Dopo aver visto Inghilterra - Italia del 1973. Confronto col calcio di oggi

L'Italia scesa in campo a Wembley nel 1973
La serata televisiva di lunedì 14 novembre 2011 è stata monopolizzata dallo straordinario debutto di Fiorello su Rai 1 (10 milioni di telespettatori). Per i cultori e appassionati calcistici, però, è stata soprattutto la serata della trasmissione integrale a colori da parte di Rai Sport 2 del match Inghilterra - Italia del 1973. Era il 38esimo anniversario di quella partita, vinta dagli azzurri per 1-0 grazie ad un gol firmato da Fabio Capello. Un plauso, come sempre, all'amico Pino Frisoli per il grande lavoro d'archivio.
Più che il risultato, però, la riproposizione integrale del match è l'occasione giusta per effettuare un raffronto tra il calcio di quasi 40 anni fa e quello moderno. Per essere il più sintetico possibile, mi limito a citare 8 punti di confronto. Un'unica premessa. Non sono certo un fautore del "come si stava bene un tempo", anzi, ma in questo specifico caso occorre dire che la partita - in tutte le sue componenti - era molto meno estremizzata e quindi più godibile rispetto a oggi.
  1. Il tempo effettivo era molto più elevato rispetto ad oggi (vedi punti 2 e 3)
  2. I giocatori si comportavano in modo molto più sobrio e professionale rispetto ad oggi (pochissime proteste, nessuna sceneggiata, esultanze normali e non ostentate/studiate). In un episodio Chinaglia accenna a reclamare per una rimessa laterale e tempo un secondo si gira verso l'arbitro chiedendo scusa.
  3. Arbitri molto più autorevoli (e anche più attori) di oggi
  4. A differenza di oggi, non c'erano grandi problemi a far giocare assieme diversi giocatori di talento. L'Italia di Wembley schierava contemporaneamente Causio, Rivera, Riva e Chinaglia più Capello (che aveva ottime doti di inserimento). Allo stesso tempo giocò un match molto attento in difesa.
  5. Le marcature a uomo (più libero) finivano per far arretrare molto la difesa, creando spesso dei notevoli spazi in mezzo al campo. In tal senso il palleggio era più agevolato e c'erano meno errori (anche se la qualità media dei giocatori era probabilmente superiore).
  6. Si dice spesso che il calcio di allora era molto meno fisico di quello moderno. Può essere, ma come detto il tempo effettivo era più elevato e le pause ridottissime. Probabilmente erano meno intensi e numerosi gli scontri fisici (colpi di testa, tackle, mischie in seguito a palle inattive). 
  7. Non ho trovato grandi differenze tra i contropiede di un tempo e le ripartenze moderne. Anzi, l'Italia di Wembley, una volta recuperata palla attaccava con almeno 3-4 giocatori oltre la linea della palla.
  8. Infine, la telecronaca (nell'occasione di Nando Martellini). Davvero un altro stile, molto più sobrio ed efficace rispetto agli urlatori moderni. Una telecronaca più "sportiva" in cui non mancavano gli elogi per le giocate e i gesti tecnici degli avversari.
Qui invece, il video con il gol di Fabio Capello.

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