Serie A 2011/2012 - 9a giornata - Pensieri in breve

Vincenzo Montella, allenatore del Catania
La notizia clamorosa della 9a giornata di Serie A è il 13 su 13 nei pronostici di Blog-In (vedi). Risultato irripetibile. Un po' come la tripletta di Nocerino. Se poi stasera Palermo-Lecce finisce 1/Over c'è l'en plein. Vi state chiedendo se ho giocato la schedina? Ovviamente sì, altrimenti non sarei qui ad autoincensarmi come neanche Michele Criscitiello.Finito con la civetteria più bieca, ecco alcune considerazioni in breve sul turno infrasettimanale di Serie A.

JUVENTUS - Come scritto qualche tempo fa, il 4-3-3 con Vidal e Marchisio al fianco di Pirlo e Vucinic attaccante di sinistra è la soluzione migliore. Il 4-2-4 non va in soffitta, ma può essere un diversivo in alcune partite. Paradossalmente, con questo nuovo schema, ci sono troppe ali e pochi centrocampisti centrali. Quagliarella diventerà l'uomo in più nelle prossime settimane. Su Del Piero-Agnelli la penso come Fabio Capello: entrambi hanno anticipato (forzato?) i tempi (Alex lo scorso anno, il presidente la scorsa settimana). Trasferte con Inter e Napoli non decisive, ma certamente molto indicative.

UDINESE - La sconfitta di Napoli rientra nella logica delle cose. Perdere una partita ogni 8 significherebbe a fine stagione finire nelle posizioni che contano. Tuttavia, la partita del San Paolo fa emergere alcuni punti interrogativi. Un conto è giocare dietro la linea della palla e sfruttare la classe straordinaria di Totò Di Natale. Un altro è passare in svantaggio e costruire gioco. Pinzi, Asamoah e Badu non sono dei registi e il mancato arrivo di un centrocampista d'ordine alla lunga potrebbe pesare. In più Torje non sembra avere le doti (nemmeno in prospettiva) per ricoprire un ruolo importante in questa squadra. Magari deve ancora ambientarsi e fra qualche mese diventerà un punto fermo, ma per ora non si vedono (e nemmeno intravedono) le doti tanto sbandierate a fine agosto. Due turni casalinghi con Totò in campo possono comunque riportare i bianconeri in vetta.

INTER - Dopo una campagna acquisti - la seconda consecutiva - completamente sbagliata, ritorna il vittimismo.  Sembra di essere tornati all'era pre 2006. Le parole di  Paolillo "Se andiamo a rivedere, dei 5 rigori contro non ce n'era nemmeno uno. Abete Vigili" fanno sorridere. Detto che il rigore su Maggio era fuori area e che quello contro il Bologna (peraltro ininfluente) è rimesso alla discrezionalità dell'arbitro (trattenuta in area), gli altri 3, a velocità normale, sono sempre rigori. Che poi alla moviola siano più discutibili è un altro discorso. Detto ciò, l'Inter e Ranieri farebbero meglio a preoccuparsi per le tante occasioni concesse agli avversari, per il declino di Milito, per un centrocampo che mostra palesemente la corda. Inter-Juve già decisiva per i nerazzurri. Perdere significherebbe già dire addio allo Scudetto e compromettere fortemente la rincorsa ai primi 3 posti.

ROMA - Pur perdendo, peraltro in modo immeritato e rocambolesco, i giallorossi hanno dimostrato una notevole crescita. Luis Enrique impiega i giocatori più in forma e meritevoli, senza guardare al nome. Certo, avere una squadra-base sarebbe meglio, ma questa ricerca fa parte della necessaria evoluzione di tecnico e giocatori. Squadra da seguire con attenzione. Potrei sbagliarmi, ma José Angel può diventare un ottimo terzino sinistro. Sabato la sfida al Milan. Bel banco di prova per entrambe le squadre.

LAZIO - Come ampiamente prevedibile l'assenza di Dias in mezzo alla difesa abbassa notevolmente la solidità della retroguardia biancoceleste. Se poi si aggiunge l'infortunio di Biava, il pareggio contro il Catania non può sorprendere. Per una Lazio da primi tre posti, come detto a fine mercato, manca un terzino destro e un centrale difensivo di spessore. Il centrocampo di Reja, invece, è già da Champions.

CATANIA - Nonostante le perplessità di alcuni addetti ai lavori, Montella sta facendo un ottimo lavoro. A dire il vero, la rosa costruita da Pulvirenti-Lo Monaco è di buon livello (forse il miglior Catania dal ritorno in A), ma l'ex allenatore della Roma ci sta mettendo del suo. Centrocampo di qualità e scelte coraggiose davanti. Bergessio si conferma attaccante di livello. In un campionato così equilibrato è difficile emergere, ma il Catania può entrare nella colonna di sinistra della classifica.

SIENA - Fin qui molto elogi al tecnico Sannino per l'organizzazione di gioco, ma merito anche al presidente Mezzaroma e al ds Perinetti per aver dato in mano all'ex tecnico del Varese una rosa molto ampia e qualitativamente superiore rispetto alle concorrenti. Per citare solo i centrocampisti centrali, Sannino può disporre di Vergassola, D'Agostino, Gazzi e Bolzoni. Stessa discorso in difesa. Insomma, squadra destinata ad una salvezza senza grandi patemi.
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