Per introdurre alcuni dei temi delle Olimpiadi di Sochi 2014 ho scelto di intervistare due dei massimi esperti italiani di discipline invernali. Si tratta di Pietro Nicolodi (Sky Sport) e Massimiliano Ambesi (Eurosport e Neveitalia.it).
Due interviste parallele in cui ho cercato di proporre due punti di vista diversi su argomenti di carattere generale (aspettative Italia, nazione che conquisterà più medaglie d'oro, crisi dello Sci di Fondo, ecc) e specifici (favoriti e outsider in alcune discipline). Alcune domande saranno identiche, altre più specifiche su temi e discipline seguite in prima persona dai due esperti.
Ne è uscita una piccola guida per seguire con maggior cognizione di causa i Giochi invernali che scattano venerdì 7 con la cerimonia d'apertura (giovedì le prime gare di qualificazione nel pattinaggio artistico e nel freestyle).
Oggi pubblico l'intervista a Pietro Nicolodi, domani, mercoledì 5 febbraio, quella a Massimiliano Ambesi.
Un sentito grazie a Pietro e Massimiliano per la cortesia e la disponibilità dimostrate.
PIETRO NICOLODI - E' uno dei pochi giornalisti polivalenti su territorio italiano. Si occupa con competenza e ironia di tutto lo scibile sportivo. Dal calcio all'hockey su ghiaccio, passando per sport invernali, scherma, tennis e mille altre cose. Eloquente la sua auto-definizione su twitter: "Presidente onorario della associazione telepcsportdipendenti e per esigenze di vita giornalista Sky". Per la terza volta sarà telecronista ai Giochi invernali (Salt Lake City 2002 per la Rai, Vancouver 2010 per Sky Sport).
A Sochi commenterà per Sky Sport Biathlon, Combinata Nordica, Salto e Hockey Ghiaccio.
Due interviste parallele in cui ho cercato di proporre due punti di vista diversi su argomenti di carattere generale (aspettative Italia, nazione che conquisterà più medaglie d'oro, crisi dello Sci di Fondo, ecc) e specifici (favoriti e outsider in alcune discipline). Alcune domande saranno identiche, altre più specifiche su temi e discipline seguite in prima persona dai due esperti.
Ne è uscita una piccola guida per seguire con maggior cognizione di causa i Giochi invernali che scattano venerdì 7 con la cerimonia d'apertura (giovedì le prime gare di qualificazione nel pattinaggio artistico e nel freestyle).
Oggi pubblico l'intervista a Pietro Nicolodi, domani, mercoledì 5 febbraio, quella a Massimiliano Ambesi.
Un sentito grazie a Pietro e Massimiliano per la cortesia e la disponibilità dimostrate.
A Sochi commenterà per Sky Sport Biathlon, Combinata Nordica, Salto e Hockey Ghiaccio.
Pietro, partiamo da alcune considerazioni generali. Che tipo di Olimpiadi ti aspetti dal punto di vista organizzativo (non ci sono stati molti test event) e di presenza di pubblico sui campi di gara? Pensi che assisteremo alla classica atmosfera festosa o emergerà l'aspetto "artificiale" di una città costruita ad hoc per i Giochi?
Mi aspetto giochi olimpici condizionati dal clima. Nessuna novità rispetto a Vancouver. Il Cio mi sembra specializzato in scelte avventurose (per quanto l’inverno anche nelle stazioni invernali classiche sia stato alquanto ballerino). Mi aspetto una passione smodata per hockey ghiaccio (il test-event è venuto benissimo e il palazzo è stupendo) e per il pattinaggio di figura. In montagna ci sarà grande seguito al biathlon, il resto vedremo.
Germania, USA, Norvegia. Quale sarà la nazione numero uno in termini di medaglie d'oro a Sochi? Quale può essere invece la nazione sorpresa?
Questa volta punto tutto sulla Norvegia che nello sci nordico farà il botto. Sorpresa non saprei.
Da grande esperto di cose teutoniche ti chiedo un’analisi sul perché in Germania gli sport invernali hanno un seguito clamoroso. Tradizione, cultura sportiva, copertura dei media o altro?
