Come nel 2011, anche la Milano-Sanremo 2012 ha visto trionfare un outsider australiano. Simon Gerrans (quotato alla vigilia nella categoria "altri") ha battuto un generosissimo Fabian Cancellara e Vincenzo Nibali. L'unico aspetto che mi preme sottolineare è la tattica di gara della Liquigas. Con tutto il rispetto, Vincenzo Nibali, grande corridore per le corse a tappe, non può essere l'uomo su cui puntare alla Milano-Sanremo. Per caratteristiche del percorso e personali, il siciliano difficilmente potrà mai vincere la Classicissima di primavera. La Liquigas aveva tra le sue fila il secondo favorito della vigilia, Peter Sagan. Il giovane slovacco, una volta che Cavendish si era staccato sulla salita delle Manie, diventava l'uomo da battere. La squadra con sede a Sesto al Reghena (PN), a quel punto della corsa, avrebbe dovuto puntare tutto su Sagan (che guarda caso è arrivato quarto, vincendo lo sprint del gruppo). Ovvio che Nibali è il corridore di maggior peso ed era reduce dalla bellissima vittoria della Tirreno-Adriatico. Tuttavia, una cosa è una mini-corsa a tappe, un'altra è la Milano-Sanremo. Difficile impedire al capitano di giocarsi le sue carte, vero, ma nell'ottica di squadra è sempre meglio un (probabile) primo posto, rispetto ad un terzo e ad un quarto...
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