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Alberto Contador in rosa |
Nelle prime due settimane del Giro 2011 Alberto Contador ha dimostrato - se ancora ce ne fosse bisogno - di essere di gran lunga il corridore più forte nelle corse a tappe. Al fuoriclasse spagnolo sono bastate le prime due salite (Etna e Grossglockner, nemmeno troppo selettive a dire il vero) per fare la differenza e relegare gli avversari a minuti di distanza. Dal 2007 ad oggi Contador ha vinto tutte le grandi corse a tappe a cui ha preso parte: un Giro d'Italia, una Vuelta e 3 Tour de France e, onestamente, vedendo il campo dei partenti alla vigilia del Giro 2011 in pochi potevano pensare che il madrileno non fosse il favorito assoluto della corsa rosa. I due rivali italiani hanno palesato più difficoltà del previsto. Scarponi è arrivato al Giro in condizioni di forma inferiori rispetto a quelle del 2010, mentre Nibali sembra meno brillante della scorsa stagione, seppur occorra ammettere che correre da capitano un Giro d'Italia contro un avversario come Contador sia assai più difficile che fare da spalla a Basso (Giro 2010) o vincere una grande corsa a tappe senza però avversari di livello internazionale (Vuelta 2010). Male Menchov e Rodriguez, ha fin qui confermato le proprie doti Kreuziger, destinato a diventare nei prossimi anni uno dei rivali più accreditati di Contador. Un plauso a Josè Rujano, tornato sui livelli di qualche anno fa grazie alla cura di Gianni Savio.
Semplicemente, Contador è un campione assoluto, gli altri sono tutti buoni corridori che tuttavia non possono competere con l'atleta della Saxo Bank.
Mancano ancora le tappe più dure, vero, ma questo potrebbe essere paradossalmente uno svantaggio per la concorrenza, visto che su salite come Zoncolan, Gardeccia, Nevegal o Colle delle Finestre, Contador potrebbe scavare un vero e proprio abisso in classifica. Si potrebbe tentare addirittura un bilancio anticipato di questo Giro, ma occorre aspettare ancora una settimana per poterlo fare. Di certo si è capito ancora una volta come l'unico vero avversario di Contador a livello mondiale sia Andy Schleck, mentre Ivan Basso andrà visto all'opera al Tour de France.
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Eddy Merckx |
IL CASO DOPING E I TIFOSI DEL GIUDICE - Ovviamente il dominio di Contador rende ancora più attuale il discorso legato alla pronuncia del Tas sull'intricato caso doping relativo al Tour de France 2010. Come ho avuto già modo di scrivere su questo blog, si tratta di una vicenda tecnicamente molto più complessa di come molti l'abbiano dipinta. Certo, vista l'importanza del soggetto coinvolto (ma anche considerando il caso limite riscontrato), l'intervento di Zapatero e della pubblica opinione spagnola ha portato la storia su sfere ancora più alte, ma sta di fatto che - parere strettamente personale - una eventuale condanna (con revoca del Tour 2010 e squalifica retroattiva, con conseguente cancellazione anche del risultato al Giro 2011) non toglierebbe nulla al valore assoluto di Contador. Certo, sarebbe una brutta macchia in una carriera straordinaria, ma considerando il numero di successi dello spagnolo e, in maniera direttamente proporzionale, quello dei controlli a cui è sottoposto regolarmente, una eventuale condanna muterebbe di poco il (mio) giudizio su un atleta destinato a riscrivere molti record del ciclismo. A sostegno della mia tesi (che capisco benissimo possa essere poco popolare) va ricordato che un certo Eddy Merckx fu squalificato al Giro del 1969 per l'assunzione di una sostanza proibita. Ecco, nonostante quella squalifica, il corridore belga è considerato a ragione il più grande corridore di tutti i tempi.
Chiudo riportando un breve passo di un articolo di Cristiano Gatti, una delle firme più taglienti nel mondo del giornalismo sportivo. Gatti, prima della tappa del Grossglockner effettua una considerazione molto interessante: "(...) Non vorrei dire una cattiveria, però la dico: l’idea che qui corrano per il secondo posto, sognando poi una bella condanna del Tas a Contador nel mese di giugno (caso di doping all’ultimo Tour), sta diventando certezza. Questo processo d’appello, ultimo e definitivo, già dalla partenza vero avversario dello spagnolo, sta subdolamente disegnando le strategie di gara dei rivali. Se non altro, si registra un cambiamento epocale: solitamente tutti aspettano la terza settimana del Giro, quest’anno puntano sulla quarta".
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