Un paio di settimane fa ho dedicato un post con analisi e voto al mercato 2010 delle 20 squadre di Serie A (vedi). Ora, a meno di due settimane dal termine delle operazioni, riservo un post più specifico al mercato della Juventus.
C'è subito da dire che il mercato 2010 della Juventus si presentava assai complicato. Dopo le macerie lasciate dalla gestione (sportiva) Blanc-Secco, il compito che spettava ad Agnelli-Marotta-Paratici era assai ostico. Molti giocatori a fine carriera (e/o con ingaggi pesanti) da piazzare in giro per l'Europa, cercando al tempo stesso di acquistare le pedine più funzionali al 4-4-2 di Del Neri. Se il mercato fosse chiuso, la Juventus che inizierebbe il campionato sarebbe una formazione incompleta in alcuni ruoli e scarsamente qualitativa. Ovviamente in questi giorni che restano la rosa bianconera subirà dei cambiamenti. Ritenendo più che valida la soluzione Storari+Manninger in attesa del recupero di Buffon previsto per dicembre-gennaio, ecco una breve analisi dei singoli reparti bianconeri.
DIFESA: come terzino destro la società ha giustamente puntato sul prospetto italiano più forte nel ruolo, Marco Motta. Verissimo che l'ex giocatore di Atalanta, Udinese, Torino e Roma ha delle evidenti difficoltà in fase difensiva (soprattutto nel restare concentrato e tenere la linea del fuorigioco, ma anche nel difendere negli uno contro uno), ma dal punto di vista della corsa e della tecnica (bravo nei cross anche dalla trequarti campo) ha pochi rivali in Italia. Del Neri - grazie ad un lavoro meticoloso sulla fase difensiva - ha costruito delle retroguardie solidissime pur non avendo a disposizione dei fenomeni e molti giocatori devono al tecnico di Aquileia le loro fortune (da Moro a Lanna, finendo con Lucchini convocato in nazionale). Motta potrebbe trarre grande beneficio dagli insegnamenti delneriani e la stessa nazionale potrebbe trovare un punto fermo per i prossimi 7-8 anni. L'alternativa si chiama Grygera, giocatore con evidenti limiti, ma utile rincalzo. La difesa centrale può contare su tre elementi: Chiellini, Bonucci e Legrottaglie. Manca un altro centrale, meglio se capace di sdoppiarsi anche come terzino sinistro. Un identikit difficile da trovare, ma pensandoci bene un giocatore come Criscito (era in comproprietà col Genoa, ora è tutto rossoblu) poteva fare al caso della retroguardia bianconera. Personalmente Criscito non mi entusiasma perché come centrale è troppo leggero e come laterale sinistro non brilla in fase di spinta. Tuttavia, come alternativa nei due ruoli sarebbe potuto tornare utile. L'altro rossoblù Bocchetti - reduce da una stagione disastrosa, inspiegabilmente premiata con la convocazione in azzurro - sarebbe un acquisto di basso profilo e di bassa qualità. Nel ruolo di terzino sinistro, infine, sono rimasti De Ceglie e Grosso, quest'ultimo messo apertamente sul mercato, ma difficile da collocare visto l'ingaggio. De Ceglie non dà grandi garanzie. Come dichiarato da Marotta, da qui alla fine del mercato la società investirà in quel ruolo. Vedremo chi sarà il prescelto (Bastos ottimo ma improbabile).
