Tennisworlditalia.com - E sono sei! Novak Djokovic vince il suo primo Us Open sconfiggendo in finale Rafael Nadal per 6-2 6-4 6-7(3) 6-1 in 4 ore e 10 minuti di gioco. E' la sesta finale consecutiva in cui il serbo ha la meglio sullo spagnolo.
Il punteggio descrive perfettamente una supremazia assoluta in campo, che ormai va avanti da tutto l'anno e di cui al momento è difficile anche solo immaginare la fine. Il terzo set vinto per miracolo, se vogliamo, dilata ancor di più la distanza tra i due fenomeni. Nadal infatti, pur giocando al massimo del suo potenziale, contro un Djokovic infastidito dal problema alla schiena e leggermente stanco, è riuscito a vincere solo al tie break dopo aver sfiorato il baratro sul 6-5 in favore del serbo. Attualmente si ha difficoltà a pensare a Nadal vincitore in futuro contro il serbo, per il semplice fatto che Nole non soffre minimamente quelle che sono le armi migliori dello spagnolo, che difficilmente potrà snaturare il suo gioco e mantenere lo stesso rendimento.

L'errore madornale, ma forse inevitabile di Nadal è stato, oggi come nelle altre sfide, quello di incaponirsi a giocare il diritto uncinato sul rovescio di Nole, colpo con il quale il serbo ribalta sempre lo scambio, anche quando Rafa colpisce gli ultimi centimetri di campo. Evidentemente lo spagnolo non riesce proprio a tirar fuori una tattica diversa da quella che tanti successi gli ha regalato in carriera. E' indubbio che nel terzo set, la vittoria del parziale sia arrivata con un maggiore utilizzo del lungolinea, rispetto alle precedenti due partite.
L'altro aspetto fondamentale nelle vittorie di Djokovic è la condizione atletica, l'elasticità, la tenuta fisica eccezionale per lunghi periodi, la capacità di resistere anche ai fastidi fisici. Se c'è un punto, esemplare in questo senso e che più di un altro ha avvicinato il serbo alla vittoria, è quello che gli ha dato il controbreak nel secondo set, quel recupero trascendentale che, alla fine, ha pagato con l'errore incredibile di Nadal sullo smash. Chiudere così il game più lungo del match, quello che poteva portarlo 3-0 nel secondo set, ha assestato a Nadal il colpo, che se non lo ha messo al tappeto, lo ha almeno fatto barcollare.
Nadal ci ha provato in tutti i modi, ha sputato sangue, mettendo in campo tutto quello che aveva. Purtroppo di fronte a lui c'era un muro impossibile da scalare, che sta vincendo tutto, perchè è il più forte di tutti ed al momento è assolutamente inattaccabile.
Di fronte ad un pubblico che nel corso del match non perderà occasione per dimostrare la sua maleducazione, l'avvio di gara è subito a pieno regime per i due tennisti, che inscenano lunghi braccio di ferro da fondo. Nadal inizialmente è quello che prova a mescolare maggiormente le carte sia con il back, che con alcune traiettorie alte. Djokovic sbaglia qualcosa e perde il servizio. Il controbreak è immediato, Rafa senza prime scivola 0-40, annulla le prime due palle break, ma capitola alla terza. Nadal ha subito due occasioni di riportarsi avanti, ma prima un servizio vincente poi un errore di rovescio le vanificano. Da quel momento Nadal esce dal campo, almeno dal punto di vista del punteggio. I game infatti continuano ad essere molto lottati e intensi, anche se disturbati da un forte vento, tutti però, sono ad appannaggio del serbo, che dallo 0-2, incamera il primo set con sei giochi di fila e con un Nadal abbastanza scoraggiato nelle ultime battute del parziale.

Il terzo parziale è quello più emozionante, stavolta è Djokovic a brekkare per primo, ma Nadal gioca meglio, spinge di più ed inizia a colpire molto più spesso con il diritto lungolinea che non con l'incrociato. Inoltre il serbo inizia ad accusare la stanchezza ed anche un problemino alla schiena Rafa recupera per due volte un break di svantaggio, ma al servizio non è efficace e così perde ancora il servizio sul 5-5. Djokovic arriva a due punti dal match sul 30-30, ma commette due errori e si va al tie break. Nadal domina fino al 5-1, poi sul 5-3 è fortunato a rimanere fermo su un contropiede di Nole e a ribatare lo scambio. Basta il primo set point per allungare la finale al quarto set, che inizia con Djokovic sull'asciugamano, alle prese con il trainer.
Al ritorno in campo il problema alla schiena sembra condizionare Djokovic solo nel movimento del servizio, ma non nei colpi di rimbalzo. Nadal sbaglia una risposta comoda sul 40 pari e nel game successivo, combattutissimo, incassa il break alla quarta occasione buona, quando Djokovic mette sulla riga un diritto fulminante. Djokovic controlla agevolmente il vantaggio, badando a non allungare gli scambi. Due grandi punti gli aprono la strada per il doppio break, che lo porta sul 5-1. E' l'ultimo atto, Djokovic è sempre più il re del tennis mondiale!
Il serbo vendica la sconfitta subita l'anno scorso nella grande mela e vince il suo quarto slam in carriera, diventando nel 2011, il sesto giocatore dell'era Open a vincere 3 major nella stessa annata. Nole è anche il sesto giocatore, tra uomini e donne, a vincere un torneo dello slam dopo aver annullato almeno un match point nel corso del torneo. La sua stagione, con 64 vittorie e sole due sconfitte, indipendentemente da come si concluderà è sicuramente una delle migliori di ogni tempo e assicurerà al serbo un posto tra gli immortali della racchetta.
Luca Marrelli (Tennisworlditalia.com)
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