Qualche giorno fa è apparsa sulla Gazzetta dello Sport una notizia molto interessante su un cambiamento che potrebbe riguardare le qualificazioni Uefa ai Campionati Europei. L'Uefa starebbe pensando di applicare il format Champions League ed Europa League alle partite valide per le qualificazioni agli Europei.
Cosa significa? In pratica Nyon avrebbe intenzione di centralizzare la vendita dei diritti televisivi e delle sponsorizzazioni del torneo di qualificazione come avviene per Champions League ed Europa League.
L'obiettivo, oltre a quello di rendere più omogenee e standardizzate dal punto di vista organizzativo le partite di qualificazione, è chiaramente quello di incassare più soldi da Tv e sponsor, che avrebbero a disposizione per i loro investimenti non una singola partita come avviene oggi, bensì tutti gli incontri disputati al martedì e/o al venerdì. In concreto significherebbe che le partite dei vari gironi inizierebbero tutte alla stessa ora (fusi orari permettendo), si giocherebbe con gli stessi cartelloni pubblicitari in tutti i campi, ci sarebbe una canzoncina modello Champions prima degli inni nazionali e, per i molti appassionati di calcio internazionale, la possibilità al termine degli incontri di seguire delle trasmissioni riassuntive con gli highlights di tutti i match della giornata di qualificazione. In pratica una riproposizione di quello che avviene ad oggi per la Champions League e - dallo scorso anno - per l'Europa League. Anzi, proprio quest'ultima competizione è probabilmente quella che ha ispirato tale idea. La vecchia coppa Uefa non era gestita in modo centralizzato dal punto di vista del marketing e dei diritti Tv. Con l'evoluzione dell'Europa League, invece, c'è stato questo cambiamento che ha permesso all'Uefa di verificare la validità di questo modello di business.
Per quanto riguarda il format della competizione, l'ipotesi che circola - ancora tutta da verificare - è quella di suddividere le 52 squadre partecipanti (la 53esima è la Francia, paese ospitante) in 7 gironi da 6 squadre ciascuno con 10 partite da disputare per tutte le squadre, più due gironi da 5 (8 partite a testa) a cui si aggiungerebbero - per queste ultime 10 formazioni - due amichevoli. L'obiettivo è quindi quello di garantire a tutte e 52 le Federazioni lo stesso numero di incontri complessivi.
Dal punto di vista televisivo sarebbe sicuramente un passo in avanti. Avere la possibilità di gustarsi i filmati delle varie partite europee sarebbe una bella cosa. In realtà la Tv pubblica tedesca (Ard o Zdf) compie già da qualche anno uno sforzo del genere, trasmettendo nel post-partita degli incontri della Germania un ampio riassunto con relativi highlights delle sfide tra nazionali europee. Con il modello prospettato questa "eccellenza" teutonica diventerebbe la regola per tutti i network.
La domanda che ci si pone, però, è se tale cambiamento di format potrebbe preludere ad un passaggio della nazionale italiana sulla pay-Tv, Sky o Mediaset Premium. Al momento non è un'ipotesi da escludere, ma probabilmente è ancora presto per parlarne. Già in passato - come documentato nello splendido libro di Pino Frisoli e Massimo De Luca "Sport in Tv" che sarà recensito nei prossimi giorni su queste pagine - ci furono molte polemiche sull'acquisto da parte dell'allora Tele+2 dei diritti per un incontro dell'Italia. La sensazione è che, se passerà - come probabile - questo progetto dell'Uefa, ne vedremo delle belle.
Personalmente, come si può intuire dall'articolo, sono favorevole a tale cambiamento, se non altro per poter avere una panoramica completa sulle nazionali europee, senza ricorrere a streaming o saltabeccando tra i vari canali satellitari.
Cosa significa? In pratica Nyon avrebbe intenzione di centralizzare la vendita dei diritti televisivi e delle sponsorizzazioni del torneo di qualificazione come avviene per Champions League ed Europa League.
