
Analisi e commenti a cura di Vittorio Virgili.
E’ nata una stella. Vittoria e record del Mondo del ventenne francese Tamgho nel salto triplo.
Donato solo quinto in una finale iridata di altissimo livello, flop clamoroso della Isinbayeva fuori dal podio.
Grandissimi risultati nella giornata conclusiva dei Campionati Mondiali indoor di Doha. Strepitosa vittoria con la misura di
Durante la gara è stato superato dal cubano Betanzos (17,69 misura alla fine buona per l’argento), ma all’ultimo salto il francesino ha dato prova di grande maturità piazzando un 17.90 da leggenda. Tra outdoor e indoor solo un certo Jonathan Edwards è riuscito a superare questa misura.
Dopo questo exploit la gara di Barcellona (29 luglio ore 19,40) acquisisce un significato particolare considerando che a Doha erano assenti Idowu ed Evora, primo e secondo a Berlino ed entrambi europei.
A completare il podio è stato Girat con 17.36, mentre fuori dal podio Olsson seppur con una grande misura come 17.23. Solo quinto Fabrizio Donato con 16,88 mai entrato veramente in gara, ma anche il miglior Fabrizio al massimo avrebbe lottato per un bronzo.
Ci aspettavamo una grande gara dagli ostacoli e così è stata. A spuntarla di appena 2 centesimi, dopo una gran rimonta è stato Dayron Robles, campione olimpico e primatista del Mondo nei 110hs, con il gran tempo di
Grandissima sorprese vengono dai
Nel lungo femminile affermazione come nelle attese per l’americana Reese con la misura di 5,70. Seconda è arrivata la portoghese Gomes e terza
Nel peso ci si aspettava gara a due e così è stato. A spuntarla con il sorpasso al penultimo lancio la bielorussa Ostapchuck con la misura di 20,85, nuovo record dei campionati. Seconda Valerie Vili con il suo nuovo personale indoor di 20,49.
Gara senza storia nell’alto maschile con vittoria con 2,36 per Ukhov sul suo compagno di squadra Rybakov ( 2,31 per lui)
Nel mezzofondo gare molto avvincenti con negli
Negli 800 maschili vittoria del sudanese Kaki con 1.46.23 in volata sul keniano Lalang. Nei 1500 donne altra gara decisa solo in volata con l’etiope Ghezahegne che ha avuto la meglio di soli 16 centesimi sulla spagnola Rodriguez e 25 sulla sua connazionale Burka.
Nei 3000 maschili, Tariku Bekele si conferma non all’altezza del fratello maggiore Kenenisa, tirando la gara per lunghissima tratti non ottenendo i risultati sperati. Alla fine a prevalere è stata la vecchia volpe americana (keniano di nascita) Bernard Lagat, doppietta mondiale 1500 e
Per la spedizione azzurra un capitolo a parte. Sono partiti in 8 per Doha e di questi si puntava su 3, essendoci in squadra molti giovani come Scarpellini, Salvagno,Scapini e Greco, portati dopo aver conseguito il minimo di partecipazione e soprattutto per fare esperienza. Ai giovani diamo un 6 politico, catapultati dal piccolo ambiente italiano al palcoscenico mondiale da un giorno all’altro. Alla prossima si potrà dare un vero voto.
Le 3 punte erano :
- Elisa Cusma voto: senza voto Arrivata a Doha già in forse dopo un piccolo infortunio patito nella preparazione invernale, dopo il riscaldamento ha dovuto dare forfeit. Peccato perché si poteva combattere per il podio, come già detto nell’articolo
- Giuseppe Gibilisco voto: 5 Doveva lottare per il podio dopo un ottima stagione indoor impreziosita da un 5,70 e invece è uscito mestamente in qualificazione saltando solo un modestissimo 5.45. Da rivedere certamente, ti aspettiamo a Barcellona.
- Fabrizio Donato voto: 5,5 Presentatosi con la miglior prestazione mondiale stagionale, in qualificazione fatica più del previsto e in finale non riesce a fare un salto oltre i
Voto della spedizione 5,5 Nessuno si aspettava un'altra Torino (2 ori,2 argenti e 2 bronzi) però nemmeno solo un quinto posto con una misura sottotono di Donato. Speriamo che a Barcellona a Luglio sia un'altra storia e che il riposo invernale di molte nostre punte dia i suoi frutti.
Vittorio Virgili
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