
Il convegno cestistico svoltosi presso la sala convegni della Camera di Commercio di Pordenone, concluso dalle parole dell’assessore regionale allo sport Elio De Anna, ha visto nel ruolo di moderatore il giornalista sportivo che ho preso come punto riferimento nella presentazione del blog (vedi profilo personale): Sergio Tavcar. Per ovvi motivi di segnale televisivo, i non friulani e i non veneti non conoscono questo straordinario professionista, voce inconfondibile degli incontri di basket (e non solo) di Tv Koper-Telecapodistria. Tavcar rappresenta il modello, il punto di riferimento per tutti coloro i quali non amano le telecronache urlate, le iperboli, le spiegazioni troppo sofisticate su schemi e tipologie di gioco. Non solo, la voce di TeleCapodistria è uno dei pochi, l’unico probabilmente, a dire in telecronaca quello che pensa, senza paura di inimicarsi allenatori, giocatori o arbitri (vedi “sentito in telecronaca“ a fine articolo). Una narrazione dell’evento fatta in modo diretto, senza giri di parole e, soprattutto, con una eccezionale competenza.
L’averlo incontrato è stata una bellissima soddisfazione e aver avuto la possibilità di ascoltarlo nel dibattito e intervistarlo un assoluto privilegio.
Sergio Tavcar, qual è il suo pensiero sul basket odierno?
Quando mi sono avvicinato alla pallacanestro, la cosa che più mi piaceva era il fatto che si trattasse di uno sport intelligente, per gente intelligente. Era lo sport nato e sviluppato nelle università. Era lo sport dei laureati e dei futuri capitani d’industria, male che andasse si diventava architetti. Oltre a questo mi affascinava l’idea che in campo bisognasse pensare e prendere una decisione in una frazione di secondo, in tempo reale (in una telecronaca di un paio di anni fa Tavcar disse: “Anche una scimmia ammaestrata può fare il calciatore, ma occorre un uomo dotato di intelligenza per giocare a basket“, ndr). Oggi invece mi piange il cuore nel vedere come si sia involuto. Un famoso giornalista americano ha detto che “essere scemi non è fondamentale, ma aiuta molto”. Ecco, nel basket purtroppo è diventata una massima molto vera.
E’ un problema legato anche all’evoluzione della società?
Senza fare amarcord, stasera è stato detto che un tempo per emergere e diventare professionisti si facevano veri sacrifici. Si prendevano autobus, treni, si facevano ore di palestra e si tornava a casa ad orari improbabili, con i mezzi a disposizione (Tonino Zorzi ha sottolineato che per migliorarsi come allenatore prese la sua 500 e partì da Gorizia per andare in una base americana in Germania per assistere ad un clinic, ndr). Oggi la società è cambiata, ma quando sento che non si possono organizzare due squadre juniores perché manca il pulmino…
Qual è l’idea sugli allenatori giovani?
Ho modo di vedere e di sapere quello che accade nei corsi per aspiranti allenatori. Penso che oltre a fare domande sul triangolo UCLA, piuttosto che su un tipo di attacco di qualche santone americano, sulla capacità di gestire un gruppo ecc., sarebbe auspicabile si facesse una valutazione sulla passione, sul sacro fuoco che spinge ad allenare e a trasmettere le proprie idee ai giocatori. Molti allenano con la teoria, senza coltivare l’aspetto umano. Una valutazione su queste attitudini porterebbe a “segare” molta gente in partenza.
Veniamo al basket giocato. L’Olimpija Lubiana, squadra di riferimento di Tv Koper, ha sconfitto nettamente Roma nell’ultimo turno di Eurolega. Ci sono ancora delle chance per il passaggio del turno e l’approdo alle Top16?
Sicuramente la vittoria contro Roma dà ancora delle possibilità di passare il turno. La squadra è competitiva, molto più forte di quanto fatto vedere fino ad ora. Ci sono stati troppi infortuni che hanno condizionato il lavoro di Zdovc e questo non ha permesso si formasse una buona chimica di squadra.
Restando all’Eurolega, chi sono le sue 4 favorite per l’approdo alle final 4 di Parigi?
Accidenti, una domanda a bruciapelo! Allora, dico Panathinaikos, Barcellona, Montepaschi e per ultimo il Real Madrid perché c’è Ettore Messina.
Nazionale slovena. Finalmente un grande torneo con il quarto posto agli Europei. Quali sono le prospettive per i Mondiali del prossimo anno? Sarebbe importante avere tutti gli NBA a disposizione?
