Ultimo mese di calciomercato. Come da tradizione Blog-In: dentro lo Sport fa il Punto sulle 20 squadre di Serie A. Molte formazioni sono ancora largamente incomplete e necessitano di sostanziali innesti. Altre hanno bisogno di acquisti mirati. Ad oggi, solamente Milan, Napoli e in parte Lazio sembrano pronte ad affrontare al meglio la stagione. Prima di entrare nel dettaglio con l'analisi dei movimenti delle 20 protagoniste della Serie A 2011/2012, tre considerazioni generali:
1- La Serie A continua anno dopo anno a perdere fascino, faticando a reggere il passo dei principali campionati europei. Nella prossima stagione non vedremo calcare i nostri campi Alexis Sanchez e Javier Pastore, i due giovani più talentuosi del campionato 2010/2011. A questi va aggiunto Menez, svenduto al Psg. Offerte superiori ai 20 milioni di euro sono ormai fuori portata per tutte le squadre italiane. Il problema è che non si vedono all'orizzonte prospettive di ripresa. L'unica salvezza per il nostro calcio è rappresentata dai soldi dei Diritti Tv. Gli stadi di proprietà sono chimere (Juve a parte). Il merchandising, per svariate ragioni, anche politiche, non rappresenta un asset strategico.Così, due voci con peso specifico notevolissimo per i club stranieri, sono inesistenti o quasi in Italia. Considerando che Sky e Mediaset in questo momento hanno altri pensieri per la testa, meglio non essere troppo allegri.
2- Probabilmente anche per i motivi di cui sopra (scarsa attrattività per investitori stranieri), la Serie A è l'unico tra i principali campionati europei a non essere stato interessato dal ciclone russo-arabo. I sonanti petroldollari hanno preso la direzione di Premier League, Liga, Bundesliga e ora anche Ligue 1, determinando una vera e propria rivoluzione nel mercato europeo. Un chiaro segnale di come il sistema calcio italiano sia poco appetibile. Da quest'ultimo punto di vista vado controcorrente e - al netto dei modi spesso discutibili - mi piace rimarcare il coraggio riformista e innovatore di Aurelio De Laurentiis. Il presidente del Napoli non vuole adeguarsi allo status quo che sta trascinando l'Italia alla periferia del calcio europeo. Alcune sue proposte di riforma sono molto interessanti e meriterebbero un approfondimento.
3- Anche nel mercato estivo 2011 molte squadre a livello nazionale e internazionale aspetteranno i saldi di fine agosto, quando molti giocatori - anche di peso - saranno messi sul mercato dai rispettivi club. Perciò occorre sottolineare come le analisi seguenti andranno riviste i primi giorni di settembre, quando le rose avranno assunto il loro aspetto definitivo.
ATALANTA - Il caso calcio-scommesse sta influenzando il mercato bergamasco. Lo scenario più plausibile prevede una penalizzazione in classifica e la squalifica di Doni e Manfredini. Pur in questa incertezza, occorrono rinforzi in tutti i reparti: un difensore centrale, un centrocampista centrale e una punta capace di andare in doppia cifra. Si parla di Denis: il Tanque merita una chance da titolare in un club medio-piccolo. Da seguire con interesse la stagione di Bonaventura e Gabbiadini. Curiosità per il neo arrivato Maxi Moralez, campione nell'ultimo Clausura col Velez.
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Gillet sostituirà Viviano |
CAGLIARI - Cellino sta puntando sulla continuità e fa bene. Viste le partenze di Matri a gennaio e ora di Acquafresca, manca certamente un altro attaccante (a parte Nenè, Suazo non è ancora sotto contratto e comunque è reduce da una lunga inattività, El Kabir è tutto da verificare in Italia). La difesa è la solita, mentre il centrocampo andrebbe ritoccato con un giocatore di qualità (non è un caso che i sardi abbiano seguito Candreva e ora puntino a Parolo). In molti sono pronti a scommettere su Ibarbo, colombiano che può ricoprire diversi ruoli dalla trequarti in avanti. Con questi piccoli aggiustamenti la squadra può restare sui livelli delle ultime stagioni. Donadoni e il suo staff sono una garanzia.
