Pubblico ora con grande piacere un articolo scritto appositamente per Blog-In dall'avv. Cristiano Jus, mio caro amico e grande tifoso rossonero. 11 proposte per migliorare la cultura sportiva e la godibilità dello spettacolo calcistico in Italia. Lo ringrazio pubblicamente e spero che attorno a questi 11 punti possa nascere una discussione costruttiva nella zona dei commenti.
Proposte per promuovere la cultura sportiva nel calcio italiano.
1) Punire chi simula con una giornata di squalifica, anche se l’arbitro non lo ha individuato durante la partita. Far punire lo stesso giocatore anche dalla società di appartenenza con una giornata di fermo in più rispetto a quella assegnata dal giudice sportivo. Se le società non fermano il giocatore, pagano una forte multa e/o subiscono una penalizzazione di un punto in classifica. Deve essere previste la possibilità per la società di punire il giocatore con delle multe fino al doppio delle settimane di stipendio nelle quali i giocatori non giocano per queste giornate di squalifica e fermo volontario della società.
2) Se un giocatore insulta l’arbitro, la società dovrebbe imporgli indipendentemente dalla sanzione dell’arbitro un fermo di una giornata. Se è sanzionato, di una giornata in più rispetto a quelle che sono assegnate dal giudice sportivo. Se le società non fermano il giocatore, pagano una forte multa e/o subiscono una penalizzazione di un punto in classifica. Deve essere previste la possibilità per la società di punire il giocatore con delle multe fino al doppio delle settimane di stipendio nelle quali i giocatori non giocano per queste giornate di squalifica e fermo volontario della società.
3) Divieto di ricorso da parte delle società contro le decisioni del giudice sportivo di cui ai punti uno e due; il ricorso può essere proposto solo da un’istituzione garante da creare appositamente e solo per evitare una squalifica manifestamente ingiusta (bisogna determinare con certezza i presupposti).
4) Imporre ai Comuni, attraverso una legge statale, di vendere gli stadi alle società della città che ne fanno richiesta ad un prezzo, pagabile anche con rate consistenti, da determinarsi da parte di un esperto da scegliersi di comune accordo tra Comune e la/e società sportive interessate. Prevedere degli obblighi di miglioria degli stessi agevolandoli con sgravi fiscali per le società.
5) Le società dovranno essere libere di organizzare i sistemi che ritengono migliori per assicurare la sicurezza all’interno dello Stadio. Gli organi di polizia potranno essere chiamati solo se opportuno, da parte dei soggetti preposti alla tutela della sicurezza degli spettatori, e si occuperanno comunque di garantire la sicurezza al di fuori dello Stadio.
6) Telecamere fisse sugli spalti per individuare i responsabili di qualsiasi reato e prevedere come sanzione accessoria obbligatoria lo svolgimento di attività socialmente utili all’interno dello stadio e gratuitamente, quali ad esempio l’obbligo di aiutare a pulire gli spalti degli impianti sportivi.
7) Sanzioni pesanti a livello economico per comportamenti/frasi aventi l’intento di fomentare la tensione e inneggianti a presunti complotti nel calcio.
8) Premio consistente in una targa e in una consistente somma di denaro per la società che vince la classifica della squadra più corretta.
9) Premio di sportività per la squadra con i tifosi più corretti consistente in una somma di denaro a favore della società, somma che dovrà essere utilizzata interamente per distribuire abbonamenti gratuiti da assegnare proporzionalmente, in base al numero di iscritti, ai gruppi di tifosi organizzati riconosciuti dalla società.
10) Premio per la squadra con le coreografie più belle sulla base di almeno partite e che consiste anch’esso in una somma di denaro che dovrà essere utilizzata interamente per distribuire abbonamenti gratuiti da assegnare proporzionalmente, in base al numero di iscritti, ai gruppi di tifosi organizzati riconosciuti dalla società.
11) Divieto di cori razzisti o inneggianti alla violenza da punire costantemente con il divieto di presenza del settore in cui fanno parte i soggetti resisi responsabili della violazione per una giornata per la prima violazione, due per la seconda e così via, sanzioni che saranno evitate se si individuano e puniscono i responsabili con lavori socialmente utili (vedi punto cinque), nessuna sanzione economica alla società per responsabilità oggettiva.
