JUVENTUS: - 25.750.000: voto 6.5; il mercato bianconero - fin qui - sarebbe da 6, ma il valore aggiunto di quest'estate è stato senza dubbio il cambio di organigramma, con l'asse Agnelli-Marotta-Del Neri in grado di rilanciare la compagine bianconera dopo il fallimento di Blanc-Secco-Ferrara. Come per altre squadre, il mercato della Juventus è ancora in divenire, con molti giocatori dal pesante ingaggio e non funzionali alle idee di Del Neri da dover sistemare. Il 4-4-2 delneriano si basa su una ferrea organizzazione di squadra, specialmente in fase difensiva. Ragion per cui Marotta & Co non hanno cercato grandi nomi, ma giocatori specifici, meglio se italiani (Motta, Bonucci, Pepe, Lanzafame). Diego nel ruolo di trequartista centrale con Amauri più due esterni pronti a tagliare verso l'area avversaria può tornare a brillare come ai tempi del Werder Brema. Per completare la rosa, però, servono almeno altri tre acquisti importanti. Un terzino sinistro, un altro esterno in grado di alternarsi con Pepe, Martinez, Lanzafame, magari dando un tocco di qualità in più e un attaccante nuovo in grado di rinfrescare un reparto avanzato piuttosto logoro (Iaquinta via?). In mediana sarebbe interessante la conferma di Ekdal dietro a Marchisio, Sissoko e Felipe Melo. Servirebbe anche un altro difensore centrale in grado di alternarsi con Chiellini, Bonucci e Legrottaglie, ma il discorso è sempre fermo alle cessioni da fare. La sensazione è che da qui a fine agosto cambieranno molte cose.
LAZIO: + 12.175.000; voto 6; Lotito aveva operato bene lo scorso gennaio, portando a casa alcuni giocatori molto validi (Andrè Dias e Floccari in primis). La rosa ha perso diversi elementi a fine contratto (Baronio, Siviglia, Dabo, Cruz) o a fine carriera (Inzaghi). Come per il Bologna, non è una brutta notizia, servirà a rinfrescare una squadra che necessitava di importanti cambiamenti. Ottima l'operazione Kolarov. Il serbo è un eccellente esterno sinistro, ma non si potevano rifiutare 22, 7 milioni di euro. Il sostituto, Garrido, è un mancino con piede educatissimo. Pecca in fase difensiva, ma il 3-5-2 di Reja sembra affatto apposta per colmare le sue lacune. Molto bene Bresciano a parametro zero. Alla rosa attuale mancano senza dubbio un centrocampista (Hernanes sembra vicino e sarebbe un colpaccio), un attaccante di scorta e un altro difensore per la difesa a 3. Se - come probabile - dovessero arrivare, il mercato del tanto bistrattato Lotito sarebbe da 7.
LECCE: - 100.000; voto 4.5; che dire dei salentini? Sempre sull'altalena tra serie A e serie B, c'era attesa per vedere se finalmente la società avrebbe fatto qualche sacrificio per disputare un massimo campionato con meno patimenti rispetto al recente passato. Fino a qui, invece, il mercato leccese è stato deficitario. Ad oggi la squadra appare addirittura meno competitiva di quella costruita per risalire dalla B lo scorso anno. Via alcuni protagonisti della promozione (Marilungo tornato alla base Samp, Angelo, Di Michele, Defendi, Baclet), sono arrivati degli emeriti sconosciuti (Reginiussen), dei senza contratto (Grossmuller) o delle vecchie conoscenze (Diamoutene e l'ex juventino Ruben Oliveira). Insomma, ad oggi 5 agosto, il Lecce appare la squadra più debole tra le 20. Urgono, è il caso di dirlo, diversi innesti, pena un altro giro sull'altalena...
MILAN: - 4.500.000; voto 5.5; si sapeva già che il mercato 2010 rossonero sarebbe stato all'insegna dell'austerity. Yepes al posto di Favalli è stata una bella mossa. Discutibile invece l'acquisto dal Genoa di Sokratis, difensore prettamente centrale (può giocare esterno ma senza grande impatto) assai falloso. Ancora una volta non si è fatta chiarezza sul ruolo di portiere, con Abbiati titolare un po' risentito dalla presenza (e dalle parole) di Amelia. Puntare sui ragazzi provenienti dal settore giovanile è qualcosa di lodevole, ma il lavoro di Filippo Galli porterà benefici concreti alla prima squadra solo tra un paio di stagioni. La squadra, specialmente negli 11 titolari, è competitiva. Mancano però le alternative, specialmente a centrocampo, il reparto più logoro. Sarebbero utili un terzino sinistro giovane e un paio di centrocampisti che possano dare il cambio ai soliti Pirlo, Gattuso, Ambrosini, Flamini, tenendo presente che Allegri (scelta societaria coraggiosa ma interessante) giocherà col 4-3-1-2 di ancelottiana memoria. Fondamentale, comunque, la presenza e la continuità di Nesta, Thiago Silva e Pato.