CATANIA - Fin qui mercato abbastanza tranquillo. Può aver influito anche la vicenda Lo Monaco-Salernitana. Un acquisto importante potrebbe essere Biagianti, a lungo fermo nella passata stagione. Lodi regista potrebbe lascia molti dubbi (non è un caso che si parli di Almiron...), mentre Lanzafame rinforza numericamente l'attacco. Occorrerà verificare il mercato in uscita. Se parte Silvestre - quasi certo - servirà un difensore di livello, mentre davanti, a prescindere dalla permanenza di Maxi Lopez, serve un altro acquisto. Ancora molti, troppi punti interrogativi. Lo stesso Montella è una scommessa.
CESENA - Che dire. Mercato super quello del presidente Igor Campedelli. Adrian Mutu è uno dei colpi del mercato e da solo vale il prezzo dell'...abbonamento. Il possibile tridente con Giaccherini e l'altro ottimo acquisto Eder fa già sognare il Manuzzi. Candreva, pur non essendo quel campioncino che in molti avevano descritto, aumenta il tasso tecnico del centrocampo. Difficile resistere a tutte le offerte per Parolo. Meno comprensibile l'acquisto di Comotto (Ceccarelli ha disputato un buon campionato). Per completare alla grande la rosa occorre un terzino sinistro, merce rara, e un difensore centrale da affiancare a Von Bergen. Il passo in avanti del club romagnolo è sostanziale e degno di menzione. Giampaolo è un allenatore preparato che va lasciato lavorare. Molto probabilmente dovrà rinunciare al suo amato 4-3-1-2 per giocare col 4-3-3.
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Di Carlo, Acerbi, Campedelli, Hetemaj |
FIORENTINA - Già nelle pagelle finali della stagione 2010/2011 avevo sollevato degli interrogativi sulla politica futura del club viola. L'opera di ridimensionamento appare evidente. Via Frey, Mutu, Santana, più D'Agostino e Donadel, si parla delle possibili partenze di Montolivo, Vargas e Gilardino. Gli arrivi di Munari e Lazzari testimoniano la volontà di abbassare ulteriormente il monte ingaggi, puntando su giocatori di medio livello. Mihajlovic ha manifestato l'intenzione di giocare col 4-3-1-2 e in tal senso mancherebbero un trequartista e un attaccante di riserva. L'unica buona notizia è il recupero di Jovetic. Per lottare per un posto in Europa non servirebbero grandi sacrifici, ma il problema è capire a cosa puntano i Della Valle.
GENOA - L'anno scorso la campagna acquisti genoana fu illusoria. A gennaio la squadra è stata rivoluzionata. Dopo l'ingaggio di Malesani (scelta apprezzabile), Preziosi sta portando avanti un mercato vorticoso. Spaventoso il numero di giocatori "movimentati" dal presidente rossoblù. Questa politica può essere interessante dal punto di vista commerciale, molto meno da quello tecnico. Venendo al mercato 2011/2012, Frey - se recuperato pienamente dall'infortunio - è decisamente più affidabile di Eduardo. La difesa, seppur un po' stagionata nella coppia centrale Kaladze-Dainelli, non è male, così come gli acquisti di Constant, Seymour e Birsa aumentano notevolmente il tasso tecnico del centrocampo, già forte di Kucka. Evidente la mancanza di uno/due attaccanti di livello. I nomi che girano (Amauri e Gilardino) permetterebbero un notevole salto di qualità.
INTER - Il mercato nerazzurro è partito col piede sbagliato con la vicenda allenatore. Gasperini, pur essendo un tecnico molto preparato, è chiaramente una soluzione di ripiego. La scelta di puntare sull'ex tecnico del Genoa comporta una conversione ad un calcio iper-aggressivo, basato su ritmi elevati e pressing sistematico. Molti giocatori nerazzurri sono il là con gli anni e non è dato sapere se e come digeriranno l'impostazione Gasperiniana. Oltre a ciò il modello proposto dall'ex tecnico del Genoa prevede interpreti specifici. Una cosa che in pochi hanno avuto il coraggio di dire riguarda Snejider. Delle due l'una: o Gasperini cambierà il suo finora immutabile 3-4-3 in un 3-4-1-2, oppure l'olandese dovrà essere ceduto. Snejider non ha né il passo né la presenza fisica e mentale per svolgere quel ruolo. Tevez sarebbe il colpo dell'anno. La cessione di Snejider, non certo di Eto'o, potrebbe consentire l'arrivo dell'argentino. Un tridente Eto'o, Pazzini (o Milito), Tevez sarebbe davvero bello da vedere. Ad ogni modo, per il gioco di Gasperini occorrono un altro mediano, un esterno sinistro di centrocampo e almeno un difensore in grado di dare il cambio ai 3 centrali. Nel complesso, nonostante la forza e bravura di diversi interpreti, permangono molti dubbi sulla squadra nerazzurra.