La Slovenia ha fatto un ottimo Europeo ed è stata sfortunata nei momenti topici, viste le assenze di giocatori determinanti come Smodis e Dragic. In semifinale c’è stata parecchia sfortuna. Mancava Becirovic e non penso sia una questione di giocatori NBA. Se la Slovenia arriverà in buone condizioni di forma, con i suoi giocatori migliori (Lorbek, Smodis, Lakovic, Dragic) potrà fare un grande Mondiale. A parte gli Stati Uniti e la Spagna, non vedo squadre superiori in giro. Si può puntare ad una medaglia.
La Slovenia si è qualificata incredibilmente ai Mondiali di calcio. Qual è il segreto di questo miracolo sportivo?
La squadra è stata costruita bene, senza alcuna pressione da parte della gente e dei media, un allenatore giovane e in gamba che ha saputo mettere in campo una squadra organizzata e compatta. Oltre a tutto questo, va detto che la Russia è una squadra di “palle lesse”.
A giugno in Friuli e Veneto ci sarà lo Switch-off, il passaggio definitivo al digitale terrestre. Telecapodistria sarà visibile sul digitale terrestre italiano?
In realtà siamo già presenti sul digitale terrestre*. Trasmettiamo secondo i dettami di Lubiana (Tele Capodistria è la tv slovena per la minoranza italiana, ma in realtà le sue trasmissioni sono molto seguite anche in Friuli e Veneto, ndr). Il problema è che trasmettiamo con uno standard superiore a quello ricevibile dai decoder italiani in circolazione. Penso comunque che per lo Switch-off tutto sarà a posto e gli appassionati italiani potranno continuare a seguire TV Koper.
*Ho avuto modo di parlare anche col capo redattore sportivo di Tv Koper Roberto Siljan che mi ha confermato che il passaggio definitivo al digitale terrestre avverrà il 1 dicembre 2010. Per continuare a ricevere Tv Koper occorerà dotarsi di tv con decoder incorporato (mp4).
Sentito in telecronaca (alcune chicche delle superbe telecronache di Sergio Tavcar, alcune tratte dalla raccolta del mio caro amico Federico Feresin):
“Rapina a mano armata perpetrata ai danni della Croazia, tipo Ocean's Eleven”;
“La partita che trasmetteremo più tardi in differita beh…diciamolo…è stata una partitaccia ignobile, però se non avete sonno potete guardarla lo stesso”;
“Palla a Jurkovic, solita finta austro-ungarica di Jurkovic che vediamo ormai da quindici anni”;
“Sbaglia Mottola, si vede che Mottola è stato nell’NBA, infatti ha disimparato a giocare a basket”;
“Questo broccaccio qui lo batterebbe in 1 contro 1 anche il sottoscritto, anche adesso”.
LINK UTILI: Tv Koper-Capodistria
Emozionato a leggere questa intervista...
RispondiEliminaUna provocazione: siamo sicuri che Sergio Tavcar come coach o assistant coach della nazionale italica otterrebbe risultati peggiori dei probabili candidati che si leggono in questi giorni sui giornali.
Una cosa è certa. In campo non ci sarebbe l'atteggiamento dei calciatori russi: le "palle lesse"...
Grande Tommy! Quando gli ho stretto la mano ero emozionatissimo. Pensa che uno dei regali di laurea più belli che abbia ricevuto è stata la racccolta di tutte le frasi più belle si Tavcar! Avrei voluto fargli altre 50 domande ma era di fretta e l'ho bloccato in extremis. Speriamo che Telecapodistria trasmetta sul digitale terrestre per il maggior numero di regioni italiane possibili, così molti potranno conoscerlo. Tanta gente si è avvicinata al basket grazie a lui e in effetti capisce molto di più non solo di tanti giornalisti italiani, ma anche di diversi assistenti o allenatori...
RispondiEliminaahahah mitico simone, quanto ti invidio per aver avuto la possibilità di parlargli...giusto per curiosità, ma gli hai letto qualche "chicca" di quelle delle telecronache? avrei voluto vedere la sua faccia!!!!
RispondiEliminaNo, purtroppo ci ho parlato solo pochi minuti. Ti dico solo che ad un tipo che gli diceva"grande Tavcar, quante telecronache ho seguito..." ha risposto un pò stizzito "basta, mi fate sentire vecchio!". Poi uscendo mentre intervistavo Recalcati ho sentito che diceva a Zorzi, parlando di me: "mi ha fatto una domanda a bruciapelo sulle 4 finaliste di Eurolega, a bruciapelo!!". Sempre il numero uno!!
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