Gasperini esonerato: Preziosi non ha tutti i torti...


Ieri sera ho avuto modo per la terza volta dall'inizio della stagione di assistere ad un match del Genoa. Dopo aver visto la formazione messa in campo da Gasperini mi ero ripromesso di dedicare un post all'argomento. Poche ore fa ho appreso la notizia dell'esonero del tecnico piemontese che ieri sera nelle interviste post partita - impressione personale - mi era sembrato toccato emotivamente, quasi si aspettasse una decisione del genere (al di là delle dichiarazioni di oggi). Al suo posto arriva Ballardini, reduce dalle ottime annate di Cagliari e Palermo e dal fallimento laziale. L'esonero di Gasperini accelera quindi la scrittura del post previsto.
Ho già letto diversi pareri sulla notizia, nella maggior parte dei casi scarsamente attinenti all'aspetto tecnico, ma legati a luoghi comuni e pregiudizi. Una delle "etichette alla rovescia" (visto che di solito sono appiccicate per mettere in rilievo una caratteristica negativa di qualche soggetto) era quella che "Il Genoa di Gasperini gioca molto bene". Ora, premesso che la bellezza nel gioco del calcio è un qualcosa di estremamente sfuggente e soggettivo, il Genoa 2010/2011 non ha mai, e sottolineo mai, giocato un buon calcio. Anche lo scorso anno, il Genoa ha faticato molto, riuscendo ad esprimere un gioco all'altezza delle prime due annate di Serie A solamente in poche occasioni. Le cause di questo inzio di stagione deficitario possono essere diverse. Magari, col rientro di alcuni infortunati, la squadra rossoblù avrebbe ritrovato l'efficacia delle prime due stagioni di Serie A, ma, con tutto il rispetto, alcune scelte di Gasperini hanno lasciato alquanto a desiderare e non può stupire che un presidente esigente come Preziosi abbia preso tale decisione. Ecco alcune considerazioni di carattere tecnico.

Verissimo che Preziosi la scorsa estate ha rivoluzionato la squadra. Io per primo ho sostenuto che il mercato del Grifone è stato di altissimo profilo. Confermo quel parere. Si potrebbe obiettare che a Gasperini andava concesso maggior tempo per assemblare meglio la nuova squadra. Può essere, ma dopo 10 partite di campionato ci si può fare un'idea sulla gestione complessiva della rosa. Alcune scelte del tecnico torinese sono state, con tutto il rispetto, cervellotiche. Basti questo esempio: il Genoa ha in rosa tre esterni destri, in grado di giocare con diversi assetti (terzini nella difesa a 4, centrocampisti nel 3-4-3, addirittura terze punte nello stesso 3-4-3). Sto parlando di Rafinha, Marco Rossi e Mesto. Bene, Gasperini ha spesso/quasi sempre fatto giocare in quel ruolo Chico o Ranocchia, due centrali di difesa che non hanno nè il passo nè l'abitudine a ricoprire quel ruolo,  inventandosi contemporaneamente Rafinha centrocampista centrale. In diverse circostanze Luca Toni è stato abbandonato al suo destino, solo in mezzo alle difese avversarie (con Mesto, un terzino, uomo più avanzato al suo fianco). In determinate partite, poi, i cambi del tecnico hanno lasciato molto a desiderare. Non è un caso se il rapporto tra Gasperini e Preziosi si sia (ulteriormente) incrinato dopo la sconfitta interna contro il Chievo per 3-1 alla seconda giornata. In quella partita Gasperini, nell'intervallo, lasciò negli spogliatoi Ranocchia per inserire Kharja. Il punteggio in quel momento era di 1-1. Anche lo scorso anno alcune decisioni di Gasperini erano state piuttosto discutibili (vedi  ad esempio cambio in blocco dei centravanti a gennaio: via Floccari-Crespo, dentro Acquafresca-Suazo).
Probabilmente, quindi, Preziosi ne aveva abbastanza e ha deciso di cambiare radicalmente rotta, puntando su Ballardini. Personalmente non la trova una soluzione sbagliata, anzi. Penso che il tecnico romagnolo cercherà per prima cosa di rendere maggiormente razionale lo schieramento rossoblu, schierando i vari giocatori nei rispettivi ruoli e non lasciando Toni da solo contro 3 o 4 difensori avversari. Se sia la soluzione ai mali del Grifone non si può dire, ma, ripeto, pur essendo tendenzialmente contrario agli esoneri, nel caso specifico la decisione di Preziosi non è campata per aria.

Finisce così la comunque bella avventura genoana di Gasperini. Non più tardi di un anno/un anno e mezzo fa si parlava di  Gasperini come possibile "Ferguson italiano". Su tale definizione - totalmente fuori luogo in Italia - ho già scritto un post. In quella circostanza il Ferguson italiano sarebbe dovuto essere Mario Beretta al Torino: esonerato dopo nemmeno un mese. L'ennesima dimostrazione di come le etichette siano erronee. E portino anche sfortuna...

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About Simone Salvador

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4 commenti:

  1. Grazie tante che non si è più ripetuto il Genoa del primo anno di A: toglili quel cecchino infallibile di Milito e molte difficoltà in sede offensiva sono già spiegate.

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  2. io ho visto Genoa-Inter, di sicuro il Genoa non meritava di perdere, in generale più che giocare bene, è una squadra che corre e attacca, ed è l'unica con la difesa a 3 (e non a 5...)
    per me, a parte le molte assenze davanti di questo periodo, è debole in mezzo, dove ha giocatori di medio valore (da vedere com'è Veloso) quando per il gioco che fa dovrebbe avere due santoni

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  3. Sicuramente la cessione di Milito (e Thiago Motta) ha pesato molto sul rendimento della stagione successiva. Oltre a quello, però, almeno nella prima parte della stagione 2009/2010, ha inciso molto anche il dover giocare su due fronti (Serie A ed Europa League).
    D'accordissimo con Renna. Il Genoa di Gasperini basava moltissimo sulla corsa, la dinamicità e l'aggressività. Per quel tipo di gioco i due mediani devono essere due super-giocatori. Per il resto ribadisco le mie perplessità - infortuni a parte - sulle scelte di quest'anno. Nel complesso, comunque, quattro anni memorabili (periodo piuttosto lungo considerando la durata media degli allenatori in Italia) con una promozione in A, un quinto posto con una qualificazione in Europa League e molti risultati di prestigio.

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  4. Su Thiago Motta avevo sempre avuto molti dubbi (e col passaggio all'Inter sono stati confermati), mentre su Milito avevo (e conservo, nonostante il periodiaccio) molte certezze. Quindi per me è stata più "devastante" la cessione del secondo che non del primo.

    Fra l'altro, aggiungerei che il quinto posto del 2008/09 era in realtà un pari punti colla Fiorentina quarta, in gran parte dovuto ad un incredibile 3-3 interno nello scontro diretto. Ma, come sempre, al di fuori delle solite note, è sempre più difficile ripetersi...

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