
E’ stato il classico meeting di inizio stagione quello di Doha, in Qatar, con tante prestazioni discrete e solo poche di spicco ma che valgono in questo periodo le migliori prestazioni mondiali dell’anno.
Ma andiamo per gradi, raccontando come si sono svolte le gare, in una giornata molto ventosa in cui triplo e velocità sono stati avvantaggiati a discapito invece dei salti in elevazione , fortemente penalizzati.
Grandissime gare nel giavellotto e soprattutto nel peso maschile con uno strepitoso Cantwell.
100 metri maschili: Debutta con un ottimo 9”75 ventoso in batteria (+2,6 m/s) il jamaicano Asafa Powell, che in finale vince con il tempo di 9”81 sempre ventoso (+2,3). Particolarmente soddisfacente la prova del nostro Simone Collio che in batteria ha corso in 10”11 purtroppo con un eolo dispettoso (+2,9 ). In finale il finanziere si è ritirato dopo 10 metri dalla partenza per un leggero risentimento muscolare.
200 femminili: Vittoria di Kerron Stewart con il buon tempo di 22”34 sulla Simpson distanziata di tre decimi di secondo ( 22”64).
400 femminili: Tempo discreto per la tre volte campionessa del mondo dei 200 metri Allison Felix che vince la gara con 50”15. Rappresenta cmq la miglior prestazione mondiale dell’anno.
800 metri maschili: A spuntarla in una gara di altissimo livello ed equilibrata è stato Rudisha, che l’anno scorso aveva corso a Rieti sotto l’1’43”. Questa volta l’atleta africano ha fatto segnare il tempo di 1’43”00 con ben 4 atleti sotto l’1’44 tra cui il keniano Kiprop ( campione olimpico 1500) e il sudafricano Mulaudzi ( campione mondiale a Berlino)
1500 femminile: Gara di basso livello che ha patito fortemente l’assenza della campionessa mondiale Jamal all’ultimo minuto. A vincere è stata la keniana Langat con il tempo di 4’01”63.
5000 maschili: Anche qui gara di buon livello con la vittoria del keniano Kipchoge che ha abbattuto l’ormai storico muro dei 13 minuti con il tempo di 12’51”32 con l’etiope Tariku Bekele costretto al ritiro all’ultimo giro.
400hs maschili: Gara molto attesa alla vigilia che, però, ha tradito le attese. Forse a causa del forte vento a Bershawn Jackson è bastato un discreto 48”66 per avere la meglio del suo compagno di nazionale Kerron Clement ( 48”82).
3000 siepi maschili: Come da pronostico a vincere è stato il campione mondiale Ezechiel Kemboi con il tempo discreto di 8’06”28 che pur non essendo eccelso rappresenta comunque la miglior prestazione mondiale dell’anno.
Giavellotto femminile: Alla fine è stata sfida a due tra la campionessa olimpica e primatista mondiale Barbara Spotakova e la vice campionessa olimpica Maria Abakumova. A spuntarla alla fine è stata la seconda con l’ottima misura di 68,89 metri. Male la nostra Zahra Bani lontana dai suoi standard.
Alto e asta femminile: Raccontiamo insieme le due gare perché entrambe sono state fortemente condizionate dal vento. Vittoria nell’alto di Blanka Vlasic con la misura per lei bassa di 1,98 metri, mentre nell’asta la gara è stata ad appannaggio della giovane tedesca Spiegelburg con 4,70.
Triplo Maschile: Il trio cubano ha monopolizzato la gara occupando tutti i gradini del podio. A spuntarla alla fine , in una gara dagli alti contenuti tecnici ( tutti e 3 sopra i 17,20) è stato Copello, forse il più tecnico e morbido nell’azione dei 3, con la misura di 17,47 su Giralt ( 17,29) e Betanzos ( 17,22). Molto male il carabiniere Schembri che addirittura ha saltato sotto i 16,50 metri.
Peso Maschile: Forse la miglior prestazione del meeting con uno strepitoso Christian Cantwell che si aggiudica la gara con la misura di 21,82 metri. La prestazione gli vale la miglior prestazione mondiale dell’anno e il record del meeting. Il gigante americano conferma così il suo grande stato di forma mentale e fisica dopo aver vinto i mondiali a Berlino e i mondiali indoor a Doha.
Disco femminile: Tra le due favorite della vigilia alla fine a spuntarla è stata la cubana Barrios con la misura di 64,90 metri. Seconda e terza le due sconfitte, l’australiana campionessa mondiale Dani Samuels e la giovanissima promessa Sandra Perkovic.
Vittorio Virgili
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