In questo momento trovare in Germania uno sport con poco seguito è abbastanza complicato. Una volta, oltre al calcio, c’erano solo la pallamano e l’hockey tra gli sport di squadra. Adesso il basket è in pieno boom e anche la pallavolo viaggia su ottimi livelli e la cosa bella è che gli altri sono rimasti al top. E’ un momento fantastico e anche gli sport invernali sono coinvolti pienamente nel boom. Le due televisioni di stato dedicano la quasi totalità del loro palinsesto dei fine settimana alle discipline olimpiche, con uno spiegamento di mezzi clamoroso. Beati loro.
Capitolo Italia. Dal CONI traspare un cauto ottimismo - o sarebbe meglio dire un discreto pessimismo - sulle possibilità della spedizione azzurra. Si parla di "migliorare anche di una sola medaglia Vancouver 2010", edizione disastrosa in termini di risultati. Un tuo giudizio sullo stato dell'arte degli sport invernali in Italia.
Non sarà facile e le condizioni di Sochi non saranno probabilmente quelle ideali per esprimersi per i nostri. Detto questo, credo che la situazione non sia determinata solo dalle prestazioni ai Giochi. Mi piace valutare le cose nel complesso. Bisogna prendere come punto di riferimento le varie Coppe del mondo. In certi sport siamo ancora competitivi, in altri abbiamo perso parecchi punti rispetto al passato.
Entriamo maggiormente nel dettaglio degli sport che seguirai più da vicino. Partiamo dal Biathlon. In campo maschile sono attesi diversi protagonisti: M. Fourcade, Svendsen, Schempp, senza dimenticare russi, austriaci e sua maestà Ole Einar Bjørndalen. Pensi ci possa essere un "uomo copertina" o prevedi delle gare equilibrate con vincitori diversi nei vari format di gara? Cosa ti aspetti da Lukas Hofer e dalla staffetta maschile italiana?
Martin Fourcade e Svendsen sono due mostri ma il biathlon e il biathlon e i Giochi sono i Giochi. A Vancouver, o meglio, a Whistler ho visto cose allucinanti. Gare decise dal numero di partenza, nebbia che calava all’improvviso, poligoni al buio. Può succedere di tutto. Tiferò Bjørndalen perché sarebbe troppo bello vincesse ancora ma non sarà facile. Lukas, se ripete la prestazione sugli sci della sprint di Anterselva può fare bene, la staffetta avrà bisogno di una prestazione super e dei concomitanti errori degli avversari.
Combinata Nordica. Fin qui la stagione è stata dominata - anche al netto dei pasticci FIS sui punteggi - da Eric Frenzel. Quali saranno i suoi principali avversari? Nelle gare di Seefeld sono arrivati dei segnali molto incoraggianti da Alessandro Pittin. Il friulano è apparso in condizioni ottimali sugli sci, mentre fatica ancora dal trampolino. Pensi che a Sochi Pittin possa superare i problemi (in primis psicologici dopo le cadute del 2013) al salto, rimanendo ad una distanza "rimontabile" sugli sci stretti?
Più che pensarlo lo spero vivamente. Sugli sci va come un treno. Sul trampolino normale qualche speranza è lecito coltivarla ma deve andare tutto perfettamente. Frenzel fortissimo ma dovrà guardarsi dai norvegesi scatenati e penso che Lamy Chappuis tornerà in gran spolvero per i giochi. Anche Akito Watabe non mi dispiace per nulla.
Salto. Ti faccio tre nomi più uno: Prevc, Schlieranzauer, Stoch. Nel weekend di Sapporo (intervista effettuata prima della tappa di Willingen, ndr), Prevc - e con lui tutta la squadra slovena - ha dimostrato di essere in condizioni di forma smaglianti. E' lui l'uomo da battere? Il quarto nome è quello di Simon Ammann. A Sochi può entrare definitivamente nella leggenda dopo le due doppiette a Salt Lake City e Vancouver?
Simon Ammann ha vinto tutte le gare olimpiche che ho commentato. Ho saltato Torino e lui non ha combinato nulla. Al di là delle battute mi aspetto anch’io grandi cose da quelli che hai citato. Ma non sottovaluterei Bardal, l’eterno Kasai (anche se si trova meglio sui trampolini di volo), i giovani polacchi, i tedeschi e Thomas Diethart, l’uomo dei 4 trampolini, magari anche Koivuranta. Tutte le mie energie positive, però, cercherò di concentrarle su Thomas Morgenstern, se vince una medaglia dopo quello che gli è successo faccio un paio di capriole in postazione.
