Juventus 2013/2014 - Il punto dopo il mercato: analisi della rosa e prospettive

Terminato finalmente l'estenuante calciomercato estivo (sul punto spero di poter qualche riga nell'analisi generale delle formazioni della Serie A 2013/2014), è il momento dei consueti approfondimenti di Blog-In su alcune delle squadre principali. Partiamo dalla Juventus 2013/2014. La formazione bianconera ha già conquistato la Supercoppa Italiana superando con un perentorio 4-0 la Lazio - per giunta all'Olimpico di Roma - e ha conquistato piuttosto comodamente i primi 6 punti in campionato battendo Sampdoria e ancora Lazio (altri 4 gol).

MERCATO E ROSA - Rispetto allo scorso anno la dirigenza Juventus era attesa da un lavoro più qualitativo che quantitativo. Occorreva puntellare la rosa, migliorandola in tutti i reparti con un occhio di riguardo all'attacco (buono a livello italiano, assolutamente inadeguato per competere ai massimi livelli europei: vedi andata di Bayern-Juventus). Il tutto rispettando la cosiddetta "potenza di fuoco" indicata da Andrea Agnelli: 200 milioni di euro complessivi tra stipendi e ammortamenti. In sintesi: rafforzare una squadra bi-campione d'Italia rispettando determinati parametri finanziari. Missione non semplice. Nel complesso Marotta e Paratici hanno svolto un buon lavoro, agendo sia sul presente che in chiave futura. Sotto quest'ultimo profilo, la dirigenza bianconera si è mossa molto bene: giocatori come Gabbiadini, Berardi, Zaza e lo stesso Masi sono una garanzia per il futuro. Angelo Ogbonna non è stato pagato poco, ma considerando la penuria di centrali difensivi di spessore, si tratta di un buon acquisto. Anche perché Ogbonna può ricoprire diversi ruoli, sia nella difesa a 3 che in quella a 4. In particolare, come da amichevoli estive, l'ex torinista può essere il vice-Bonucci come regista della difesa a 3 (farlo giocare al posto di Barzagli sul centro destra, come negli ultimi minuti di Juventus-Lazio, invece, appare un po' forzato). Per il resto il reparto arretrato è estremamente lungo e valido, sia per giocare a 3 che a 4. Un vice Asamoah sarebbe stata la ciliegina sulla torta, ma passando a 4 possono giocare sia Chiellini che Ogbonna, mentre nel 3-5-2 Peluso, Padoin e De Ceglie possono sostituire il ghanese in alcuni match non di cartello. Da non dimenticare la duttilità di Martin Caceres, vero e proprio jolly difensivo.
Il centrocampo non ha subito sostanziali modifiche. Se ne è andato Giaccherini che ha brillato alla Confederations Cup, ma il cui impatto nella seconda stagione juventina è stato assai limitato (buona parte dei pochi minuti disputati nel 2012/2013 sono arrivati in pieno garbage time, vale a dire a Scudetto conquistato). I due veri acquisti sono Paul Pogba e Mauricio Isla. Il francese è pronto per diventare titolare inamovibile. Raramente si sono visti centrocampisti così completi. Come già scritto, più che Vieira, Pogba ricorda per duttilità, fisicità e tecnica il grande Yaya Tourè. La domanda da porsi è la seguente: in un big match, con tutti i centrocampisti sani, quali saranno i tre centrocampisti centrali schierati da Conte? Può dipendere anche dalle caratteristiche dell'avversario, ma in linea di massima il terzetto dovrebbe essere formati da Pogba-Pirlo-VidalMarchisio giocherà molte partite, ma la sensazione è che abbia perso la patente di "titolarissimo".
Il cileno, invece, dopo una difficile prima stagione in bianconero, può riscattarsi e dimostrare di essere un valido esterno destro per il 3-5-2. Scalzare Lichtsteiner non sarà semplice, ma il ruolo è estremamente dispendioso e lo svizzero dovrà tirare il fiato nel corso della stagione. La partenza di Marrone limita la possibilità di turnover, ma Padoin e lo stesso Asamoah possono dare una mano ai 4 suddetti. Capitolo a parte per Simone Pepe. Se recupererà la condizione della stagione 2011/2012, il centrocampista romano permetterà a Conte di avere una soluzione in più per il 3-5-2 (che, in realtà, è davvero un 3-3-4 con i due esterni che giocano all'altezza delle 2 punte: in rete ho visto un'immagine esemplificativa; spero di rintracciarla) e di poter finalmente schierare il 4-3-3. L'attacco, come detto, era il reparto che necessitava di maggiori cambiamenti. Tevez è il giocatore ideale per le idee offensive di Conte. Tecnico ma allo stesso tempo fisico e disponibile al sacrificio. Assieme a Vucinic può combinare molto bene, uscire dalla marcatura dei difensori avversari e dettare i tempi per l'inserimento dei centrocampisti (cosa già viste in queste prime partite). Llorente è arrivato a parametro zero e deve togliersi un po' di ruggine dopo l'anno difficile trascorso a Bilbao. Il basco è una valida alternativa, in grado sia di scambiare palla a terra che di ricevere i cross in mezzo all'area. Giovinco e Quagliarella completano un reparto estremamente competitivo. Qualcuno  - lo stesso Conte (verità o finzione?) - ha storto il naso per la cessione di Matri al Milan. L'ex cagliaritano è un buon attaccante, bravo a finalizzare, molto meno a duettare con i compagni. Numericamente Tevez è arrivato al posto di Matri, mentre Llorente è andato a sostituire Bendtner (Anelka arrivò per l'infortunio del danese). Mettendola così non si può certo dire che il reparto avanzato della Juventus sia meno forte rispetto a quello dello scorso anno...

