Giornata particolare quella di ieri alle Olimpiadi di Vancouver. In Italia la concorrenza di Milan-Manchester Utd e, ahimè, di Sanremo (tutti dicono che è il solito carrozzone e non lo guarderanno, ma alla fine l'Auditel registra 11 milioni di spettatori davanti alla tv; mi viene in mente un parallelo a livello di elezioni politiche, facilmente intuibile) era molto forte, figuriamoci se poi gli azzurri non erano in lotta per una medaglia. Così le Olimpiadi sono finite in secondo, anzi, in terzo piano. Purtroppo la mia è una battaglia persa in partenza, ma la cultura sportiva italiana è talmente limitata che non si riesce ad apprezzare uno sport e i suoi interpreti se non ci sono atleti italiani in grado di vincere. Molti hanno scoperto la combinata nordica domenica sera o lunedì mattina sui giornali. Moltissimi non conoscono nemmeno il biathlon, sport televisivo per eccellenza e in grado di incollare un'intera nazione davanti ai teleschermi (la Germania, non le Isole Far Oer, con tutto il rispetto) e di riscuotere ampi successi in tutta Europa. Ieri ci sono state alcune gare straordinarie per intensità e colpi di scena, ma su giornali e tv italiani ci sarà a malapena la tabella con le medaglie assegnate. Da noi è più importante seguire le interviste del dopo partita di Champions in cui si dicono cose mirabolanti tipo "Ci proveremo lo stesso al ritorno", oppure guardare l'intervento di Cassano a Sanremo.
Dopo questo sfogo legato all'impossibilità tutta italica di considerare per sole due settimane ogni quattro anni le Olimpiadi come evento primario, va detto che la giornata di ieri ha visto la consacrazione olimpica di Magdalena Neuner, sfortunata nella sprint, ma vittoriosa con pieno merito nell'inseguimento, nonostante un'altra ottima prova della Kuzmina. Al maschile la gara è stata piena di colpi di scena con Svendsen, favorito della vigilia, che ha sbagliato troppo al tiro e Bjoerndalen autore di una rimonta strepitosa, fermatasi all'ultimo poligono (dopo il 15 su 15 delle prime tre serie ha fallito 2 bersagli nell'ultima serie in piedi; se avesse chiuso il 20 su 20 si sarebbe giocato l'oro allo sprint). Vittoria meritatissima per lo svedese Ferry, il più regolare nei 12,5 km. Azzurri sempre peggio. Davvero una stagione no che deve far riflettere l'intero movimento. In serata, invece, bellissima gara dei 500 metri femminili nel pattinaggio velocità con la tedesca Wolf, favoritissima e detentrice del record mondiale sulla distanza, beffata per pochi centesimi dalla coreana Lee Hwa. Nello slittino femminile pronostico rispettato per la tedesca Hufner. Infine, nello snowboardcross femminile, dominio assoluto della canadese Ricker: secondo oro per il Canada.
GARE 17 FEBBRAIO: la gara più attesa, tempo permettendo, è alle 20.00 la discesa libera femminile, primo impegno per le sciatrici. Sulla carta il pronostico è tutto per Lindsay Vonn, dominatrice della stagione, ma reduce da qualche problema fisico. Occhio però alla campionessa Anja Paerson e a Maria Riesch. Per le azzurre pesa l'assenza di Nadia Fanchini, infortunatasi gravemente alla vigilia dei Giochi. Qualche speranza per una buona prova, tra le 10, di Lucia Recchia mentre Elena Fanchini è capace di tutto, nel bene e nel male. Nello sci di fondo è la giornata delle sprint maschile e femminile a tecnica classica (qualificazioni ore 19.15, finali ore 22.45 e 22.55). Per gli azzurri poche chance con i fratelli Pasini, Frasnelli e Hofer chiamati più che altro a giocarsi un posto per la sprint a tecnica libera a coppie (chi con Zorzi?). Favorito lo svedese Joensson. Tra le donne Arianna Follis ha rinunciato per prepararsi al meglio alle prossime gare. Moroder, Genuin e Brocard non hanno grandi ambizioni in una gara in cui si preannuncia un duello Majdic (Slovenia)-Kowalcczyk (Polonia).
Per gli azzurri, però, la grande possibilità di medaglia arriva dal doppio uomini dello slittino (ore 2.00 e 3.00)con i nostri Oberstolz-Gruber (nella foto) in grado di puntare al podio (bronzo dietro ai due equipaggi tedeschi, i favoriti Florschutz/Wustlich e Leitner/Resch?). Difficile la conferma sul podio per Plankesteiner-Haselrider. Sempre questa notte alle 2.00 la nostra Arianna Fontana tenterà l'ingresso nelle semifinali dei 500 metri femminili dello short track. Arrivare tra le prime 8 al mondo sarebbe un bel successo per la nostra portacolori. Le cinesi Wang e Zhao sembrano imbattibili. Molto interessante anche la gara dei 1000 metri maschili nel pattinaggio velocità con il grande Shani Davis e i sorprendenti coreani (Lee Hyuk in primis) a giocarsi il titolo olimpico. Per gli azzurri Anesi, oro nella staffetta olimpica quattro anni fa, tenterà di entrare tra i primi 10 al mondo.
Ps, sulla Gazzetta di oggi il buon Gianni Merlo parla di "almeno 8 medaglie in arrivo per gli azzurri". Prevsione che, al netto di ottimismo pro domo sua (tiratura rosea), si può anche condividere, magari togliendo l'almeno. Alla vigilia ho pronosticato 10 medaglie complessive, siamo a 3 e ci sono ancora buone carte (fondo, sci alpino, slittino, Fabris, Kostner). Qualunque risultato otterremo, comunque, occorrerà fare delle riflessioni per determinate discipline in cui anzichè migliorare stiamo regredendo, superati spesso da nazioni senza grande tradizione (vedi biathlon).
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