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Vucinic alla Juventus |
LAZIO - Nel dopo-partita dell'amichevole persa 3-1 a Villareal ho già sentito commenti di fuoco nei confronti di mister Reja. Ecco, dopo una campagna acquisti come quella di quest'anno, la cosa più deleteria per l'ambiente laziale sarebbe quella di non lasciar lavorare serenamente il tecnico goriziano. Il presidente Lotito ha confermato la sua abilità sul mercato (già un paio di anni fa sottolineai l'ottima opera di risanamento intrapresa dal numero uno biancoceleste). Klose e soprattutto Cissé rinforzano in termini di personalità e concretezza il reparto meno efficace della pur ottima stagione 2010/2011. Cana è un mediano di grande sostanza, anche se presumibilmente sarà l'alternativa a Ledesma. Con le conferme di Brocchi, Mauri ed Hernanes, il centrocampo biancoceleste è tra i primi in Italia e il possibile arrivo di uno tra Parolo e Konè non farebbe altro che aumentare ulteriormente il tasso tecnico della squadra. L'operazione Muslera-Marchetti ci sta, anche se il numero uno ex Cagliari andrà verificato dopo un anno di inattività. Per ora, solamente due dubbi. Il primo riguarda il sostituto di Lichtsteiner. Stankevicius e Konko non danno garanzie assolute. L'altro riguarda la difesa centrale. Personalmente penso che Lotito anziché acquistare un altro centrocampista, potrebbe dirottare il suo investimento su un centrale difensivo di spessore da affiancare all'ottimo Dias. Non un semplice sostituto, ma un vero titolare al posto di Biava. Da sfoltire la rosa in avanti, senza però sacrificare Zarate.
LECCE - Situazione societaria in evoluzione e budget limitato a disposizione. Lo scorso anno diedi per spacciata la squadra di De Canio (grandi meriti per il tecnico lucano), perciò non ricado più nello stesso errore. L'addio di De Canio, comunque, testimonia il fatto che quello compiuta lo scorso anno è stata una vera impresa. Il ds Osti si sta muovendo con intelligenza, cercando giovani in prestito con buon potenziale (vedi Strasser e Cuadrado). Di Francesco dovrebbe giocare col 4-3-3 e all'appello mancano ancora un terzino sinistro, un altro centrale di difesa (Carrozzieri è da valutare dopo il lungo stop), un centrocampista che sappia inserirsi (il ritorno di Bertolacci sarebbe perfetto), oltre che di un attaccante nel caso in cui Cacia - come sembra - sia destinato a partire. Da tenere d'occhio il recuperato Ofere. Julio Sergio offre discrete garanzie come erede di Rosati.
MILAN - Al momento è la squadra più completa. Un passo avanti rispetto alla concorrenza. Il tutto parametrato al livello italiano. Per tornare ad essere competitivi in Champions, invece, servirebbe qualcosa in più. Mexes completa molto bene il pacchetto dei centrali difensivi. Taiwo è un buon terzino sinistro, seppur con qualche limite (tra l'altro è passato quasi in silenzio il suo terrificante intervento ai danni di Robben in Audi Cup). Manca qualcosa a centrocampo dove la decisione di Allegri di puntare su una mediana muscolare non può far venir meno la necessità di inserire un giocatore di qualità (Aquilani meglio di Montolivo). Da valutare la posizione di Cassano.
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Gokhan Inler |
NOVARA - Ancora molto lavoro da fare per il ds Pederzoli. Dellafiore-Paci è una discreta coppia difensiva. Importante la conferma di Ujkani in porta. Interessanti gli acquisti di giocatori come Mazzarani, Giorgi e Pesce, che hanno fatto molto bene in B ma che sono da verificare nella massima categoria. In attacco sono arrivati 3 giocatori validi - Morimoto, Granoche, Meggiorini - ma che in carriera hanno realizzato poche reti in Serie A. Urge l'acquisto di un quarto attaccante capace di andare in doppia cifra. Da valutare l'innesto di un centrocampista di peso ed esperienza. Curiosità per scoprire le prestazioni di Rigoni e Motta in Serie A.
