Giro d'Italia 2010 - Zoncolan: uno spettacolo firmato Basso




E' iniziato il Giro d'Italia 2010. Finalmente. Dopo due settimane all'insegna della confusione tattica, di tappe non certo esaltanti (Montalcino a parte),  dello scempio della frazione dell'Aquila con una classifica generale fasulla, la Mestre-Zoncolan non ha tradito le attese e ha aperto un'ultima settimana di corsa che si preannuncia memorabile.
A differenza degli altri due arrivi in cima alla salita più dura d'Italia, Rcs ed Enzo Cainero (deus ex machina delle tappe friulane) hanno voluto rendere ancora più appassionante l'evento, disegnando il classico tappone alpino. Nel 2003 e nel 2007, infatti, la scalata dello Zoncolan arrivava dopo delle frazioni relativamente brevi e senza grandi difficoltà altimetriche. Quest'anno, invece, la collocazione domenicale, a campionato di calcio concluso, l'ampio chilometraggio e l'inserimento di altri tre GPM prima della scalata da Ovaro, hanno reso unica la tappa friulana. Una frazione memorabile con tutto il Friuli in trepidante attesa. Paesi che non avevano mai visto passare il Giro in festa da giorni, una partecipazione popolare davvero straordinaria, con la cornice delle (si dice) 150.000 persone sullo Zoncolan. Magia del Giro, unicità del ciclismo, che nonostante i mille problemi si scopre ogni volta di più amato e venerato dalla gente.
La cornice, quindi, era magnifica, a quel punto mancava l'opera d'arte. E come ci si poteva aspettare gli atleti non hanno tradito le attese. Ivan Basso è rinato dopo quattro anni senza vittorie, con molte persone che pensavano non potesse più tornare ai grandi livelli del 2006 a seguito della squalifica di due anni. Invece Basso ieri ha dimostrato una condizione di forma strepitosa, staccando tutti quanti e arrivando solitario in cima allo Zoncolan. Hanno provato a resistergli prima Scarponi, poi il campione del mondo Evans, ma non c'è stato niente da fare. Basso, senza alzarsi mai sui pedali - come da suo stile -, ha impresso delle cadenze impossibili per gli altri e ha riaperto completamente il Giro 2010. Da segnalare che , comunque, a dimostrazione della durezza complessiva della tappa, Basso ha impiegato circa 1'30" in più nello scalare lo Zoncolan rispetto a Gibo Simoni 2007 (ieri il campione di Palù di Giovo, vincitore nelle altre due scalate dello Zoncolan, ha salutato il "suo" pubblico). La cosa più incredibile di ieri è stata vedere arrivare gli atleti uno alla volta, dando tutto sino alla linea d'arrivo, superata la quale non avevano più le forze per dare altre pedalate.
La classifica vede ancora in testa  Arroyo, ma considerate le difficoltà  dell'ultima settimana (Plan de Corones, Mortirolo venerdì, Gavia e Tonale sabato) appare improbabile una sua vittoria finale, nonostante il buon vantaggio in classifica. Basso ora sembra il favorito principale per la vittoria finale, ma l'ultima settimana - come detto - presenta moltissime insidie e dopo un Giro così combattuto può succedere di tutto. La lotta appare ristretta a Basso ed Evans con Sastre possibile terzo incomodo, anche se molto lontano dalla condizione del 2008, anno in cui vinse il Tour de France. Scarponi ha fatto una buona scalata, si sono difesi Cunego e Vinokourov. Nibali ha pagato lo sforzo di Asolo e una condizione, ovviamente, non ottimale.
Oggi giorno di riposo, domani un altro spettacolo imperdibile: la cronoscalata di Plan de Corones. Difficile fare pronostici (due anni fa si impose Pellizotti), ma viste le pendenze e la superificie, potrebbe essere la giornata di Cadel Evans (ex biker). Tuttavia, considerato lo stato di forma di Basso, non penso ci saranno dei distacchi molto significativi tra i due.

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About Simone Salvador

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3 commenti:

  1. Bellissima tappa. Ho rinunciato al mare per vederla e non me ne sono pentito.
    Hai fatto bene a sottolineare come Basso non faccia mai scatti ma imponga quel ritmo martellante che ti fiacca. Bellissimo.

    Speriamo che i due contendenti principali ci regalino una ultima settimana di giro aperta e con pochi tatticismi. Il pallino dell'iniziativa deve per forza passare nelle mani di Evans, vediamo che succederà!

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  2. Grande Jacopo! Davvero una tappa memorabile. Non mi aspettavo un Basso così pimpante, invece è riuscito a cambiare ritmo su quelle pendenze: significa che sta veramente bene!
    Sicuramente Evans dovrà attaccare. Il suo obiettivo penso sarà quello di arrivare alla cronometro di Verona con un vantaggio inferiore ai 30". La BMC però è una squadra modestissima e dovrà trovare alleanze con i vari Vino, Scarponi, Sastre. Basso ha anche la squadra più forte quindi diventa favorito. Comunque vedendo l'andamento di questo Giro mi aspetto ulteriori colpi di scena venerdì e sabato!

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  3. errata corrige: ovviamente per Evans intendevo dire svantaggio inferiore ai 30".

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