavrinovic e Sato su tutti), creando un gruppo formidabile per mentalità e continuità di rendimento.
Se ci fosse una vera alternativa a Siena avremmo un campionato decisamente più avvincente, una grande corsa verso i play-off e (almeno) due rappresentanti in grado di lottare fino in fondo in Eurolega. Il fatto che nessuna altra squadra sia riuscita ad emulare l’organizzazione di Siena deriva da molteplici fattori. Alcune grandi del passato (vedi Benetton) hanno ridimensionato notevolmente budget e obiettivi. Il mercato aperto tutto l’anno, con la possibilità di cambiare in corsa il roster ha portato diversi presidenti a scelte sbagliate e superficiali. Oltre a questo nessuna altra squadra ha saputo leggere il mercato italiano come Siena (Mc Intyre e Stonerook).
La speranza è che per il prossimo anno Milano, Roma, Bologna e qualunque altra società con un budget importante possa fare tesoro degli errori commessi in questi anni, cercando di imitare al meglio lo straordinario mix vincente di Siena. Per ora non resta che scommettere su quante partite perderà Siena in questa stagione (ad oggi 11 vittorie e 0 sconfitte tra campionato ed Eurolega) e se la serie Scudetto finirà 4-0 o 4-1.
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About Simone Salvador

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2 commenti:

  1. Così come nel Calcio, secondo me quando in un campionato c'è una dittatura del genere (una, massimo 2 squadre sopra tutte), di solito fuori non si vince nulla.
    La stessa Montepaschi ne è la dimostrazione, e non so se anche quest'anno cambierà qualcosa...

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  2. Il parallelo calcio-basket mi sembra molto azzeccato, specie dopo aver visto l'Inter che vince in scioltezza contro Bologna, Livorno, Catania ecc e poi va a Barcellona e prende una lezione di gioco. Nel basket fortunatamente Siena è in grado di lottare contro le più forti d'Europa...per una controprova domani sera si gioca Siena-Barcellona...guarda caso!

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