
Roberto, Telecapodistria sarà in prima linea a questo Mondiale: 48 partite in diretta, più altre 12 in differita. Un impegno notevole, praticamente il doppio delle partite trasmesse dalla Rai. Siete pronti per questo mese Mondiale? Oltre alle dirette, quali altre finestre dedicherete all’evento sudafricano?
Pronti lo dobbiamo essere. Speriamo vada tutto bene. Accanto alle telecronache non sono previsti talk show, moviole e chiacchiere di vario genere che non rientrano nella nostra tradizione. Ripristiniamo soltanto, per la partita serale, un gioco a premi con la formula già adottata in altre occasioni passate.
Nel 2002, nonostante le nefandezze arbitrali che hanno caratterizzato quella edizione, la finale vide opposte Brasile e Germania. Per cui le nazionali meglio attrezzate alla lunga emergono. Vorrei vedere una squadra africana in semifinale.
Le condizioni climatiche e l’altura pensi possano condizionare il torneo, favorendo le squadre che basano il loro gioco su dinamismo e grinta oppure le doti tecniche alla lunga emergeranno?
Mi aggancerei al discorso impostato prima. Le condizioni climatiche e gli sbalzi altitudinali dovuti alle posizioni geografiche delle località che ospitano le partite indubbiamente avranno la loro incidenza. Dipenderà molto dallo stato fisico attuale dei giocatori reduci dall’ estenuante stagione con i rispettivi club. Lo stillicidio di infortuni verificatosi alla vigilia del Mondiale è alquanto preoccupante.
Entriamo ora più nel dettaglio di gironi e squadre. Una tua prima riflessione sulle tre squadre favorite. In molti (bookmakers compresi) indicano Spagna, Brasile e subito dietro Inghilterra come le squadre da battere. Sei d’accordo?
Accanto alle nazionali succitate aggiungerei quelle di Olanda e Argentina. Non sempre però la squadra che gioca meglio vince. Di certo la Spagna, che pratica un calcio simile a quello del Barcellona, piace tanto. Il Brasile va considerato a prescindere. L’ Inghilterra ha qualche problema in difesa, problema aumentato con l’ infortunio di Rio Ferdinand.
Le risposte stanno nelle tue domande. L’esito della partita d’apertura con l’ Algeria sarà di fondamentale importanza per il prosieguo della competizione. Gli uomini chiave sono il portiere e le due punte, non trascurerei Birsa il cui apporto è stato determinante nella fase finale delle qualificazioni. La squadra sembra compatta e senza eccessivi, per il momento, acciacchi fisici. Lasciamoci sorprendere.
Capitolo Italia. Gli azzurri, al di là dei soliti corsi e ricorsi e delle similitudini che puntualmente affiorano alla vigilia di ogni Mondiale, sembrano abbastanza lontani in termini di gioco e qualità rispetto alle favorite. Quali sono le tue sensazioni sulla spedizione azzurra? Il girone piuttosto morbido pensi possa aumentare la convinzione e il morale della squadra oppure alla prova del nove (vedi ottavi o quarti) i limiti evidenziati fin qui torneranno ad emergere?
L’Italia dà l’impressione di non aver ancora trovato la quadratura del cerchio. Che in termini tecnici sia inferiore di altre mi sembra palese. Farà fatica. L’infortunio di Pirlo desta ulteriori preoccupazioni. Mah, l’Italia è sempre un’ incognita. Forse dopo gli Europei andava effettuato un cambio generazionale totale per affrontare l’avventura iridata senza grandi pretese. Essere sempre altamente competitivi diventa ardua come impresa dato che le squadre di club sono imbottite di giocatori stranieri.

Dire Costa d’ Avorio è dire quasi un’ovvietà. Se recupera Drogba potrebbe assurgere al ruolo di assoluta protagonista.
Un tuo giudizio sulle seguenti nazionali: Olanda, Argentina, Germania e Francia.
Tutte forti ( altra ovvietà). Andiamo a vedere qunte volte dal '66 in poi, tra Mondiali ed Europei, la Germania è arrivata per lo meno in semifinale. Sono attratto dall’ Olanda quasi quanto dalla Spagna. Per Argentina e Francia dipenderà dalle ispirazioni dei rispettivi allenatori.

Si parla poco della Serbia. Una squadra molto interessante. Nonostante sia capitata in un girone difficile ha tutte le carte in regola per fare bene.
Se dovessi sbilanciarti su tre giocatori che secondo te disputeranno un grande Mondiale, chi indicheresti?
Accanto alle telecronache non sono previsti talk show, moviole e chiacchiere di vario genere che non rientrano nella nostra tradizione.
RispondiEliminaOvazione!!
Forse dopo gli Europei andava effettuato un cambio generazionale totale per affrontare l’avventura iridata senza grandi pretese.
Cioè l'Italia doveva cambiare tutto per... affrontare così come viene il Mondiale?
Lo stile di Telecapodistria è unico, lontano anni luce dalle classiche trasmissioni che prosperano da noi. In più le telecronache sono competenti ed appassionanti, senza forzature o urla ma con la giusta dose di obbiettività e sarcasmo.
RispondiEliminaSul discorso Italia, interpreto il pensiero di Roberto: dopo gli Europei bisognava avere il coraggio di "rifondare" inserendo dei giovani magari non pronti subito, ma in grado di essere competitivi ad Euro 2014 e al Mondiale 2016. La politica adottata, invece, ha portato alla conferma di molti senatori, alimentando qualche (illusoria) speranza per il presente e ritardando la crescita dei giovani che stanno dietro (pur non essendoci decine e decine di talenti in circolazione).
Ma esiste ancora Sergio Tavcar?
RispondiEliminaHo pensato subito a lui quando hai definito le telecronache di TV Koper.
RispondiEliminaFin da quando ero adolescente quando andavo in Slovenia era uno spasso sentire le sue cronache del tutto personali. Da "il tiro ha fatto lo shampoo alla traversa" a "esiste una giustizia superiore", fino ad una Svizzera-Slovenia dove perculò per tutti i 90' Senderos (se non erro) chiedendosi ad ogni istante come potesse un giocatore del genere stazionare agli alti livelli calcistici.
p.s.: mi fiondo a leggere l'intervista!