Giro d'Italia 2011 - La tappa dello Zoncolan (e del Crostis) nel dettaglio: percorso, altimetria, salite

Panorama dal Monte Crostis
Dopo aver presentato nel dettaglio la 13esima frazione del Giro d'Italia 2011, Spilimbergo-Grossglockner (vedi), è la volta della seconda tappa in terra friulana.  E' probabilmente la tappa più spettacolare e attesa del Giro 2011, quella che sabato 21 maggio porterà per la quarta volta, la seconda consecutiva, i corridori in cima al Monte Zoncolan: Lienz-Zoncolan (210km). Anche questa volta "Il Mostro" sarà affrontato dal versante più duro, quello di Ovaro. Lo scorso anno Ivan Basso  si impose al termine di una splendida azione solitaria (vedi), mentre nel 2007 a trionfare fu Gilberto Simoni, vincitore anche nel 2003 (versante di Sutrio). 
Altimetria e pendenze Monte Crostis
La grande novità per il 2011 riguarda l'inserimento, prima dello Zoncolan, di una salita inedita, il Monte Crostis. Un'altra montagna della Carnia "scoperta" da Enzo Cainero, gran cerimoniere delle tappe made in Friuli. Per i molti escursionisti e appassionati di vette alpine, il Monte Crostis non è proprio sconosciuto, facendo parte della cosiddetta "Panoramica delle Vette" (vedi), un percorso suggestivo dal panorama mozzafiato. La salita del Crostis, poi, è assolutamente dura e selettiva. Come si può notare dal dettaglio, infatti, il Crostis misura oltre 15 km, i più impegnativi dei quali arrivano in cima (molti sopra il 10%, punte al 14.2%).  Insomma, una signora salita che farà sicuramente una buona selezione. L'unico dubbio in tal senso potrebbe derivare dalla scalata dello spauracchio Zoncolan al termine della tappa. Per i più coraggiosi o per chi vuole risalire la generale l'occasione buona per fare subito selezione.

Altimetria 14^ Tappa: Lienz-Zoncolan
LIENZ-MONTE ZONCOLAN: come detto, gli organizzatori hanno voluto affiancare al "Kaiser Zoncolan" un'altra salita di prima categoria, per dar vita ad un vero e proprio tappone alpino. I ciclisti, dopo l'arrivo del giorno precedente sul Grossglockner, partiranno da Lienz e torneranno in Italia passando da San Candido. Salita verso il Monte Croce Comelico, picchiata verso Padola e ascesa sul Passo di Sant'Antonio. Discesa verso Auronzo e Lozzo di Cadore e risalita lungo il Passo della Mauria che riporterà i corridori in Friuli. Tre salite non durissime, che però, alla lunga, potrebbero farsi sentire sulle micidiali pendenze dello Zoncolan. La discesa del Crostis è piuttosto lunga e discretamente tecnica. Arrivati ad Ovaro, inizierà la scalata dello Zoncolan, salita ormai entrata nel dna del Giro e degli appassionati. Il vero inferno (come recita lo striscione che "accoglie" i ciclisti) inizia al km 2.2 di ascesa, quando si entra a Liaris. Per 6 km consecutivi le pendenze sono proibitive: alcuni tratti al 19-20%, sempre comunque sopra l'11%. Dal km 8.2 al 9.5 un tratto di relativa tranquillità, poi il gran finale con l'anfiteatro naturale riempito nelle due precedenti edizioni da migliaia di tifosi in delirio (e questo fa riflettere sulla passione, l'emozione e il seguito che può avere questo sport, sempre amato nonostante gli scandali continui degli ultimi 15 anni). L'ultimo tratto ritorna sopra il 10%, ma per chi dovesse presentarsi da solo in quel punto, la spinta del pubblico e l'adrenalina per l'impresa ormai ad un passo, saranno la miglior forma di doping naturale. Chi fa suo lo Zoncolan non vince una semplice tappa del Giro, ma associa per sempre il proprio nome alla salita, scoperta da pochi anni, ma già entrata nella leggenda della corsa rosa.
Altimetria e pendenze Monte Zoncolan (da Ovaro)

CRONOTABELLA (on line a breve...)




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