Olimpiadi Londra 2012 - Atletica Leggera. Analisi prima giornata di Vittorio Virgili

DIBABA-MAJEWSKI, A VOLTE RITORNANO

Da un Mondiale dei giovani (vedi articolo di analisi Daegu) ad un’Olimpiadi per vecchi. Questa è sicuramente la prima analisi da fare dopo la giornata d'apertura delle finali di Atletica leggera a Londra.
Due atleti che si sono nascosti per 4 anni tra mondiali, meeting e competizioni continentali hanno ritrovato magicamente il loro migliore stato di forma nel giorno più importante.
Il polacco Majewski nel lancio del peso, dopo l’oro di Pechino, aveva conquistato un argento iridato nel 2009 a Berlino ma da allora non era  salito praticamente mai salito sul podio di competizioni internazionali (solo secondo negli Europei di Barcellona 2010 in una gara dai livelli tecnici molto bassi). Ma si sa, le Olimpiadi sono una gara a parte e con una gara perfetta ha lanciato a pochi centimetri dal suo personale di 3 anni fa e ha battuto la concorrenza dei due favoriti della vigilia, il giovane tedesco Storl (per lui poco più che 20enne dopo un oro mondiale e uno europeo, la vera consacrazione con l’argento) e l’americano Hoffa che perde la grande occasione della vita giungendo solo terzo e lanciando lontanissimo dai suoi personali stagionali.
Tirunesh Dibaba invece entra nella storia delle Olimpiadi vincendo il suo terzo oro olimpico (doppietta a Pechino 5000 e 10.000) con una lunga volata di 500 metri e con un gioco di squadra meraviglioso ( il festeggiamento con le sue connazionali che pur non arrivando sul podio sfilavano con lei come si fa in una gara di ciclismo con i gregari) con il quale ha stroncato le velleità keniane soprattutto della grande delusa Vivian Cheruiyot, campionessa mondiale in carica e solo terza, alla fine battuta anche dalla sua connazionale Kipyego.

ITALIA: disastro diSimona la Mantia che ha saltato lontanissima dai suoi standard giungendo solo diciassettesima in qualificazione nel salto triplo. Nell’intervista post gara, scenetta indecente con l’atleta che diceva di essere in forma e di non spiegarsi il risultato mediocre e Fiona May dallo studio che rincuorava l’atleta dicendo che era giovane (30 anni, alla sua terza Olimpiade…..) e che era infortunata  (l’atleta ha ripetuto 3 volte di no….).
Miracolato Vizzoni che entra il finale con il decimo lancio delle qualificazioni (finale domani) con un risultato mediocre, talmente deludente che dopo il gruppo A Nicola aveva già salutato tutti scusandosi della prestazione e spiegando tecnicamente i suoi errori. E invece nel gruppo B solo un atleta ha superato la sua misura in un’incredulità generale. In finale può entrare nei 5 lanciando sui suoi standard.
Benissimo Yuri Floriani, qualificato nella finale dei 3000 siepi. Era dal 1996 (Lambruschini, Bronzo) che un’italiano non entrava nei 15 in questa specialità e Yuri, correndo come in semifinale può entrare anche nei 10. Bellissimo il commento di Bragagna che dopo la gara si chiedeva se quella fosse il sosia di Floriani…
Qualificati per le semifinali di stasera Jose Bencosme (bene a due soli centesimi dal suo personale) nei 400hs e Libania Grenot nei 400 metri ( non giudicabile la sua prestazione perché ha corso solo 350 metri e poi decraendosi nel finale).

Vittorio Virgili



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