Cristiano Jus
Preliminarmente ringrazio Simone per le belle parole spese.
RispondiEliminaEntrando nel merito dei commenti sono perfettamente d'accordo con Simone.
Bisogna dare gli strumenti al pubblico per interessarsi anche agli altri sport. In Italia il calcio è lo sport nazionale ed è anche il grande cannibale degli altri sport, ma è proprio per questo che bisogna cominciare a cambiare la cultura sportiva proprio dal calcio che è lo sport mediaticamente più importante in Italia.
C'è tuttavia una tendenza interessante che vede diminuire i giovani che praticano lo sport del calcio rispetto a quelli che si avvicinano ad altri sport.
Bisognerebbe ripensare in parte il sistema scolastico, è vero. Bisogna anche prevedere una scuola che possa permettere ai ragazzi di poter praticare l'attività sportiva. Alcune scuole, invece di aiutare uno studente che riesce anche ad ottenere dei risultati sportivi, lo ostacolano di fatto. Proprio in quest'ottica dovrebbero nascere dei licei sportivi, delle scuole che prevedano anche delle lezioni al pomeriggio, ma sappiano organizzare l'attività scolastica attorno alle esigenze sportive dei ragazzi. Attualmente esempi possono essere solo quelle delle grandi squadre calcistiche italiane, ma per gli altri sport, scuole simili sono quasi inesistenti.
I valori sportivi in particolare quelli di correttezza e lealtà sono fondamentali non solo per costruire una cultura sportiva italiana, ma anche per formare dei buoni cittadini. Lo sport è maestro di vita.
Rado sarei perfettamente d'accordo con te sul fatto di non prevedere una sanzione contro l'inadempimento di determinati obblighi che dovrebbero risultare spontanei nell'ottica delle proposte da me formulate. Quello che proponi tu, sarebbe, secondo me, il punto di arrivo di questo percorso culturale da intraprendere il prima possibile.
Una volta che si è formata una coscienza comune a partire dalle società calcistiche, si potrà abrogare quelle sanzioni volte a stimolare il comportamento.
Come hai letto, ho pensato che per partire, bisogna dare degli stimoli importanti alle società e ai tifosi, anche a livello economico, in modo da dare maggiori stimoli ad eseguiore determinati comportamenti. In un secondo momento, il premio che ognuno avrebbe è proprio un mondo sportivo migliore e più piacevole.
Sono perfettamente d'accordo anche sul fatto che in Italia in generale non mancano le regole, ma persone che le conoscano veramente e/o che le facciano applicare nello sport ma anche negli altri campi.
Altro problema è quello di valutare delle situazioni limite, oserei dire la zona grigia che c'è in ogni norma (Es. il caso di Rocchi da te indicato). In quei casi bisognerebbe applicare le norme in base al buon senso. In quel caso il contatto c'era, quindi non c'era simulazione, ma semplicemente una decisione errata dell'arbitro e quindi non aveva senso punire il calciatore.
Sai cos'è: che in realtà mettendo fin dall'inizio una sanzione a chi non irroga l'extrapena al proprio tesserato come "primo passo" è come sperare che un giocatore non venga mai espulso perché poi viene squalificato. Non so se mi spiego.
RispondiEliminaSulle zona grige sono d'accordo che esistono e che sarebbero le uniche sulle quali si può argomentare. Ma nei due esempi che ho citato (Balotelli-Sissoko e Rocchi-Handanovic) non ve n'erano: le situazione era lampanti e sarebbe bastato nel primo caso leggere quando è usata la prova tv e nel secondo sapere cos'è una simulazione per non aprire polemiche basate sul nulla.
Ad esempio, sarebbe stato interessante se Sissoko fosse stato espulso direttamente: a quel punto si poteva discutere se potesse essere "simulazione" anche il fatto di fingere di aver ricevuto un colpo dove effettivamente non è stato subito, pur avendolo subito.