L'obiettivo, oltre a quello di rendere più omogenee e standardizzate dal punto di vista organizzativo le partite di qualificazione, è chiaramente quello di incassare più soldi da Tv e sponsor, che avrebbero a disposizione per i loro investimenti non una singola partita come avviene oggi, bensì tutti gli incontri disputati al martedì e/o al venerdì. In concreto significherebbe che le partite dei vari gironi inizierebbero tutte alla stessa ora (fusi orari permettendo), si giocherebbe con gli stessi cartelloni pubblicitari in tutti i campi, ci sarebbe una canzoncina modello Champions prima degli inni nazionali e, per i molti appassionati di calcio internazionale, la possibilità al termine degli incontri di seguire delle trasmissioni riassuntive con gli highlights di tutti i match della giornata di qualificazione. In pratica una riproposizione di quello che avviene ad oggi per la Champions League e - dallo scorso anno - per l'Europa League. Anzi, proprio quest'ultima competizione è probabilmente quella che ha ispirato tale idea. La vecchia coppa Uefa non era gestita in modo centralizzato dal punto di vista del marketing e dei diritti Tv. Con l'evoluzione dell'Europa League, invece, c'è stato questo cambiamento che ha permesso all'Uefa di verificare la validità di questo modello di business.
Per quanto riguarda il format della competizione, l'ipotesi che circola - ancora tutta da verificare - è quella di suddividere le 52 squadre partecipanti (la 53esima è la Francia, paese ospitante) in 7 gironi da 6 squadre ciascuno con 10 partite da disputare per tutte le squadre, più due gironi da 5 (8 partite a testa) a cui si aggiungerebbero - per queste ultime 10 formazioni - due amichevoli. L'obiettivo è quindi quello di garantire a tutte e 52 le Federazioni lo stesso numero di incontri complessivi.
Dal punto di vista televisivo sarebbe sicuramente un passo in avanti. Avere la possibilità di gustarsi i filmati delle varie partite europee sarebbe una bella cosa. In realtà la Tv pubblica tedesca (Ard o Zdf) compie già da qualche anno uno sforzo del genere, trasmettendo nel post-partita degli incontri della Germania un ampio riassunto con relativi highlights delle sfide tra nazionali europee. Con il modello prospettato questa "eccellenza" teutonica diventerebbe la regola per tutti i network.

Personalmente, come si può intuire dall'articolo, sono favorevole a tale cambiamento, se non altro per poter avere una panoramica completa sulle nazionali europee, senza ricorrere a streaming o saltabeccando tra i vari canali satellitari.
non credo
RispondiEliminaMolta carne al fuoco, come d'altronde avevi promesso.
RispondiEliminaInizio da una correzione: anche la Coppa UEFA aveva una gestione centralizzata dei diritti TV,solo che partiva dagli ottavi di finale e la distribuzione fra i vari club aveva regole diverse da quelle della Champions.
Tornando all'Euro, la formula delle eliminatorie dovrebbe essere tale che a qualificarsi direttamente alla fase finale sono solo le prime due di ogni girone; le migliori 8 terze spareggeranno, mentre la peggiore terza e dalle quarte in già saranno eliminate. Come si poteva intuire, macchinetta alla mano, gironi in cui praticamente passano la metà delle squadre (d'altronde saranno 23 su 52, il 44%), ma con una formula "più lunga" di quella che avevo immaginato io (con gironi da 4 o 5 squadre).
Ho alcuni punti in sospeso che mi lasciano perplesso:
- bello avere i servizi di tutte le gare europee, ma queste saranno per ogni turno 26. Reputo difficile che saranno giocate tutte lo stesso giorno, come oggi, se poi si devono trasmettere anche i servizi. A meno che non si faccia una roba tipo Europa League, dove non ci sono i servizi come la Champions, ma solo la visione delle reti segnate e di pochissimo altro
- per le federazioni dei gironi a 5, dato che l'UEFA ha mandato solo sulle sue affiliate, le due amichevoli "per pareggiare i conti" saranno combinate direttamente dalla confederazione europea? Fosse così, sarebbe facile intuire che si tratterebbe di scontri contro avversario del proprio o dell'altro girone a 5, con formazioni zeppe di riserve per preservarsi dagli infortuni
- per la visione delle gare credo che si arrivi a vendere le gare esattamente com'è adesso per le coppe europee, dove sono soggette a trattative separate i diritti per il chiaro, il digitale e la pay, la diretta e la differita. Basti pensare che per l'Europa League mediaset ha i diritti in chiaro, mediaset premium per il digitale e SportItalia per le differite, o la Champions dove la RAI ha il chiaro e Mediaset Premium la pay.
Insomma credo che gratis si avrà la stessa scelta che si ha con Europa e Champions League (ti vedi l'Italia e stop). Poi dipende anche da come sarà strutturato il calendario, ma dubito che sarà diverso da quanto prospetto.