PROSPETTIVE - E' certamente la squadra più completa e competitiva della Serie A. Vincere il terzo Scudetto consecutivo non è semplice, ma le fondamenta costruite da Conte - a livello tecnico, tattico e motivazionale - rappresentano una garanzia assoluta. Altro discorso a livello europeo. Spesso ci si riempie la bocca dicendo "Quest'anno l'obiettivo è la Champions". Si tratta di una forzatura. Solo 2-3 squadre possono puntare dichiaratamente alla conquista del trofeo più prestigioso e nemmeno loro sono sicure di giungere in finale. Per arrivare in fondo alla Champions servono diverse componenti e non è detto che migliorando la rosa si ottenga un risultato superiore a quello della stagione precedente. Un esempio: lo scorso anno la Juventus vinse il girone e agli ottavi affrontò - in un periodo di forma non ottimale - una squadra non trascendentale come il Celtic. Quest'anno non sarà semplice stare davanti al Real Madrid nella fase a gruppi. Arrivando secondi nei gironi si pescherebbe, molto probabilmente, una formazione di grande livello contro cui si può anche uscire. Ne sa qualcosa il Manchester United 2012/2013, eliminato agli ottavi dal Real Madrid. Insomma, questa Juventus può fare strada anche in Europa, ma senza illusioni o fissazioni.

BIGLIETTI JUVENTUS 2013/2014 - Lo Juventus Stadium ha rappresentato una svolta epocale per il club bianconero. Qualcuno si lamenta per la capienza limitata del nuovo impianto. Se ne può discutere a lungo. Resta il fatto che assistere ad un match nello stadio bianconero è un'esperienza che tutti i tifosi juventini vorrebbero provare. Non è semplice trovare posto allo Stadium. Per questo consiglio il servizio Ticketbis.it (si possono acquistare i tagliandi per molti altri eventi). Per i match della Juventus (trovi l'elenco completo, anche dei match in trasferta contro Inter, Fiorentina, Napoli e Real Madrid) compra i biglietti qui. Attraverso il servizio di ticketbis, in pochi passaggi, si possono scegliere e acquistare online i tagliandi per tutti i match dei bianconeri, in casa e in trasferta, per la Serie A e la Champions.
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About Simone Salvador

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