
In questo post cercherò di spiegare perchè condivido tali scelte, entrando nel merito specialmente sulla parte tecnica. Premessa fondamentale è che difficilmente penso la Juventus potrà tornare a competere immediatamente per lo Scudetto. E' una cosa che che la stragrande maggioranza dei tifosi italiani non concepisce nemmeno, ma per quanto mi riguarda è bene lasciar lavorare per almeno un biennio (meglio triennio) questa nuova struttura. La prossima stagione sarà una specie di anno zero. Un nuovo assetto da cui ripartire e pazienza se non arriveranno subito gli ossessionanti titoli che condizionano sempre il giudizio di media e tifosi. Dopo il disastro della stagione 2009/2010 occorre ripartire praticamente da zero. Unici due obiettivi: costruire le basi per una squadra valida, che possa diventare competitiva ai massimi livelli nel giro di 2/3 anni e ottenere un piazzamento tra le prime quattro. Sarebbero già due ottimi risultati.
ANDREA AGNELLI - PRESIDENTE: una scelta azzeccata. Un presidente tifoso, ma competente. Un manager con ottimi studi, che ha potuto seguire dal di dentro la Juventus più forte degli ultimi anni, quella di Fabio Capello. Una mossa che riporta la famiglia Agnelli ai vertici del club e che piacerà molto ai tifosi (anche se da questo punto di vista penso che i tifosi non dovrebbero minimamente interferire nelle scelte e nell'attività di un club e lo spiegherò nella parte riservata all'allenatore). Il ruolo di presidente nella Juventus si compone di due incarichi fondamentali: comunicazione e coordinamento delle varie aree del club. Andrea Agnelli ha tutte le carte in regola per gestire al meglio le due cose.
JEAN CLAUDE BLANC - AMMINISTRATORE DELEGATO: nei comunicati di questi giorni la società si è premurata di sottolineare più volte la conferma di Jean Claude Blanc. Non si sa ancora se il nuovo ruolo attribuitogli gli vada troppo stretto e decida di prendere altre strade. Dopo aver sommato tre incarichi in uno, si tratta senza dubbio di un passo indietro notevole. Tuttavia Blanc, al di là delle ire funeste dei tifosi che lo vorrebbero lontano da Torino immediatamente, ha dimostrato due cose: grandissima abilità e capacità nellla gestione economico-amministrativa del club e assoluta inadeguatezza nella gestione della parte tecnico-sportiva. Sul secondo punto non occorre che scriva molto, è fin troppo palese. Dal primo punto di vista, invece, Blanc ha saputo tenere in piedi i bilanci bianconeri nonostante l'anno di B, l'anno di A senza Coppe europee e la precoce eliminazione in Champions di quest'anno. Certo, lo hanno aiutato anche i fondi dell'Ifil, ma al di là di questo aspetto, i cattivi risultati di questa stagione hanno fatto dimenticare troppo in fretta una cosa: esattamente tra un anno la Juventus inaugurerà il primo stadio italiano di proprietà. Il "Nuovo delle Alpi" sarà un gioiello (vedi), un punto di riferimento per tutto il calcio italiano. Dal punto di vista patrimoniale, poi, rappresenterà un modello di business alla pari dei famosi stadi inglesi. Permetterà quindi di rinforzare ulteriormente le finanze della società, consentendo negli anni avvenire importanti investimenti sul mercato.
BEPPE MAROTTA - DIRETTORE GENERALE: se ne parlò già gli anni scorsi ma non se ne fece più niente. Con almeno un anno di ritardo Beppe Marotta sposa la causa Juventus e il matrimonio promette molto bene. Marotta è uno dei dirigenti sportivi più illuminati del calcio italiano. Ha esperienza, conoscenza profonda del mercato, del calcio italiano (anche delle serie minori) e internazionale. Garrone non è certo il presidente più munifico della Serie A, nonostante ciò Marotta ha ottenuto grandi risultati sia con la prima squadra che col settore giovanile blucerchiato. Ha portato a termine operazioni assai complicate per un club come la Samp (Cassano e Pazzini), ha saputo costruire nell'ultimo anno la rosa ideale per il calcio di Del Neri, acquistando i giocatori più adatti al sistema di gioco del tecnico friulano.
