Europei Atletica Barcellona 2010 - Bravo Schwazer (argento), ottimo Meucci (bronzo)

Sono iniziati ieri a Barcellona i Campionati Europei di Atletica Leggera. Va subito detto che nel corso degli anni il livello degli Europei  è andato mano a mano scendendo, in concomitanza con l'affermarsi di nuove importanti scuole in giro per il mondo (Caraibi,  Americhe e Asia). Proprio ieri Gianni Merlo, nell'edizione cartacea della Gazzetta, riportava una statistica illuminante: secondo uno studio di Luciano Barra, gli atleti europei in occasione dei Giochi si aggiudicano il 36% delle medaglie, di cui la quasi totalità nei lanci e nei salti. Nelle corse praticamente non esistono. Proprio tale dato permette di "pesare" il livello degli Europei, come competizione importante, ma che non fotografa esattamente la situazione di un movimento nazionale, considerando - come detto - la concorrenza a livello Mondiale (nessuno sport può vantare un numero così elevato di nazioni competitive come l'atletica leggera). In tal senso trovo giusta l'idea di disputare gli Europei a cadenza biennale (prossima edizione a giugno 2012, un mese e mezzo prima delle Olimpiadi londinesi). In questo modo si consente maggior visibilità agli atleti continentali, favorendo al tempo stesso la promozione dell'atletica nel vecchio continente.

Venendo alle gare disputate ieri, subito una doppia medaglia per l'Italia (considerando che ai Mondiali 2009 il medagliere azzurro era rimasto tristemente vuoto, le considerazioni di cui sopra sono rafforzate). Alex Schwazer (nella foto di repubblica.it) ha ottenuto una bellissima medaglia d'argento nella 20km di marcia, distanza praticamente inedita - in una grande manifestazione - per l'altoatesino (specialista delle 50km). Schwazer ha dovuto inchinarsi solamente allo strapotere del russo Emelyanov. Alla vigilia, il grande favorito era l'altro russo Borchin, ma come spesso succede quando si parla di marcia russa (o dell'Est europeo), le ombre e i sospetti sono all'ordine del giorno. La cosa che più infastidisce è sentire i commenti di certa stampa che parla di Schwazer "solo" secondo. Considerando il pressapochismo e la superficialità con cui i media italiani seguono gli altri sport extra-calcio, se questi devono essere i commenti allora sarebbe paradossalmente meglio che non si occupassero proprio di tali sport.
Se la medaglia di Schwazer non era impossibile da prevedere (appuntamento ora con la 50km di venerdì), assolutamente sorprendente è stato il terzo posto conquistato da Daniele Meucci nei 10.000 metri. Il pisano ha condotto una gara tatticamente impeccabile, tenendo la scia del britannico Thompson (Ing) e - dopo un'emozionante ultimo giro - superando uno stremato Lamdassem (Spa). Meucci ha sfiorato l'argento. Solamente il fotofinish ha premiato Thompson. Imprendibile l'altro britannico Mo Farah, meritatamente medaglia d'oro. 
Per gli altri azzurri in gara ieri, brutte notizie per Elisa Cusma e Chiara Rosa che hanno fallito l'approdo alla finale. Bene i triplisti Schembri e Donato e i 100 metristi Collio, Cerruti e Di Gregorio. Nell'alto avanza Fassinoti, così come Zara Bani nel giavellotto. 
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