Giro d'Italia 2012 - Lo spettacolo concentrato negli ultimi 5 giorni


ANALISI PERCORSO GIRO D'ITALIA 2012 - Dopo aver visto nel dettaglio percorso, planimetrie e altimetrie del Giro d'Italia 2012 (clicca qui), è il momento di commentare lo sviluppo della corsa rosa 2012. 
Rispetto all'edizione 2011 è evidente la minor difficoltà altimetrica. Un Giro d'Italia sul modello Tour de France, con le prime due settimane senza grandi squilli e le ultime 5-6 giornate che promettono spettacolo. Le cronometro peseranno relativamente, a meno che all'ultima tappa non si presentino 2 o più atleti distanziati di pochi secondi. L'impressione è che il Giro 2012 si deciderà tra Pampeago e Stelvio
I caratteristici tornanti dello Stelvio
La prima frazione veramente dura, infatti, sarà la 14esima (arrivo sul Cervinia), mentre in precedenza avranno grande spazio velocisti e attaccanti di giornata. La cronosquadre di Verona è per specialisti. I distacchi su 31km dovrebbero essere comunque abbastanza contenuti. Le due tappe a Rocca di Cambio Lago Laceno (pendenze non proibitive) potranno scremare il gruppo, ma è possibile che in maglia rosa, alla partenza della tappa del Cervinia, ci possa essere un outsider, bravo a guadagnare terreno nelle prime tappe e a restare con i favoriti nelle frazioni di media montagna. Il weekend del 19-20 maggio segnerà la prima svolta del Giro. Come suol dirsi, magari non si deciderà la classifica finale, ma quanto meno si capirà chi non potrà vincere la corsa. La salita verso il Cervinia non è certo proibitiva, ma è molto lunga. Prima selezione. Domenica 20 maggio ecco il primo tappone del Giro 2012. Il Valcava - affrontato all'ultimo Lombardia - è salita vera. Ad esso si aggiungono altri 3 Gpm inclusa l'ascesa verso Pian dei Resinelli, di media difficoltà. Possibili distacchi contenuti, ma classifica più delineata. Dopo il giorno di riposo si arriva all'ultima, decisiva settimana. Mercoledì 23 è in programma la tappa dolomitica di Cortina (vedi nel dettaglio): arrivo in discesa, ma il Giau farà grande selezione. Venerdì 25 e sabato 26 maggio, come detto, le due frazioni probabilmente determinanti. Saranno i due tapponi del Giro 2012. La doppia scalata all'Alpe di Pampeago (durissima in entrambe le versioni affrontate) come piatto forte e Manghen + Lavazè a fare da contorno, promettono spettacolo. Il giorno successivo Mortirolo dal versante inedito (durissimo, ma meno costante del versante classico di Mazzo) più Stelvio con i suoi interminabili 22km di salita, proietteranno il vincitore nella storia del Giro d'Italia. La crono finale di Milano (31.5km), in base ai distacchi accumulati, potrebbe essere una semplice passerella per il vincitore o un duello sul filo dei secondi. 
Nel complesso, quindi, un Giro più soft rispetto al 2011. Lo spettacolo, molto probabilmente, sarà concentrato negli ultimi 5 giorni di gara, ma le tre frazioni di Cortina, Pampeago e Stelvio sono destinate a restare impresse nella memoria degli appassionati. Per rendere avvincente la corsa rosa 2012 sarà decisivo allestire un buon campo partenti. I forfait quasi certi di Contador, Evans e Andy Schleck non sono un bel segnale.

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