Terminati gli ottavi di finale di Champions League ed Europa League 2011/2012, si possono effettuare alcune considerazioni sugli equilibri del calcio europeo. La premessa fondamentale da fare è che, anche ai fini di questa breve analisi, CHL ed EL pari sono. Spesso, si tende a considerare come indice dello stato di salute di un campionato, il numero di squadre qualificate nella fase finale di Champions League. E' un dato parziale, oltre che fuorviante. La Champions League rappresenta un calcio elitario, formato dai top club dei vari Paesi. L'effettiva forza di un campionato nazionale è, invece, identificata dall'insieme delle due competizioni UEFA (non a caso, il ranking UEFA considera sullo stesso piano le due Coppe). Si possono fare molti discorsi legati alle contingenze alle singole partite delle italiane. Si può parlare di sfortuna, casualità, ecc. Ad un'analisi più fredda, invece, si nota come l'Italia abbia ottenuto lo stesso risultato (1 squadra tra le 16 rimaste in corsa) anche nelle ultime due stagioni. Tendenza, non casualità. Ad ogni modo, all'altezza dei quarti di finale, ecco la suddivisione per nazioni delle 16 squadre rimaste in corsa:
- SPAGNA 5 squadre (2 CHL - 3 EL)
- GERMANIA 3 squadre (1 CHL - 2 EL)
- PORTOGALLO 2 squadre (1 CHL - 1 EL)
- INGHILTERRA 1 squadra (CHL)
- ITALIA 1 squadra (CHL)
- FRANCIA 1 squadra (CHL)
- CIPRO 1 squadra (CHL)
- OLANDA 1 squadra (EL)
- UCRAINA 1 squadra (EL)
SPAGNA LEADER - Quasi un terzo delle squadre ancora in lizza provengono dalla Liga. Fin troppo facile notare la distonia rispetto alle considerazioni effettuate da molti media italiani sul campionato spagnolo (esempio tipico: "In Spagna ci sono solo due squadre, sai che noia. Vuoi mettere in Italia dove le grandi faticano sui campi di Chievo, Catania e Lecce?"). E' la classica lettura superficiale del giornalismo italico. Il calcio spagnolo domina in Europa perché è il più evoluto. Tecnica e mentalità, con molti giocatori di prima grandezza. Barcellona e Real Madrid sono di un altro pianeta per tutti, non solo per le altre squadre spagnole. Se prendessero parte a qualsiasi altro campionato europeo dominerebbero allo stesso modo, se non di più (come finirebbero Lecce-Real Madrid o Chievo-Barcellona?). Atletico Madrid, Athletic Bilbao e Valencia sono le principali favorite dell'EL. Barcellona e Real Madrid della Champions. Anche se nessuna squadra spagnola dovesse vincere una delle due competizioni, il dato complessivo rimarrebbe immutato. Nelle ultime 8 edizioni di EL le squadre spagnole hanno trionfato 4 volte (con 3 club diversi). Il Barcellona ha conquistato 3 delle ultime 6 Champions League.
INGHILTERRA, ANNUS HORRIBILIS - La stagione 2011/2012 passerà agli archivi come la più modesta dal punto di vista dei risultati e del livello medio di gioco per le squadre inglesi. Dopo gli ultimi anni di dominio a livello numerico, una stagione storta ci può stare. Prima di trarre delle conclusioni definitive occorre aspettare la prossima stagione per verificare se si sia trattato di una contingenza o se, invece, il calcio inglese sia effettivamente ridimensionato rispetto ai fasti del recente passato. I due Manchester hanno raccolto delle magre figure sia in CHL che in EL. Il Chelsea si è salvato solo grazie all'orgoglio e all'esperienza dei suoi vecchi campioni. L'Arsenal è in una fase di involuzione piuttosto evidente. Il Fulham si è suicidato a livello sportivo, mentre Stoke e Birmingham non avevano la struttura per andare molto avanti. La stagione 2012/2013 chiarirà molte cose.
ITALIA, CRISI CONTINUA - Dopo la qualificazione di tre squadre agli ottavi di finale di CHL, molti media avevano parlato di "rinascita del calcio italiano", dimenticandosi le eliminazioni estive di Palermo e Roma in EL e l'uscita al preliminare dell'Udinese contro l'Arsenal più debole degli ultimi anni. Le successive uscite di scena di Lazio (sedicesimi), Napoli, Inter e Udinese, hanno fatto riemergere i soliti problemi. Come detto, stesso risultato (1 squadra su 16) degli ultimi tre anni. Altro che rinascita. Come da immagine (aggiornamento a mercoledì 14 marzo ore 11.19), il ranking UEFA parla chiaro. Non solo la Germania ha superato e staccato l'Italia, ma Francia e Portogallo cominciano ad avvicinarsi pericolosamente. Il calcio italiano è in evidente difficoltà da molti punti di vista, ma è la mentalità provinciale - non solo a livello di gioco - la cosa che più infastidisce (basterebbe ascoltare i commenti di giornalisti e protagonisti, a caldo, dopo un 'eliminazione). Vedremo cosa accadrà la prossima stagione, ma senza un radicale cambiamento di organizzazione a tutti i livelli, sarà difficile progredire. Nel frattempo, per il 13esimo anno consecutivo, l'Italia non avrà una sua rappresentante in finale di Europa League/Coppa Uefa.
PORTOGALLO IN COSTANTE CRESCITA - Considerando i risultati non straordinari del calcio russo ed ucraino (solamente il super Metalist Kharkiv è emerso in modo chiaro; buone ma non eccelse le prestazioni di CSKA e Zenit in CHL), è il calcio portoghese a confermarsi in grande crescita. Mentalità e impostazione di gioco simili a quelle spagnole - seppur con interpreti meno forti - hanno portato il calcio lusitano ad ottenere ottimi risultati in questi anni. La scorsa stagione 3 squadre su 4 in semifinale di EL (vittoria finale del Porto), quest'anno Benfica e Sporting Lisbona sugli scudi. Trend molto positivo.
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