NAPOLI: - 2.100.000; voto 6; sinceramente tutto l'entusiasmo di piazza e giornali per la campagna acquisti partenopea appare fuori luogo. Ad oggi la squadra è sullo stesso livello della passata stagione, anzi, le cessioni di Cigarini e Bogliacino a centrocampo hanno tolto le uniche alternative di qualità ad una mediana molto muscolare, ma scarsamente geometrica. Certo, il colpo Cavani ha avuto il suo impatto, ma l'acquisto dell'attaccante uruguaiano non risolve alcuni problemi. Considerando il doppio impegno campionato-Europa League (preliminare permettendo) avere a disposizione Cavani, Lavezzi, Quagliarella e Lucarelli (manca solo l'ufficialità di Denis all'Udinese) è una buona base, ma nessuno di questi garantisce caterve di gol. Dovrà essere bravo Mazzarri a gestirli. I problemi permangono dietro (servirebbe un altro difensore) e soprattutto - come detto - in mezzo al campo. Inler sarebbe un buon acquisto, ma potrebbe non bastare visti i numerosi impegni. De Laurentis sa bene che se vuole competere per un posto in Europa anche nella prossima stagione dovrà mettere mano nuovamente al portafoglio.
PALERMO: - 600.000; voto 6,5; le cessioni di Kjaer, Cavani oltre che dei due fine-contratto Simplicio e Bresciano non possono passare inosservate. Tuttavia, Zamparini ha reinvestito i soldi incassati, acquistando - tra gli altri - Munoz, Garcia, Maccarone e Pinilla. Da valutare Darmian, scuola Milan. Senza dubbio la rosa messa a disposizione di Delio Rossi è competitiva e può tenere su entrambi i fronti. L'attacco in particolare stuzzica le fantasie dei tifosi rosanero, con Pastore, atteso ad un ulteriore salto di qualità, pronto a lanciare due tra Miccoli, Hernandez, Pinilla (grande colpo) e Maccarone (acquisto poco reclamizzato ma di livello). Da valutare le alternative difensive, unico punto debole della passata stagione. La permanenza di Dellafiore (più affidabile di Goian, peraltro infortunato) non sarebbe una cattiva mossa.
PARMA: - 4.800.000; voto 6; l'arrivo di Giovinco sembrerebbe prossimo e andrebbe a colmare il vuoto lasciato dalle partenze del duo Biabiany-Lanzafame. La squadra dello scorso anno ha perso altri giocatori utili (Dellafiore, Zenoni, Rossi), ma soprattutto ha visto l'addio del vero valore aggiunto: Francesco Guidolin. Il cambio con Pasquale Marino garantisce un gioco offensivo più ricercato, ma l'equilibrio (che non è affatto sinonimo di difensivismo) garantito dal tecnico di Castelfranco andrà inevitabilmente perso. La rosa per il 4-3-3 di Marino non è completa, specialmente dietro. Il reparto più interessante appare senza dubbio il centrocampo, con il trio Morrone, Galloppa, Dzemaili che garantisce quantità e qualità
ROMA: - 50.000; voto 6; i problemi societari non hanno impedito a Pradè di portare avanti un mercato oculato e intelligente. Adriano e Simplicio rappresentano due ottimi colpi, specie se l'ex interista saprà superare i problemi personali. Il problema per Ranieri è che per il momento Burdisso - perno della sua difesa a scapito di Mexes - non è stato riportato nella Capitale, così come non è stato colmato il tassello di vice-Riise (che non potrà giocare 60 partite anche quest'anno). Per il resto la rosa giallorossa rimane valida e competitiva anche per la Champions (almeno per la prima parte). Ranieri dà ampie garanzie: presenterà una Roma agguerrita. Unico neo, l'età media abbastanza alta della squadra e un Totti alla Del Piero (vale a dire sempre meno efficace sul campo ma comunque condizionante, specialmente a livello di tifoseria).
SAMPDORIA: - 7.700.000; voto 6; Garrone, Gasparin e Tosi non hanno fatto - fin qui - un mercato con colpi pirotecnici. In realtà il rischio più grosso è rappresentato dall'avvicendamento Del Neri (maestro del 4-4-2) con Di Carlo (più propenso al 4-3-1-2). L'obiettivo fondamentale - crocevia di tutta l'annata -sarà il preliminare di Champions. Accedere al tabellone delle 32 o retrocedere in Europa League rappresneta una bella differenza, anche economica. Per questo la rosa rispetto alla scorsa stagione è rimasta pressoché immutata. Il cambio Storari-Curci è rischioso, ma ci può stare. Guberti è tornato alla Roma, l'eventuale arrivo di Weiss sarebbe ottimo. Confermati Cassano-Pazzini,da seguire Marilungo. In caso di approdo in Champions possibile un altro colpo, magari in difesa.
UDINESE: + 28.940.000; voto 6; ho già espresso la mia opinione sul mercato dell'Udinese (vedi), perciò non mi dilungo troppo. Come sempre i Pozzo sono stati bravissimi nel monetizzare le cessioni dei giocatori che avevano fatto il loro tempo a Udine (D'Agostino, Pepe, più Lukovic) e a guadagnare anche da prestiti onerosi e comproprietà (Barreto, Motta). Il grande colpo si chiama Francesco Guidolin: un deciso miglioramento rispetto a Marino. Se dovessero essere confermati i vari Handanovic, Zapata, Sanchez, Asamoah, Candreva e Di Natale e dovessero arrivare i tanto sospirati centravanti e terzino sinistro, la squadra sarebbe competitiva per un piazzamento tra le 10, con qualche possibilità di inserirsi in zona Europa.
Il saldo della Juventus da dove lo ricavi? Dalla Gazzetta dello Sport? Non sapevo che per i prestiti si dovevano già contare i costi degli eventuali riscatti....
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