MONDIALE PER CLUB? PER I MEDIA CONTA SOLO QUANDO GIOCA UN’ITALIANA


Per i moltissimi che non lo sapessero, si sta disputando in questi giorni a Dubai il Mondiale per Club, versione aggiornata della Coppa Intercontinentale. Purtroppo i media italiani snobbano regolarmente questa competizione quando non è presente una squadra italiana. E’ una cosa che succede ogni anno e che succedeva già prima della rivisitazione della formula (che al di là dei chiari intenti commerciali e di marketing, trovo giusta ed equa perché permette a tutte le squadre-campioni continentali di confrontarsi con le rappresentanti europee e sudamericane; il divario tecnico è evidente, ma fra qualche anno non mi stupirei di vedere "un’intrusa" in finale). Si tratta dell’ennesima dimostrazione del provincialismo e dell’italianocentricità dei nostri mezzi d’informazione (sportiva ma non solo). Nel 2007 il Milan partecipò e vinse il torneo, battendo nettamente il Boca Juniors in finale. Si sprecarono fiumi dinchiostro e ore di trasmissione per celebrare, giustamente, l’impresa dei rossoneri, ancora una volta sul tetto del mondo. Mi ricordo addirittura un’inedita ospitata di Berlusconi a Controcampo. Quando invece non c’è una nostra squadra a rappresentarci, cioè quasi sempre, si fatica addirittura a trovare un trafiletto sul giornale, lasciando tutto lo spazio necessario a presentare un avvincente Inter-Livorno di Coppa Italia o all’illuminante intervista di Tizio o Caio. Penso si tratti di un’incoerenza clamorosa.
Qualcuno sostiene che sia colpa della nuova formula che ha fatto perdere al torneo il fascino di un tempo. Balle, perché il Milan giocò proprio con questa formula e due anni fa di questi tempi non si parlava d’altro. In passato, quando c’era ancora la finale secca Europa vs Sudamerica molte finali furono snobbate (quelle di Porto e Liverpool nel 2004 e 2005 in particolare).
Personalmente ritengo il Mondiale per Club importante e in grado di regalare una fama planetaria alle squadre che vi partecipano. Sicuramente ha meno storia e prestigio di una Champions League o di una Coppa Libertadores, ma è pur sempre un torneo di rilevanza mondiale che i media di tutti i paesi trattano come tale, con notizie, servizi e interviste. Da noi, come avviene in generale per tutti gli sport, è importante solo se c’è qualche italiano (competitivo), quindi si possono fare titoli e articoli e di conseguenza vendere più copie.
Al pari delle finaliste del Mondiale per Club, la cultura sportiva, perché è di questo che si tratta, non ha cittadinanza italiana.

TORNEO: l’Estudiantes di Veron ha sconfitto per 2-1 i coreani del Pohang, avvantaggiandosi di un arbitraggio a dir poco insufficiente di Rosetti (gol in fuorigioco degli argentini e tre espulsi tra gli aggressivi coreani). Il Barcellona sta ha sconfitto 3-1 i messicani dell’Atlante Cancun. Dopo lo svantaggio iniziale i blaugrana hanno ribaltato il risultato con reti di Busquets, Messi e Pedro. Proprio quest‘ultimo è entrato nella storia del calcio mondiale, completando una sorta di grande slam. Pedrito è riuscito infatti a realizzare nell’anno solare almeno un gol in tutte le competizioni: Liga, Coppa del Re, Champions League, Supercoppa di Spagna, Supercoppa europea e Mondiale per Club.
Il Barcellona tenterà per la terza volta di conquistare l'unico titolo che manca nella sua prestigiosa bacheca.

Finale Mondiale per Club Fifa, Barcellona-Estudiantes, sabato ore 17.00, diretta tv su Mediaset Premium.

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About Simone Salvador

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2 commenti:

  1. Vero, purtroppo, caro Simone.
    Basta ricordare il rilievo (?) dato al Pallone d'Oro Leo Messi: va bene che il verdetto era scontato, ma un misero trafiletto il giorno dopo mi sembra veramente una miseria!

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  2. Esattamente. Ho voluto sottolineare il provincialismo e l'italianocentricità del nostro giornalismo...non dico di fare speciali o 5 pagine, ma almeno una pagina in cui si ricorda che il torneo esiste anche se non c'è un'italiana in campo.

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