A Marotta - come si legge nel comunicato - "risponderà tutta la struttura sportiva e medica della società". In pratica dovrà gestire tutta l'area tecnica e medica, i due settori che meno hanno funzionato nell'ultimo anno. Penso che la società non potesse scegliere persona migliore in questo ruolo. Marotta rappresenta un grande colpo di mercato, il primo per la nuova Juventus.
DEL NERI E IL SUO STAFF: premessa fondamentale è che Del Neri si scrive staccato. Entrando nel merito della scelta, va subito detto che purtroppo in Italia si dà troppo peso al discorso allenatore. Certo, è una figura importante, in certi momenti decisiva, ma è solo una parte dell'ingranaggio. Dirigenti preparati e giocatori validi e funzionali al progetto di squadra sono ancora più importanti, ma spesso ce lo si dimentica. In questi giorni si rincorrono sondaggi e televoti sul gradimento dei tifosi juventini per Del Neri. Sciocchezze. I tifosi della Juventus, al pari di molti altri, sono legati più al nome (o al curriculum bianconero) che alla sostanza. Se andassimo un anno indietro e chiedessimo ai tifosi, sulla panchina della Juve preferireste Ferrara o Del Neri? Vincerebbe Ciro col 95%. Meglio un ex uomo bianconero con zero esperienza che un tecnico senza passato juventino. Ora, dopo la desolante esperienza Ferrara prevale invece la linea del grande nome. Benitez, Capello ecc. Personalmente auspicavo a gennaio l'arrivo di Guus Hiddink. Era libero sul mercato e un allenatore come lui avrebbe fatto molto comodo. Non essendoci più quella possibilità, penso sia giusto puntare su un allenatore italiano di comprovata capacità che in un ambiente come Torino - dove si può lavorare comunque serenamente - potrà finalmente dimostrare di poter allenare un top team. Se fosse sempre prevalso il discorso del "sulla panchina della Juve vogliamo solo allenatori che vanno per la maggiore ecc.", Marcello Lippi non avrebbe mai allenato la squadra bianconera (veniva dal Napoli, squadra allora di medio livello).
Oltre a questo ci sono altri due motivi per cui la scelta di Del Neri è validissima:
1- la preparazione atletica curata da De Bellis ha portato la Sampdoria 2009/2010 ad avere un solo infortunato per motivi muscolari (Accardi) durante tutta la stagione. Considerando il record di infortuni muscolari stabiliti dalla Juventus della passata stagione, ciò rappresenta una garanzia di buon lavoro.
2- un notevole risparmio sull'ingaggio (Benitez e il suo ampio staff avrebbe pesato in modo ingente sulle casse bianconere) che non significa affatto avere un allenatore di capacità inferiore, anzi (Benitez in 7 anni al Liverpool non è stato in grado di vincere un campionato e l'esperienza del campionato italiano di Del Neri è ovviamente superiore). I soldi risparmiati possono essere reinvestiti sul mercato. Oltre a ciò Benitez si sarebbe portato dietro anche uno staff per il mercato e ciò avrebbe limitato i poteri di Marotta. Sarebbe stata una convivenza improbabile e difficoltosa.
MERCATO JUVENTUS: non mi dilungo troppo su liste di giocatori in entrata e uscita o su ipotesi da fantamercato. Marotta, Paratici e Del Neri sanno bene quello che devono fare e valuteranno quali potranno essere i giocatori più funzionali al classico 4-4-2 delneriano. Personalmente penso che ci siano diversi giocatori della rosa attuale che Del Neri rilancerà, nonostante molti li diano per bolliti. Del Neri infatti fa dell'organizzazione di gioco il suo punto forte e la

Ribadendo il concetto inizale: nessuna fretta nel voler ottenere risultati immediati a tutti i costi. Ciò può sembrare una bestemmia, un insulto alla meravigliosa storia bianconera. In realtà, pragmaticamente, dopo l'ultima stagione occorre ricostruire per gradi, un passo alla volta. Tutto quello che arriverà in più sarà positivo, i riferimenti al passato glorioso , però, andranno messi da parte, almeno inzialmente. Nessuna pressione e niente polemiche alla prima sconfitta estiva; i tifosi avranno un ruolo importante in tal senso. Il mercato di quest'anno servirà a porre le basi per la Juventus del futuro, quella che per intenderci giocherà nel nuovo Delle Alpi.
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