Sudafrica 2010 - Australia: presentazione squadre Mondiali (in esclusiva per Stone Island Football Blog)


Nel segno di Guus. Come la Corea del Sud, anche la nazionale australiana può classificare la propria storia calcistica in due ere: prima e dopo Guus Hiddink. Se in Asia il terzo posto conquistato al Mondiale 2002 ha consacrato il santone olandese a idolo nazionale (lo stadio di Gwangju porta il suo nome, rarissimo se non unico esempio di impianto intitolato a un allenatore in attività), in Australia non si sono raggiunti questi livelli, ma l’eredità lasciata da Hiddink è stata fondamentale per la crescita del movimento. Quattro anni fa l’Australia si qualificò al Mondiale dopo un epico doppio spareggio con l’Uruguay, deciso dall’errore ai rigori di Zalayeta. La sola qualificazione fu salutata come risultato storico (secondo Mondiale nella storia dopo quello del 1974 in Germania, chiuso con due sconfitte e un pareggio), ma Bresciano e compagni andarono al di là delle aspettative, approdando agli ottavi dopo essere giunti secondi nel girone dietro al Brasile. La partita contro l’Italia, ce lo ricordiamo bene, fu molto intensa, decisa da un rigore che di certo non ha consacrato Fabio Grosso a idolo sportivo australiano...

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About Simone Salvador

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