PALERMO - Dopo la cessione di Kjaer e Cavani nel 2010, ecco quella di Pastore (giustissima viste le cifre). Nel 2012 in molti scommettono che sarà la volta di uno tra Ilicic ed Hernandez. La politica del presidente Zamparini è chiara, ma ora, per allestire un Palermo competitivo occorrerà reinvestire parte dei 43 milioni incassati per il Flaco. Primo obiettivo un difensore centrale (Kjaer non è ancora stato sostituito...). Silvestre, molto vicino, sarebbe un ottimo acquisto. Con Bovo (se resterà) e l'ottimo Mantovani una difesa decisamente più solida di quella dello scorso anno. Considerando che Pioli punterà sul 3-4-1-2, manca un centrocampista centrale di livello internazionale che sappia impostare il gioco. Davanti i rosanero sono ben coperti con Ilicic, Miccoli, Hernandez, Gonzalez e Pinilla più l'interessante trequartista israeliano Zahavi. Ovviamente, dopo la partenza di Sirigu, serve un portiere affidabile. Romero dell'AZ potrebbe essere una buona soluzione.
PARMA - La conferma di Colomba è stata la prima mossa valida. Gli arrivi di Valdes e Biabiany garantiscono estro e velocità (caratteristiche peraltro già presenti grazie a Giovinco e Palladino). Nel 4-4-2 di Colomba, la difesa è composta da gente esperta, più che rodata per la categoria. La coppia di mediani Morrone-Galloppa è valida, così come il ritorno di Blasi garantisce una buon cambio. Il problema evidente è l'attacco dove Crespo-Pellè-Borini non bastano. Per non patire come lo scorso anno, serve un centravanti di livello. Amauri è un sogno, forse destinato a rimanere tale. Con un tridente Valdes-Giovinco-Biabiany alle spalle di un grande attaccante i ducali potrebbero puntare ad un campionato tra le prime 10.
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Bojan Krkic |
SIENA - Sinceramente mi sarei aspettato qualcosa in più dal duo Mezzaroma-Perinetti. Fin qui i colpi migliori sono stati quelli di D'Agostino dall'Udinese e Pesoli dal Varese. Per rinforzare numericamente la squadra bene anche Angelo, Belmonte, Destro, Grossi. Da valutare il portiere Brkic, proprietà Udinese. Nel complesso, manca un altro difensore centrale, un esterno di centrocampo e un attaccante di livello. La scommessa più grande, comunque, è quella del tecnico Sannino, al debutto nella massima serie dopo le ottime stagioni a Varese.
UDINESE - Un mese fa dedicai un post specifico al mercato dell'Udinese (vedi). Dopo 30 giorni la situazione anziché migliorare è addirittura peggiorata. Ceduti Zapata, Inler e Sanchez, il mercato estivo si è limitato in pratica al presunto sostituto dello svizzero, Doubai (Danilo era stato acquistato a gennaio, Fabbrini lo scorso anno). Da valutare il giovane difensore brasiliano Neuton. Come dissi all'epoca, in vista del preliminare era d'obbligo consegnare a mister Guidolin una rosa pressoché definitiva già per il ritiro (cosa fatta ad esempio da Lazio e Napoli). Ecco, l'attuale attacco bianconero è formato da Di Natale, stop. Floro Flores e Denis sono dati in partenza, Barreto non si è praticamente mai allenato e non è sicuro rimanga. La lista definitiva per la Champions va consegnata entro il 6 agosto. Considerando che le partenze di Inler e Zapata erano note da tempo, così come era preventivabile quella di Sanchez, il ritardo con cui si sta muovendo la società per allestire una rosa adeguata appare davvero grave. A meno che l'interesse preminente fosse legato alle cessioni e non al preliminare di Champions. Non è in discussione il lavoro svolto negli anni dalla famiglia Pozzo, ma una volta incassati più di 50 milioni di euro, occorreva prontamente reinvestirli (non certo tutti!) sul mercato, acquistando velocemente i due sostituti di Inler e Sanchez (Palombo e uno tra Dos Santos e Ramirez potevano essere delle idee più che valide). Guidolin, pur essendo uno dei migliori allenatori italiani, non può fare certo miracoli e la barba lunga esibita nell'amichevole di Nizza (stesso look per il vice Bortoluzzi) potrebbe anche essere interpretata come una sottile forma di protesta...
Sottovalutare una stagione che parte col preliminare di Champions può portare a brutte sorprese: Chievo e Sampdoria ne sanno qualcosa.
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