Si è parlato molto della mancata acquisizione di Sky dei diritti della Liga per la stagione 2012/2013. La polemica ha raggiunto il suo apice lo scorso 7 ottobre con la disputa di Barcellona-Real Madrid. Partita non trasmessa da Sky che, in compenso, ha presentato il quasi concomitante Milan-Inter come la partita dell'anno (per la cronaca è stato uno dei derby più modesti degli ultimi 15 anni: vedi commento di Roberto Beccantini). Sulla pagina Facebook di Blog-In ho condiviso un articolo molto polemico di Dominique Antognoni (come scritto, l'unica cosa su cui non sono d'accordo è il riferimento ai giornalisti).
Da abbonato Sky non posso che essere deluso per il depauperamento dell'offerta calcio degli ultimi anni: niente più Ligue 1, Russian Premier League, Bundesliga, riduzione dei match di Premier League, Serie B da pagare extra. Il tutto per puntare sempre più sulla Serie A. Scelta inversamente proporzionale al livello tecnico della nostra massima serie. Se a questo si aggiunge il caro abbonamento, risultano comprensibili proteste e disdette.
Propongo tre riflessioni su scelte editoriali e qualità dei programmi Sky.
1. Discorso Liga. Qualche benpensante se n'è uscito con un ineffabile "non vedere Getafe-Granada non è una grossa perdita". Basterebbe ricordare soltanto che Barcellona e Real Madrid sono universalmente riconosciute come le due squadre più forti d'Europa e che la Liga è il campionato della nazionale Bi-Campione d'Europa e Campione del Mondo in carica. A chi si ostina a ripetere che la Liga è formata solo da 2 squadre, basterebbe ricordare l'Atletico Madrid (in testa a pari punti col Barcellona) vincitore dell'ultima Europa League e della Supercoppa Europea, le 3 semifinaliste su 4 squadre dell'Europa League 2012 e le 5 vittorie con 3 squadre diverse nelle ultime 9 edizioni di Coppa Uefa/Europa League.
Penso che questi dati bastino a far comprendere il vuoto lasciato dalla mancata acquisizione dei diritti della Liga, al netto delle problematiche economico-editoriali.
2. Nazionali queste sconosciute. Un altro punto negativo dell'offerta Sky Sport è la totale assenza di copertura dei match delle nazionali. In queste ultime due settimane la cosa è apparsa in tutta la sua evidenza. Mentre le altre emittenti (Rai, Mediaset Premium, Sportitalia, Eurosport, senza dimenticare i vari Ard Das Erste, Zdf, Tve, Rtp, ecc.) trasmettevano vari incontri delle qualificazioni a Brasile 2014, Sky proponeva le repliche delle repliche della Serie A, della Champions e della EL. Su Sky Sport 24 lunghissime e stucchevoli discussioni sulla nazionale italiana (immancabile il sobrio "un attacco come quello azzurro non ce l'ha nessuna nazionale al mondo") con riferimenti veloci e piuttosto sommari agli altri match di qualificazione. Che sia mai. Rubare spazio al countdown di Juventus-Napoli (mancano solo 93, 92, 91 ore alla partita dell'anno) al servizio sulle dichiarazioni di Stramaccioni che ringrazia Moratti che elogia Stramaccioni, promosso dai tifosi perché sembra Mourinho. Considerando che Sky trasmetterà i Mondiali 2014 come broadcaster ufficiale, non proprio il massimo della vita.
Questa mattina, poi, in coda al telegiornale l'annuncio decisivo "ed ora TUTTI i gol dei match di qualificazione di ieri sera". Dove per tutti si intendono 5 partite 5.
Soluzioni? Per recuperare terreno sul fronte nazionali non servirebbe molto. I diritti di un singolo match di qualificazione non costano cifre spropositate e comunque, se non si possono/vogliono acquistare, c'è sempre la possibilità di acquistare i diritti degli highlights. Creare una trasmissione sullo stile dei post-partita ARD Das Erste (il primo canale tedesco) con commento concentrato ma esaustivo sulla nazionale di casa e successivi highlights di almeno un match per girone con relative classifiche, è un'idea semplice ma assolutamente valida ed efficace. Basterebbe uno studio con uno dei tanti, bravi opinionisti. Un modo per essere - o almeno sembrare - davvero europei, uscendo dall'orticello di casa in cui si coltivano polemiche sull'infortunio di Buffon.
Questa mattina, poi, in coda al telegiornale l'annuncio decisivo "ed ora TUTTI i gol dei match di qualificazione di ieri sera". Dove per tutti si intendono 5 partite 5.
Soluzioni? Per recuperare terreno sul fronte nazionali non servirebbe molto. I diritti di un singolo match di qualificazione non costano cifre spropositate e comunque, se non si possono/vogliono acquistare, c'è sempre la possibilità di acquistare i diritti degli highlights. Creare una trasmissione sullo stile dei post-partita ARD Das Erste (il primo canale tedesco) con commento concentrato ma esaustivo sulla nazionale di casa e successivi highlights di almeno un match per girone con relative classifiche, è un'idea semplice ma assolutamente valida ed efficace. Basterebbe uno studio con uno dei tanti, bravi opinionisti. Un modo per essere - o almeno sembrare - davvero europei, uscendo dall'orticello di casa in cui si coltivano polemiche sull'infortunio di Buffon.
3. Qualità in discesa. Mi rendo conto di essere piuttosto critico nei confronti di Sky. Qualche settimana fa scrissi un post in cui riassumevo la situazione dei diritti televisivi. Confrontando le varie offerte, sostenevo che quella di Sky - nella sua globalità, includendo quindi anche Eurosport ed Espn - era la migliore. Non è una contraddizione. Sky, nonostante il suddetto depauperamento del pacchetto calcio, mantiene il primato nell'offerta, ma, allo stesso tempo, la qualità dei suoi programmi sta progressivamente scemando (nonostante la straordinaria competenza di alcuni commentatori e opinionisti). A parte qualche rara eccezione (servizi di Diego Ponzé su tutti), SkySport24 non è superiore ai notiziari sportivi della Rai. Anzi, questi ultimi hanno una copertura più profonda dei vari sport. Mancano totalmente trasmissioni d'approfondimento sui temi d'attualità (a parte il solito "E' sempre calciomercato" anche a ottobre), per non parlare di programmi che possano quantomeno avvicinarsi al fenomenale "Lo Sciagurato Egidio" di Giorgio Porrà. Insomma, Sky Sport (SkySport24 in primis) sembra essere diventata una mera summa delle varie emittenti private con tutti gli annessi pregi e difetti. Un po' troppo poco.
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