CENTROCAMPO: la mediana juventina è ancora un bel rebus. Mancano un centrocampista centrale con piedi e personalità per impostare l'azione (ancora si rimpiange Xabi Alonso...) e un esterno in grado di saltare l'uomo, mettere qualche bel cross e magari segnare 6-7 gol. Insomma, sembra esagerato dirlo, ma occorrono due titolari. Il centrocampo titolare, ad oggi, sarebbe formato da Pepe-Sissoko (Felipe Melo)-Marchisio (problemi contrattuali permettendo)-Martinez (Lanzafame). Non certo un centrocampo stellare. Meglio, centralmente ci sono tre giocatori di indubbio valore, ma nessuno dei quali capace di organizzare il gioco. Senza architetti e senza nessun esterno capace di dribblare e creare la famosa superiorità numerica (l'unico sarebbe Martinez, ma l'uruguaiano è fermo ai box da parecchio tempo), la Juventus rischierebbe di diventare squadra prettamente muscolare, realmente competitiva solo nei periodi di ottima forma fisica. Con l'aggiunta di un'ala di livello europeo, invece, il volto della squadra sarebbe già diverso. Eljero Elia sarebbe l'ideale, ma strapparlo all'Amburgo non sarà semplice. Krasic ottima alternativa all'olandese (e in queste ore l'affare per portare il serbo a Torino sembra fatto). Ledesma, pur non essendo un top player, renderebbe la manovra bianconera maggiormente ordinata. Sono due acquisti decisivi, sicuramente più pesanti del terzino sinistro.
ATTACCO: guardando il Trofeo Tim e nello specifico la partita contro l'Inter mi sono chiesto se nella rosa bianconera ci fosse ancora Darko Kovacevic. Può sembrare una battuta fine a se stessa, ma in realtà racchiude un dato di fatto. Del Piero-Trezeguet formavan l'attacco della Juventus già ai tempi di Ancelotti nella stagione 2000/2001 (assieme ad Inzaghi e per l'appunto Kovacevic). Ora, con tutto il rispetto per il capitano e per il bomber franco-argentino, penso che sia difficile trovare qualche esempio di altra squadra europea che presenti in rosa per l'undicesima stagione consecutiva gli stessi due attaccanti. Vero che la coppia titolare - almeno inizialmente e salvo improbabili colpi di scena dell'ultim'ora - dovrebbe essere formata da Diego-Amauri, ma il reparto avanzato juventino necessiterebbe di una bella rinfrescata. Del Piero, straordinaria e ineguagliabile bandiera, ha dimostrato che non può più reggere i 90 minuti, specialmente dall'inizio. Dovrebbe avere l'onestà intellettuale di accettare un ruolo - comunque importante - alla Altafini, vale a dire un dodicesimo uomo capace di risolvere la partita con una punizione o un gol entrando dalla panchina. Trezeguet può segnare qualche gol dei suoi (specialmente con i cross dagli esterni), ma le medie-gol di qualche anno fa sono impensabili. Iaquinta è perennemente ai box, Amauri deve dimostrare di essere davvero tornato quello della prima parte della stagione 2008/2009. Insomma, parecchie incertezze, con il solo Diego che sembra essersi calato bene nel nuovo ruolo di attaccante che gioca dietro la prima punta e che può inserirsi in profondità o lanciare le due ali.
In definitiva, completando la rosa con questi tre innesti (terzino sinistro, regista ed esterno offensivo) - più facile a dirsi che a farsi stanti budget e difficoltà oggettive del mercato - la Juventus diventerebbe sicuramente più competitiva. Non certo ai livelli dell'Inter che resta una spanna sopra a tutte per profondità e qualità della rosa, ma quantomeno non avrebbe nulla da invidiare a Roma, Milan, più qualche altre outsider (Genoa in primis, ma anche Napoli, Palermo e Udinese), che - salvo improbabili crisi nerazzurre - lotteranno per i piazzamenti europei dietro alla favoritissima Inter.
In definitiva, completando la rosa con questi tre innesti (terzino sinistro, regista ed esterno offensivo) - più facile a dirsi che a farsi stanti budget e difficoltà oggettive del mercato - la Juventus diventerebbe sicuramente più competitiva. Non certo ai livelli dell'Inter che resta una spanna sopra a tutte per profondità e qualità della rosa, ma quantomeno non avrebbe nulla da invidiare a Roma, Milan, più qualche altre outsider (Genoa in primis, ma anche Napoli, Palermo e Udinese), che - salvo improbabili crisi nerazzurre - lotteranno per i piazzamenti europei dietro alla favoritissima Inter.
Data la gestione del mercato della Juve non posso non sottolineare come i dirigenti abbiano tradito i miei auspici..
