DIARIO VANCOUVER 2010: I CENTESIMI DI HEEL, NORVEGIA UBER ALLES E L'ITALIA SECONDO PRONOSTICO

Giornata con grande delusione per i colori azzurri quella di ieri. Due soli centesimi hanno separato Werner Heel dal podio del Super-G, dominato da Svindal davanti a Miller e alla sorpresa Weibrecht (USA). Proprio l'inaspettata prestazione di quest'ultimo fa crescere ulteriormente i rimpianti per gli azzurri, autori di un'ottima prova di squadra (Innerhofer quinto, Staudacher sesto, anche loro a pochissimi centesimi dal podio). Continua così la serie negativa dello sci alpino azzurro, ancora all'asciutto in queste Olimpiadi (anche a Torino zero medaglie). Tuttavia mancano ancora diverse gare - tre maschili e tre femminili - e in almeno tre di quest siamo competitivi per il podio. In particolare il gigante maschile di  martedì sera (seconda manche ore 22.45) è la gara dove riponiamo le maggiori speranze di podio, difficile l'oro, ma Blardone, Simoncelli, Moelgg e Ploner possono fare bene. 
Sempre ieri bella gara nello sci di fondo femminile. La combinata femminile 15 km ha regalato il secondo oro alla Bjoergen dopo quello nella sprint. Un successo indiscutibile per la fuoriclasse norvegese, arrivata in smaglianti condizioni di forma a queste Olimpiadi. Per le azzurre buona prova complessiva, in particolare della Longa (settima) e della giovane Rupil (16a). Così così Arianna Follis (nona). In vista della staffetta, comunque, un buon segnale. Da segnalare la storica medaglia d'oro per il Regno Unito nello skeleton femminile con la Williams. Era da Lake Placid '80 che un rappresentante del Regno Unito non vinceva un oro individuale (allora nel pattinaggio artistico, mentre a Torino 2006 si imposero nel curling).
La cosa che balza subito agli occhi guardando il medagliere è la crescita complessiva della Norvegia e degli stessi Usa rispetto a Torino. Siamo praticamente a metà Olimpiade, si può già dire che la Norvegia ha ottime possibilità di chiudere in testa il medagliere. Gli scandinavi potrebbero fare incetta di medaglie nelle restanti gare di fondo e biathlon (le 4 staffette sono favorite, Bjoerndalen, Svendsen, Northug e Tora Berger possono portare a casa altre medaglie individual). Ad inizio Olimpiade la Germania sembrava favorita, ma i tedeschi stanno andando leggermente meno bene del previsto. Potrebbe essere un testa a testa con gli Usa che hanno ancora a disposizione il pattinaggio velocità, il freestyle e lo stesso sci alpino. Occhio comunque al Canada, già a tre ori e favoritissimo in tutti gli sport di squadra.
Per quanto riguarda l'Italia ho sentito diversi discorsi, tutti all'insegna del pessimismo e dei commenti negativi sulle "sole" quattro medaglie raccolte finora. Personalmente, invece, lo ritengo un bottino assolutamente in linea
con le previsioni iniziali e soprattutto con il potenziale azzurro. La stragrande maggioranza dei giornalisti parla solo sulla base del medagliere e vedere l'Italia al 17esimo posto fa rabbrividire molti.
 Calma e gesso. Siamo solo a metà Olimpiade e ottenere 9-10 medaglie complessive sarebbe un buonissimo risultato. Difficile vincere degli ori, ma abbiamo ancora diverse cartucce da sparare (Sci alpino, Sci di fondo, Pattinaggio velocità, Combinata nordica, Carolina Kostner).

