Shiffrin e Hirscher trionfano a Levi. In campo maschile grande prova di Kristoffersen: è nata una stella? (di Benedetta Bandinelli)

Seconda tappa stagionale della Coppa del Mondo di Sci Alpino. A Levi (Finlandia) si sono disputati due slalom speciali. A dominare la scena i due protagonisti più attesi. In campo femminile la prodigiosa Mikaela Shiffrin (sulla 18enne americana vedi articolo dello scorso febbraio), nella gara maschile l'infallibile Marcel Hirscher. Tra gli uomini da segnalare l'ottima prova del 19enne norvegese Kristoffersen, terzo. Vedendolo sciare e andando a spulciare i risultati da Juniores appare evidente che siamo dinanzi ad un predestinato. Sempre in casa Norvegia, sorprendente quarto posto per la Ager, coetanea della Shiffrin. Tra gli azzurri l'unico risultato degno di nota è quello di Patrick Thaler, sesto.
La due giorni finlandese nel commento di Benedetta Bandinelli

GARA FEMMINILESulla pista Black di Levi si è disputato il primo speciale della stagione. Sul gradino più alto del podio troviamo la strepitosa Mikaela Shiffrin con un vantaggio di ben un secondo (1.06) sulla tedesca Maria Riesch. Chiude il podio Tina Maze.
La diciottenne statunitense di Vail, Colorado, è stata strepitosa, ha sciato con una naturalezza impressionante. La sua sciata che non può essere insegnata, è un dono di natura che certamente lei riesce a sfruttare e alimentare molto bene. La Shiffrin è già una  certezza dello slalom. Riparte dal successo delle finali di Coppa del Mondo dello scorso anno, oggi ha incrementato il suo vantaggio intermedio dopo intermedio e  ha vinto sulle altre con una facilità imbarazzante.
Maria Riesch a Levi ha sempre fatto bene - già quattro vittorie - ed è riuscita a distanziare la Maze di 6 decimi; un segnale incoraggiante per la vittoria della Coppa del Mondo generale.
Tina Maze non è certamente ai livelli dello scorso anno, è rigida, più pesante, non ha quella rapidità e quella indipendenza di gambe che nel 2012/13 l’hanno vista trionfare nella Generale. La slovena fatica soprattutto nei cambi di ritmo e di pendenza.
La prima manche è stata emozionante, forse una delle più belle degli ultimi anni (dominati quasi sempre dall’austriaca Marlies Schild). La potremmo definire una “manche terremoto” dove le più giovani, che partivano con numeri alti, sono riuscite a qualificarsi per la seconda.
Va comunque sottolineato che si era in presenza di un tracciato non particolarmente impegnativo, senza passaggi difficili. Tra l'altro la pista ha tenuto meravigliosamente dalla prima all’ultima concorrente. Da segnalare la prestazione della norvegese Ager, classe 1995 come la Shiffrin, che ha terminato la gara al quarto posto, a soli 4 centesimi dal podio. E’ stato per lei un risultato eccezionale considerando che era al suo esordio in Coppa del Mondo.
Lo slalom è certamente la disciplina dove, almeno in campo femminile, si vede maggiormente il cambio generazionale, e questo è senza dubbio un bene perché vuol dire  che ci sono ragazze che cercano il risultato con coraggio e hanno tutte le caratteristiche tecniche per farlo.
Chi, invece, non ha saputo cogliere quest’occasione di qualificarsi e cercare di prendere punti importanti sono le giovani della squadra azzurra. Oggi erano convocate in sei (Chiara Costazza, Michela Azzola, Sarah Pardeller, Marta Benzoni, Manuela Moelgg e Sabrina Fanchini), per la seconda manche si sono qualificate solo le veterane Manuela Moelgg e Chiara Costazza. Nella seconda entrambe hanno perso posizioni: la Moelgg avrebbe dovuto attaccare di più, per rientrare nel gruppo delle trenta, la Costazza non era convinta, era rigida, legata, ha fattomolta fatica.
Peccato perché Levi rappresentava un’occasione da non perdere soprattutto per le giovani.


GARA MASCHILETante emozioni sulle nevi finlandesi di Levi per la prima gara di slalom speciale di questa stagione. Hirscher, Matt, Kristoffersen: questo il podio. L’austriaco è stato spettacolare, un robot, non ha sbagliato niente, ha sciato sempre al limite, in attacco regalando così all’Austria la centesima vittoria in slalom. A sei decimi di distacco troviamo l’eterno Mario Matt, classe ’79. Terzo il sorprendente norvegese Kristoffersen, classe 1994, vincitore dei Mondiali Juniores a Roccaraso nel 2012.
A differenza della gara femminile si è assistito ad uno spettacolo dei “grandi vecchi” del Circo Bianco: non solo Matt, ma anche Benjamin Raich, Jean Baptiste Grange e Ivica Kostelic con la loro eleganza, precisione e decisione, hanno attaccato dal primo all’ultimo metro del tracciato, facendo vedere ancora una volta come si scia.
Tanto di cappello al francese Julien Lizeroux, partito con il pettorale n. 63, rientrato oggi al cancelletto di partenza dopo tre anni di stop a causa di un gravissimo infortunio; è arrivato diciassettesimo dimostrando grinta e una capacità di recupero sensazionale!
Ted Ligety, dopo una brutta prima manche, recupera posizioni nella seconda, giungendo undicesimo e prendendo punti importanti per la Coppa del Mondo generale.
Il salvatore della Patria, per quanto riguarda l’Italia, è stato Thaler, sesto: dopo una bellissima prima manche, ha fatto qualche errore nella seconda rischiando di uscire; con questo risultato, strappa comunque un biglietto per le Olimpiadi. Male gli altri azzurri: Moelgg fuori, Razzoli ventunesimo e Gross, che recupera qualche posizione nella seconda, ancora al di sotto delle sue grandi possibilità, così come Razzoli, che in allenamento fa registrare dei tempi che in gara ancora non vengono.



Benedetta Bandinelli

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