Una bella domenica di sport, senza calcio...

Siena-Bologna 82-64 (5^ Supercoppa per i toscani)
Il weekend appena concluso è stato a suo modo unico, difficilmente replicabile nel corso dell'anno sportivo 2010/2011. Approfittando della pausa del campionato di calcio e dal cambiamento di date per gli impegni delle nazionali (lo spostamento del doppio impegno al venerdì e martedì è una bella mossa e l'Uefa ne ha in cantiere un'altra a cui dedicherò un post a breve), quest'ultimo fine settimana ha dimostrato come si possa vivere tranquillamente senza il Dio Pallone, almeno per una domenica. Certo, non sono mancate le classiche scelte discutibili dei quotidiani sportivi - tutti compresi - con le loro prime pagine dedicate ad improbabili scenari di mercato o i sondaggi totalmente privi di logica e fondamento di alcuni programmi Tv (ancora una volta, spiace dirlo, Sky Sport 24 brilla in questa particolare categoria: sondaggio "ad eliminazione" del 10/10/10  tra i migliori numeri 10 della storia del calcio con risultato finale molto indicativo: vince Del Piero su Pelè...).

Un weekend, e una domenica in particolare, contraddistinti da tanti eventi sportivi di grande interesse, nessuno legato al calcio. Dalla mattina dedicata ai motori con i Gran Premi di F1 e MotoGp e alla vela con la Barcolana, passando per la Parigi-Tours di ciclismo e concludendo il tutto con la Supercoppa di basket tra Siena e Bologna e (soprattutto) le Finali dei Mondiali di pallavolo disputati in Italia (sabato sera la diretta di Brasile-Italia su Rai3 ha registrato 3,5 milioni di telespettatori). Niente polemiche arbitrali - con o senza moviole -, interminabili discussioni sulle prospettive di una squadra dopo una vittoria o una sconfitta, ma tanto sport ad alto livello. Discipline ed eventi che in una qualsiasi domenica calcistica avrebbero trovato pochissimo spazio e ancor meno visibilità, schiacciati dal campionato di calcio con annessi e connessi. Ecco, questo blog - nel suo  minuscolo - come dimostrato in questo anno di vita, ha sempre cercato sempre di bilanciare lo spazio tra i vari eventi sportivi, dedicando speciali e articoli a più discipline possibili. Il calcio come sport più seguito e analizzato, certo, ma senza monopolizzare spazio ed attenzioni. 
Rino Tommasi, nel suo ultimo libro recensito su questo blog (vedi), ha sottolineato come un suo sogno (anche a suo dire - purtroppo - irrealizzabile stante la cultura sportiva dominante in Italia) è sempre stato quello di fondare un quotidiano sportivo in cui tutti gli sport trovassero uno spazio equo, proporzionato. Un giornale in cui, per fare un esempio fresco, improbabili colpi di calciomercato non sottraggano spazio e visibilità ai Mondiali di volley, vero grande evento del momento. Un quotidiano in cui non si abbia paura di mettere in prima pagina il trionfo di qualche campione straniero a scapito di interviste a personaggi più o meno importanti del mondo calcistico nostrano. 
Tutto questo in Italia appare impossibile, mentre in altri Paesi è la regola: vedi esempio Francia-L'Equipe. Si entrerebbe poi nel solito discorso dell'uovo e della gallina, vale a dire se sono i giornali a proporre ciò oppure se è la gente che lo richiede. Personalmente penso - e l'ho già scritto su queste pagine - che siano i media ad avere maggiori responsabilità. Non a caso, molti italiani conoscono, guardano e si innamorano degli "sport minori" durante le Olimpiadi - con conseguenti iscrizioni in aumento alle singole Federazioni -, unico momento di visibilità per tante discipline. 
Ecco, non sarebbe male provare a seguire questa linea, almeno per vedere l'effetto che può avere. L'ultimo weekend è stato - nella sua effimera brevità - una piccola Olimpiade e come tale rischia di essere l'eccezione, non la regola.

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About Simone Salvador

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3 commenti:

  1. l'Uefa ne ha in cantiere un'altra a cui dedicherò un post a breve

    Ha a che fare colla fase a gironi dell'Europa Leauge, per caso (è l'unica novità di rilievo uscita nella scorsa settimana)?

    Ammetto che l'anticipo di un giorno del programma delle gare delle nazionali mi va bene per il venerdì ma mi scoccia alquanto per il martedì.

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  2. E' apparso qualcosa sui giornali di settimana scorsa. Riguarda le nazionali. Nei prossimi giorni pubblicherò la descrizione del progetto con un mio commento. Poi aspetterò la tua opinione (sempre attenta e precisa).

    Il martedì - al di là degli impegni personali dei singoli tifosi - è utile per far tornare i giocatori un giorno prima ed evitare frettolosi rientri (specie per i sudamericani che devono giocare in campionato al sabato). Una scelta fatta con buonsenso.

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  3. M'incuriosisce quest'anteprima (anche perché a naso sul sito UEFA non avevo visto nulla di alettante se non la citata parziale riforma degli accessi ai gironi di Europa League).

    In effetti il martedì mi scoccia per gl'impegni personali di calcetto :-)
    a dire il vero pure il venerdì è controindicato perché mi perdo la succosa - al momento - serata su Iris (fantascienza ed horror), ma una volta ogni tanto posso soprassedere.

    Dal tuo ultimo capoverso intuisco che venerdì-martedì valga anche extra Europa, cosa che mi era sfuggita al momento.

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