"Fuorigioco", il libro di Gianfrancesco Turano su affari e segreti dei Presidenti della Serie A

"Fuorigioco - Calcio e potere. Da Della Valle a Berlusconi. Da Moratti a Preziosi. La vera storia dei presidenti della Serie A" è un libro che andrebbe fatto leggere a tutti i giornalisti di parte e tifosi che descrivono i loro presidenti come dei semidei. 
Gianfrancesco Turano, giornalista de "l'Espresso", ricostruisce in 273 pagine gli aspetti meno noti, i lati più oscuri delle carriere di 10 presidenti-proprietari di club Serie A. Turano descrive minuziosamente affari, investimenti, operazioni societarie più o meno limpide, rapporti con banche, politici e altri centri di potere dei padroni del calcio italiano. Dieci ritratti che partono da una questione: "I presidenti di Serie A ripetono da anni la litania che il football li rovina, che i calciatori guadagnano troppo, che lo Stato non fa abbastanza per i club. O è vero e allora dovrebbero essere interdetti per incapacità di intendere e volere. Oppure è quasi sempre falso e in Italia possedere una squadra di Serie A è ancora una chiave che apre le porte, conquista indulgenze e garantisce potere".
Ecco i 10 protagonisti del libro: Thomas Di Benedetto (Roma) - Claudio Lotito (Lazio) - Aurelio De Laurentiis (Napoli) - Diego Della Valle (Fiorentina) - Gianpaolo Pozzo (Udinese) - Andrea Agnelli (Juventus) - Massimo Moratti (Inter) - Maurizio Zamparini (Palermo) - Enrico Preziosi (Genoa) - Silvio Berlusconi (Milan).
Tutte e 10 le biografie non autorizzate meritano di essere lette e rilette, ma quelle più "sconvolgenti" sono quelle riguardanti Lotito, Moratti (1351 milioni di euro di perdite in 17 stagioni), Preziosi e Pozzo. Ed ecco un breve estratto dal capitolo dedicato al patron dell'Udinese.
Nella sala interviste dello stadio Massimino di Catania, subito dopo aver centrato la seconda qualificazione consecutiva ai preliminari di Champions League, un euforico Gianpaolo Pozzo dichiara: "Un grande risultato se si tiene conto che io e mio figlio gestiamo il club nei ritagli di tempo, quando la nostra attività imprenditoriale ce lo permette". Nel libro è spiegato come, invece, "con la cessione quasi totale del gruppo Freud, Gianpaolo Pozzo diventa a tutti gli effetti un imprenditore che vive di solo calcio (...). Nel settore metalmeccanico il proprietario dell'Udinese ha conservato soltanto il 49 per cento della Talleres Casals in Catalogna". Le parole Udinese e modello sono spesso - giustamente - accostate. Dal punto di vista della struttura societaria, invece, il club bianconero segue l'esempio non certo virtuoso di molti imprenditori italici. Dopo i guai con il Fisco italiano, infatti, "viene costituita in Lussemburgo la finanziaria Gesapar Holding, che diventa la nuova controllante dell'Udinese con il 98.34% delle azioni, mentre Gianpaolo conserverà l'1,56% e suo figlio Gino lo 0,1%. I soci di Gesapar sono la Global Service Overseas e la International Business Services, due società di comodo con sede a Panama City. I primi amministratori della Gesapar sono il fiduciario svizzero Giuseppe Volpi e il lussemburghese Jean Faber, referente di Sergio Cusani per i soldi della maxitangente Enimont trasferiti alla Banque International à Luxembourg. In un successivo aumento di capitale datato 2004, nella Gesapar è entrata la società di diritto olandese Kalmuna".

Gianfrancesco Turano - "FUORIGIOCO - CALCIO E POTERE. DA DELLA VALLA A BERLUSCONI, DA PREZIOSI A MORATTI. LA VERA STORIA DEI PRESIDENTI DI SERIE A". Edizioni chiarelettere - 273 pagine - € 14.50

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