Euro 2016 alla Francia: per l'Italia una sconfitta annunciata

Hai voglia a dire: "E' colpa di Platini". La classica scusa di complotto, di scarso peso politico dell'Italia ogniqualvolta le cose vanno male, questa volta non si regge nemmeno in piedi. Euro 2016 si disputerà in Francia. L'Uefa doveva decidere tra le tre candidature di Italia, Francia e Turchia. Ha vinto la Francia, 7 a 6 sui turchi. Italia bocciata, peggio, umiliata. Nella prima votazione, quella che serviva a portare al ballottaggio finale, il progetto italiano ha ottenuto un solo voto, dal rappresentante di Malta. Un voto su 13. Su questo blog e su Stone Island Football Blog ho trattato in modo molto approfondito l'argomento Euro 2016, presentando il dossier italiano e i progetti degli stadi (vedi speciale Euro 2016). Da mesi si andava dicendo che il progetto italiano era debole perchè mancava la legge sugli stadi, ancora ferma in commissione dallo scorso autunno. Non è stata colpa (almeno non solo) della nostra classe politica. La legge è stata bloccata perchè attorno ad essa c'erano fondati timori di una enorme speculazione edilizia. Oltre a questo hanno pesato le solite difficoltà organizzative, la scarsa capacità di fare sistema del nostro calcio. Il tutto nonostante gli sforzi e il lavoro del project manager Michele Uva. E' sciramente vero, comunque, che la candidatura italiana è stata scarsamente appoggiata dal nostro governo (ieri a rappresentarci a Nyon c'era il sottosegretario alla presidenza del consiglio con delega allo sport Rocco Crimi, Francia e Turchia schieravano Sarkozy ed Erdogan...). Oggi Beccantini sulla Stampa tratteggia da par suo la situazione del calcio italiano (vedi), anche alla luce di questa sonora batosta. Condivido ogni virgola del suo intervento e alcuni passaggi li riprendo perchè rispecchiano perfettamente il mio pensiero: "Era una sconfitta annunciata. Abbiamo stadi "fatiscenti"(Adriano Galliani) e la legge relativa arranca chissà dove. Solo la Juventus sta costruendo il suo (vedi). Con tutto il rispetto le priorità erano - e rimangono - altre: la lotta al teppismo e al razzismo, la chiarezza su Calciopoli 2, la costruzione di una cultura meno tribale. Francia e Turchia non sono paradisi terrestri. Incarnavano, semplicemente, candidature più credibili. Non sarebbe nemmeno corretto rifugiarsi nell'alibi dello scarso peso politico: siamo campioni del mondo con la nazionale e d'Europa con l'Inter. Il problema è che siamo soprattutto italiani (...) ci incavoliamo se Abete non telefona a Platini per Ovrebo (telefonò), salvo far finta di niente per tutti gli Ovrebo a nostro favore". Beccantini conclude dicendo come da noi non manchino giocatori e allenatori. Manchino invece i dirigenti. Sacrosante verità. Euro 2016 era una grande opportunità per tutto il movimento italiano, meglio, per l'Italia intera. Ci sarebbero stati molti nuovi posti di lavoro e avremmo potuto dimostrare di aver capito gli errori commessi a Italia '90.. Un'occasione persa, l'ennesima dopo Euro 2012. Come dice Beccantini, però, questa bocciatura può essere salutare. Il nostro calcio deve risolvere prima problemi più gravi e urgenti: violenza e "calcio in mano agli ultrà" (Capello dixit), Calciopoli 2 (checchè ne dica Moratti) e cultura sportiva ai minimi termini (probabilmente il più difficile). Più difficile che organizzare un Europeo.
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About Simone Salvador

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1 commenti:

  1. Ci sarebbero stati molti nuovi posti di lavoro e avremmo potuto dimostrare di aver capito gli errori commessi a Italia '90..

    Ma per carità: li avremmo (anzi li avrebbero) commessi tali e quali, se non peggiori.

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