Sciaguratamente avevo pronosticato un paio di medaglie per l'Italia in questo weekend. La realtà, purtroppo, è stata diversa e per i colori azzurri sono arrivate molte delusioni e zero medaglie. Al termine della prima settimana il nostro medagliere recita 1 argento e 3 bronzi. Bottino piuttosto magro, ma non così scadente come in molti vogliono fare credere. Certo, mancano totalmente le medaglie d'oro, ma questo si sapeva già alla vigilia. L'unico atleta azzurro che partiva con i favori del pronostico era Armin Zoeggeler. La gara di slittino, come detto, è stata condizionata da diversi fattori e alla fine il bronzo della leggenda di Poiana è da accogliere positivamente. La cosa che personalmente mi dà più fastidio è sentire e leggere i commenti di molti (improvvisati) addetti ai lavori il cui unico interesse è sapere quante medaglie ha portato a casa l'Italia nelle varie giornate. Nessuna? Beh, allora è meglio continuare parlare del fuorigioco non fischiato o delle scenate di Mourinho. Capisco benissimo che l'unica cosa che interesa per i nostri media è fare il titolo sul successo azzurro, ma ragionando in questo modo si finisce per ghetizzare ancora di più questi sport. Non arrrivano medaglie? Non vale la pena seguire questi sport. Neanche alle Olimpiadi. Solita cultura sportiva italica.
Sento in continuazione il confronto tra questi Giochi e quelli di Torino. Sono due Olimpiadi totalmente diverse e non confrontabili. Prima di tutto perchè l'Italia quattro anno fa gareggiava in casa e volenti o nolenti è sempre un grande vanatggio, se non altro per la possibilità di provare piste e percorsi. Poi per il fattore pubblico, molto importante in certe discipline. Infine perchè sono passati quattro anni e alcuni eroi di Torino 2006 non sono più nelle stesse condizioni. Enrico Fabris (2 ori e 1 bronzo a Torino) è l'esempio lampante. Detto questo, manca ancorauna settimana e l'Italia ha ancora molte cartucce da sparare (fondo, sci alpino, Kostner, Combinata Nordica). Probabilmente non arriveremo alle 10 medaglie complessive da me auspicate, ma potremmo avvicinarci. Se invece il bottino finale sarà vicino a quello attuale potremmo aprire i processi, ma da lunedì prossimo.

Nelle due mass start del biathlon, pronostico rispettato solo al femminile con la vittoria di Lena Neuner (nella foto, splendida). La giovane campionessa tedesca, però, ha dovuto sfoderare tutta la sua classe per avere la meglio delle russe e della compagna Simone Hauswald. La Neuner dopo un avvio incerto, anche sugli sci, ha piazzato un inatteso 9 su 10 in piedi (5 su 5 nell'ultima serie) e nell'ultimo giro ha ripreso Zaitseva e l'ha staccata nettamente. Ottima prova della slovena Gregorin, quinta e con il rimpianto dell' errore all'ultimo poligono. Tra gli uomini ci si apettava una sfida Bjoerndalen-Svendsen, ma il duo norvegese ha totalmente sbagliato gara. Ad imporsi da outsider il russo Ustyugov, perfetto al tiro. La prova però che più mi ha colpito è stata quella di Martin Fourcade, il più giovane dei due fratelli. Si conoscevano le sue doti, anche da fondista, ma quello che ha fatto nell'ultimo giro dimostra che il buon Martin è l'erede designato di Raphael Poiree. Stupendo bronzo per lo slovacco Hurajt. Al maschile si preannuncia una staffetta memorabile con Norvegia-Francia-Austria-Russia e Germania a giocarsi l'oro in una gara tiratissima (venerdì ore 20.30).
Ps, molto bello l'articolo a firma Giorgio Rocca sulla Gazzetta di oggi. Ha accomunato le tre storie di Miller, Kostelic e Paris, tutti e tre provenienti da famiglie non certo abbienti e tutti e tre, a modo loro, in grado di lasciare un segno nel mondo dello sport (per Paris speriamo già a partire dal prossimo anno). Passione e sacrificio.

0 commenti:
Posta un commento