Prime grandi emozioni azzurre all'Olimpiade di Vancouver. La prima medaglia di questa edizione è arrivata grazie al ventenne friulano (Cercivento, Udine) Alessandro Pittin, bronzo nella combinata nordica (trampolino piccolo). Una medaglia che qualcuno aveva timidamente pronosticato, senza però caricare di troppe responsabilità il campioncino carnico. I tre podi in Coppa del Mondo erano una ottimo biglietto da visita, ma l'Olimpiade è un'altra cosa. Alessandro ha dimostrato una classe e una maturità fuori dalla norma, gestendo in modo impeccabile i 10 km del fondo, lasciandosi alle spalle alcuni mostri sacri di questo sport (Lodwick, Koivuranta, Manninnen ecc.). Una medaglia "programmata" come dice l'immancabile (nelle zone d'arrivo dove c'è profumo di medaglia) Petrucci? Può essere, perchè far disputare i Giochi del 2006 al sedicenne Pittin è stato certamente utile per fargli fare esperienza. Però la programmazione vuol dire soprattutto consentire agli atleti di queste discipline, dimenticate nei restanti 3 anni e 350 giorni, di avere mezzi e impianti dove potersi allenare con regolarità, come fanno gli altri. Programmare significa anche non vedere tristemente chiusi gli impianti di Pragelato, a soli 4 anni dai Giochi di Torino (qui le responsabilità vanno divise tra più parti).
Classe, sacrificio e costanza sono gli ingredienti principali di questo fantastico risultato.
Per vedere la seconda medaglia azzurra è stato necessario fare le ore piccole, ma quando si parla di una leggenda come Armin Zoeggeler ne vale sempre la pena. Armin era il grande favorito della vigilia, ma per come sono andate le cose in questa disgraziata gara olimpica, di slittino, il bronzo è un risultato da tenere stretto. Dopo la drammatica morte del georgiano Kumaritashvili con conseguente modifica del punto di partenza e le particolari condizioni meteo, si è subito capito che per Zoeggeler sarebbe stata dura ottenere la terza medaglia d'oro consecutiva. Onore al giovane fenomento tedesco Felix Loch, erede designato di Armin e protagonista di quattro discese da incorniciare.Tuttavia è probabile che questa sfida si possa ripetere anche nei prossimi anni con Zoeggeler che ha fatto intendere di voler arrivare a Sochi 2014. Per lui, comunque, un altro primato da vero mito dello sport azzurro: è il primo atleta italiano a vincere 5 medaglie consecutive alle Olimpiadi in sport individuali (prima medaglia a Lillehammer '94, quando Loch e Pittin avevano 4 anni; Josefa Idem ha vinto 5 medaglie consecutive a partire da Barcellona '92, ma in quell'edizione gareggiava per la Germania).

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