GARE 20 FEBBRAIO: inizia oggi una due giorni davvero ricca di eventi e gare. Oggi alle 19.00 Super G femminile dove è facile pronosticare l'ennesimo duello Vonn-Riesch. I bookmakers danno favorita l'americana, ma personalmente punto su Maria Riesch (data a 7...). Occhio a Julia Mancuso e all'austriaca Goergl. Per le azzurre poche possibilità di medaglia (Lucia Recchia può entrare tra le 10). 
Alle 21.30 secondo impegno per i saltatori con la gara dal trampolino grande. Favoriti il grande svizzero Simon Amman, che punta alla seconda storica doppietta dopo i due ori di Salt Lake City) e l'austriaco 
Schlierenzauer. Per gli azzurri da seguire la prova del friulano Sebastian Colloredo, in grado di piazzarsi tra i primi 15 al mondo (sarebbe un ottimo risultato). In gara anche l'altro friulano Morassi. Le speranze di medaglia per l'Italia, tuttavia, cominceranno ad aumentare a partire dalle 22.30, quando partirà la combinata 30 km (15 tc + 15 tl) nello sci di fondo maschile. I due grandi favoriti della vigilia sono nell'ordine Petter Northug e Dario Cologna. Per gli azzurri si attende una doppia grande prova di Pietro Piller Cottrer e Giorgio Di Centa. Nella notte italian, ore 01.15 scatterà la finale dei 1500 metri di pattinaggio velocità. Favoriti i due americani Shani Davis e Chad Hedrick, acerrimi rivali. Enrico Fabris non è in forma come a Torino 2006 dove vinse uno storico oro, ma può puntare al terzo posto. Sarebbe comunque una bellissima impresa, considerando il livello degli altri rivali, Sven Kramer e coreani su tutti. Dalle 04.51 finali dei 1500 metri donne e 1000 metri uomini per lo short track. Arianna Fontana e Confortola più Rodigari partono come outsider. Nello short track non è detto sia uno svantaggio...

GARE 21 FEBBRAIO: se il sabato presenta un programma assai ricco, la domenica è stata pensata per restare incollati al televisore a seguire i Giochi. Tre gare un più bella dell'altra. Per lo sci alpino si recupera la SuperCombinata e Benni Raich appare favorito su Kostelic e Miller (l'americano, tuttavia, è imprevedibile e se dovese finire lo slalom...) Per gli sportivi, nel vero senso della parola, consiglio vivamente di no perdersi le due ultime gare individuali del biathlon (disgraziatamente penso che la Rai snobberà puntualmente queste due emozionanti gare). Alle 19.45 mass start maschile con un favorito d'obbligo: Ole Ejnar Bjoerdalen. Svendsen tenterà di dargli fastidio, ma è la gara della leggenda, la gara di Ole. Alle 22.00 mass start femminile con probabile duello Neuner-Berger con la Kuzmina a fare da terzo incomodo.

Ps, al termine del weekend pronostico l'Italia a quota 6 medaglie...
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About Simone Salvador

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2 commenti:

  1. Leggendo "Repubblica" di oggi, domenica 21, ho trovato lo spunto per scriverti due righe su un fatto che aveva destato già profondo stupore in me e fatto scattare diversi campanelli d'allarme dopo i primi giorni: la crisi russa a queste olimpiadi. Appena 5 allori a fronte dei 22 totali della precedente edizione e, sebbene manchino ancora alcune frecce all'arco russo, non si può non sottolinearne il fragoroso flop che colpisce discipline sulle quali i russi non solo storicamente hanno fatto molto affidamento, ma che erano una vera e propria fucina di medaglie. Il pattinaggio di figura, il fondo ed il biathlon. Certo, il doping ha fiaccato da anni il movimento dello sci di fondo (tra tutte le discipline quella più toccata dal problema e a tutte le latitudini), ma la certezza di una spedizione che uscirà da questa manifestazione coi cerotti è suffragata anche dalla preoccupazione dei vertici politici della Duma.
    Ciao;-)

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  2. Ti rispondo l'indomani della splendida vittoria di Ustyugov nella partenza in linea del biathlon e dell'argento di Zaitseva;-)) A parte questo, è un'osservazione giustissima. Sullo sport russo si potrebbero riempire interi post. Queste Olimpiadi stanno metendo in luce un evidente arretramento rispetto ai fasti del passato, anche recente. La componente doping è innegabile abbia inciso parecchio. Non è un mio sospetto, ma un dato di fatto visto che molte medaglie del passato (Salt Lake City in primis) sono state tolte per squalifica. Oltre a questo può esserci anche un problema generazionale. Rispetto al passato, secondo me, il livello di vita medio in Russia è senza dubbio migliorato e questo determina inevitabilmente un minor numero di ragazzi affamati di successi e vittorie. Questa è una spiegazione più sociologica, per il resto possono incidere altri due fattori: non sempre nascono campioni o fuoriclasse nei vari sport e bisognerebbe conoscere dall'interno i rapporti tra il Comitato Olimpico russo, le Federazioni e gli atleti. In pratica capire se l'organizzazione dello sport russo comincia a scricchiolare un pò. Detto questo va considerato anche che molti atleti di passaporto russo scelgono sempre più, per comodità o interesse, di gareggiare per altre nazioni (basti pensare alla Kuzmina nel biathlon).

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