RispondiEliminaPensavo ad una Juve in grado di operare validamente sul mercato ed invece hanno speso tanto, per giocatori probabilmente non decisivi. Hanno preso un ottimo allenatore anche se troppo vincolato al 4-4-2 senza avere esterni in rosa.
Si son trovati quindi ad impostare il mercato acquistando inevitabilmente degli esterni anche se non di qualità eccelsa (Martinez mi piace molto ma non so se sia in grado di coprire tutta la fascia). E' evidente che manca ancora un esterno per il gioco di Del Neri e probabilmente quello di maggior qualità.
E' assurdo tenere in panchina un giocatore come Melo pagato 25 milioni l'anno prima (acquisto sbagliato come avevo già detto lo scorso anno all'inizio della stagione).. non era meglio tentare di venderlo o impostare la squadra con un regista protetto da Sissoko e Melo? Marchisio è un buon giocatore ma dalla difficile collocazione tattica, non è un vero incontrista, non è un regista, ma sarebbe un buon giocatore in un centrocampo a tre o a cinque, lasciato libero di inserirsi in attacco. Così dove giocherebbe in questa Juve non è nelle migliori condizioni per esprimersi.
I dirigenti volevano vendere Diego per far cassa, anche realizzando una minusvalenza rispetto allo scorso anno, quando Diego è l'unico giocatore giovane in grado di fare la differenza nella fase offensiva che la Juve ha in questo momento.
Sinceramente vedo una Juve molto muscolare (come le classiche squadre di Del Neri), senza nessuno in grado di impostare il gioco.
Come dice Simone, è essenziale acquistare subito un regista valido. A quel punto in panchina finirebbero 2 tra Melo, Sissoko e Marchisio e quindi la cessione di uno di questi giocatori mi pare sia inevitabile per fare cassa.
Motta personalmente non mi fa impazzire..
Bonucci è un buon difensore ma non si integra alla perfezione con Chiellini in quanto nessuno dei due è in grado di far ripartire velocemente l'azione (in questo, tra i due, è meglio Bonucci ovviamente).
In porta si è scelto un ottimo portiere ma lo si è pagato caro data la sua età.
Viste le difficoltà nel trovare un esterno, perché non puntare su Camoranesi sperando in un anno senza grossi infortuni?
Con la rosa attuale vedo la Juve lottare come lo scorso anno per la coppa Uefa. Inter, Milan, Roma e Palermo sono superiori sulla carta. Il Genoa probabilmente anche, nonostante debba amalgamare numerosi acquisti. Il Napoli e la Fiorentina hanno una squadra all'altezza dell'attuale Juve.
La Samp avrebbe una rosa leggermente migliorata rispetto allo scorso anno, ma è decisamente inadeguata per affrontare sia la C.L. che il campionato e quindi se dovesse passare il preliminare, la vedo fuori dalla UEFA nella prossima stagione.
Due giorni dopo il mio commento, mi ritrovo a doverlo riconsiderare visto che sono cambiati i fatti.
RispondiEliminaFinalmente è arrivato l'esterno offensivo di qualità che serviva e con il prestito di Aquilani (praticamente concluso) si è risolto (?) anche il problema del regista.
Su Aquilani mi sono già espresso in un altro post. Il giocatore ha qualità ma un fisico di cristallo. Infortuni permettendo, la Juve potrebbe essere competitiva per tornare tra le prime 4 in Italia.
Ora il mercato juventino lo giudico positivamente, ferme restando tutte le considerazioni del post precedente.
Ora si dovrà pensare alle cessioni.. tra gli acquisti, gli stipendi dei giocatori acquistati, quelli dei giocatori non venduti, mi sa che la Juve non sarebbe in linea con il fair play finanziario..
Come insegna il Milan, cedere alcuni giocatori dall'elevato stipendio e in là con gli anni (calcisticamente parlando) non è cosa semplice.. inoltre bisogna trovare una destinazione che accontenti anche il calciatore (e la sua famiglia)...insomma, è decisamente più facile acquistare..