Il Medagliere delle Olimpiadi è certamente la rappresentazione più immediata dei valori complessivi dei Paesi partecipanti. Non certo la più esaustiva. Si potrebbero studiare altre forme di medagliere "ponderato", con il numero di medaglie diviso per il numero di sport in cui si sono conquistate, oppure per gli abitanti di quel Paese o per il numero di atleti partecipanti, ecc.
Tuttavia, senza complicare troppo le cose, meglio limitarsi al classico medagliere generale da cui trarre alcune conclusioni, con un confronto con quello di Pechino 2008.
In un altro post ci sarà un'analisi delle Olimpiadi dell'Italia, assolutamente positive.
Ecco il medagliere finale di Londra 2012 (da repubblica.it):
Questo invece il medagliere finale di Pechino 2008 (da olimpiadi.blogosfere.it, alcune righe sono imperfette, vedi Rep.Ceca, Portogallo, Venezuela; l'Italia, in realtà ha chiuso con 27 medaglie vista la squalifica di Rebellin per doping):
- Sono andati a medaglia 85 Paesi su 204+1 partecipanti. Praticamente lo stesso numero di Pechino (allora furono 84).
- Gli USA tornano al primo posto del medagliere dopo la vittoria della Cina (in termini di medaglie d'oro) a Pechino 2008. Gli statunitensi hanno conquistato 6 medaglie in meno di 4 anni fa (ma ben 10 ori in più), mentre la Cina ha ottenuto 13 medaglie in meno con 13 ori in meno.
- Fantastico exploit della Gran Bretagna che guadagna un posto e sale in terza posizione, superando la Russia. Per i padroni di casa 65 medaglie (+ 18) e 10 ori in più di Pechino.
- Abbastanza singolare la situazione della Russia, che pur con 10 medaglie in più di Pechino (82 contro 72), perde una posizione a causa del grande risultato della GB.
- Nella Top 10, perde una posizione la Germania, superata dalla Corea del Sud (che conferma i suoi 13 ori, ma guadagna ben due posizioni).
- La nazione più deludente è stata l'Australia che perde diverse medaglie e posizioni. Gli aussie dimezzano gli ori (da 14 a 7) e ottengono 11 medaglie in meno
- Caso a parte quello del Giappone che conquista ben 13 medaglie in più rispetto a Pechino, ma allo stesso tempo passa dall'ottavo all'undicesimo posto a causa dei 2 ori in meno.
- Interessante il medagliere della Francia che aumenta il peso specifico delle proprie medaglie, seppur con un numero di allori inferiore (34 anziché 40). I transalpini ottengono ben 11 medaglie d'oro, contro le 7 di Pechino e in questo modo si portano dal decimo al settimo posto.
- Sull'Italia ecco il bilancio finale; qui basti dire che gli azzurri confermano le 28 medaglie di Pechino 2008 (anche se poi furono 27, vista la squalifica per doping di Rebellin, argento nella prova in linea del ciclismo) guadagnando una posizione e piazzandosi così tra i primi 8 Paesi al mondo.
- Assolutamente rimarchevoli le Olimpiadi dell'Ungheria, nazione sorpresa di questi Giochi. I magiari sono passati dal 21esimo al nono posto del medagliere, con ben 7 medaglie in più (8 ori invece che 3). Discorso simile per il Kazakistan che conquista ben 7 medaglie d'oro.
- La Spagna (17 medaglie e 21esimo posto nel medagliere) si conferma nazione straordinaria dal punto di vista calcistico (vedi tripletta Europeo-Mondiale-Europeo), con alcune eccellenze assolute in determinati sport, ma incapace di proporsi come vera potenza a livello olimpico. Nel complesso delle varie discipline dei Giochi, gli iberici sono decisamente meno competitivi di nazioni quali Italia e Francia.
- In questo periodo devono occuparsi di cose assai più importanti dello sport, ma fa un certo effetto vedere la Grecia chiudere i Giochi con 2 sole medaglie di bronzo. Ad Atene 2004 i padroni di casa conquistarono ben 16 medaglie di cui 6 d'oro. Altri tempi, in tutti i sensi.
- Infine uno sguardo a chi ospiterà le prossime Olimpiadi. A Pechino 2008 la Gran Bretagna pose le basi per gli straordinari risultati di Londra 2012. Il Brasile, invece, si conferma sui livelli di Pechino, con le cocenti delusioni per le sconfitte nella pallavolo maschile e nel calcio maschile. Dopo il 21esimo posto di questi Giochi, per Rio 2016 l'obiettivo è quello di scalare la graduatoria e avvicinarsi il più possibile alla Top 10.
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