Sci di fondo. Prima di una valutazione tecnica ti chiedo una considerazione che esula dai Giochi. Nonostante i vari cambi di format e l'introduzione del Tour de Ski, lo sci di fondo sembra uno sport in difficoltà, soppiantato a livello di spettacolarità e di seguito dal biathlon. Sei d'accordo? A Sochi prevedi un dominio norvegese sia a livello maschile che femminile?
Impossibile non essere d’accordo. I numeri parlano chiaro, anche se a me il fondo continua a piacere. Il problema è che è stato snaturato. Le competizioni in linea, soprattutto quelle maschili, si risolvono in noiose gare di gruppo con volatona stile Gand Wevelgem. A Sochi prevedo dominio norvegese con inserimenti di Dario Cologna e russi tra gli uomini, mentre tra le donne solo Justina o Justona Kowalczyk e spero Charlotte Kalla potranno ostacolare il dominio di Bjoergen e socie.
Nello slittino l'Italia si gioca le maggiori possibilità di medaglia (Zoeggeler, Fischnaller, Oberstolz-Gruber, prova a squadre). Qual è la gara in cui possiamo fare meglio? E' ipotizzabile un en-plein della Germania?
Dipenderà dal clima. In ogni caso quattro ori per la Germania dovrebbero essere quasi certi. Il più sicuro quello di Felix Loch, l’uomo che buca le piste (perdonatemi la battutaccia Loch vuol dire buco)
Torneo Hockey. Per i bookmakers le squadre favorite sono Canada e Russia, con Svezia e USA a ruota. Concordi? Quale può essere la squadra rivelazione?
Sarà un torneo fantastico, apertissimo come quello di Vancouver (vinse il Canada ma perse contro gli Usa nel girone eliminatorio, rischiò di brutto contro la Slovacchia e vinse all’overtime la finale). Tra le outsider prendo la Finlandia che con Tukka Rask ha un portiere mostruoso.
Sci alpino. In campo maschile pensi che gli atleti più attesi alla vigilia (Hirscher, Neureuther, Ligety, Svindal) rispetteranno il ruolo di favoriti o, come da tradizione olimpica, ci saranno delle sorprese? Possono essere le Olimpiadi dei giovanissimi Shiffrin (18 anni) e Kristoffersen (19 anni)?
L’andamento della stagione suggerirebbe poche sorprese, soprattutto nelle discipline tecniche. Ma la logica e l’albo d’oro olimpico non sempre vanno d’accordo. Shiffrin e Kristoffersen sono due fenomeni, possono fare benissimo.
La squadra azzurra di Sci alpino arriva a Sochi tra polemiche e una condizione generale non brillantissima. Se dovessi giocare un euro su un azzurro medagliato su chi punteresti (Paris, Innerhofer, Fill, Moelgg, Thaler, altri)? In campo femminile Nadia Fanchini e Verena Stuffer hanno dimostrato una buona condizione nel lungo weekend di Cortina. Possono inserirsi nelle zone alte della classifica nelle discipline veloci?
Vedo bene Federica Brignone per una medaglia, gli altri dipenderà dalle condizioni della neve e da quelle fisiche. Se Paris stesse bene potrebbe fare molto bene ma quella maledetta caduta in val Gardena rischia di aver compromesso tutto.
Infine una domanda "personale". Qual è la tua edizione dei Giochi preferita e qual è il momento olimpico che ricordi con più emozione?
Da giornalista quella di Salt Lake City, la prima, quella che non ti scordi mai, quella che sembra tutto un sogno ed è tutto bellissimo. Il momento olimpico vissuto live è il gol di Zach Parise nella finale di Vancouver. Avevo chiesto agli dei dell’hockey l’overtime e fui accontentato. Da spettatore Lillehammer fu spettacolare e la vittoria di Tomba a Calgary nello slalom (video tratto dallo straordinario archivio dell'amico Lucio Celletti: www.archeologiadellosport.com, ndr) ha un posto di riguardo nella mia memoria. Poi ci sarebbero altri mille momenti ma è meglio fermarsi qui.
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