

I RETROSCENA: va subito chiarito che, stando alle voci e alle indiscrezioni raccolte in queste settimane, Roma parte nettamente favorita, avendo incassato l'appoggio pieno dei vertici del CONI. Secondo quanto scrive Repubblica quest'oggi, infatti, ci sono stati molti segnali da parte di Petrucci & Co. a favore della candidatura romana. Sono due gli episodi che Zunino riporta e che dimostrano come il CONI, anzichè fare da arbitro imparziale della contesa, trasudi di romanocentricità. Il primo risale a un paio di mesi fa quando Petrucci assieme al segretario Pagnozzi, nonchè a Pescante e Carraro (influenti esponenti italiani presso il CIO), hanno incontrato segretamente il sindaco di Roma Alemanno per manifestargli il loro sostegno. Inoltre, lo scorso 8 gennaio, lo stesso presidente del CONI sembra abbia fatto una visita a Venezia dal sindaco Cacciari e lo abbia invitato a ritirare la candidatura, ottenendo uno scontato diniego.
IL RUOLO DELLA POLITICA: come risaputo, la candidatura olimpica è qualcosa che va molto al di là dello sport. Giro d'affari enorme, posti di lavoro, ed enormi interessi. Non a caso per supportare la candidatura di Chicago alle Olimpiadi 2016 si sono scomodati Barack e Michelle Obama. Da noi, in scala ridotta, politici locali e nazionali sono intervenuti in modo deciso a sostegno della propria città di riferimento, risvegliando lo storico campanilismo italico. Alemanno ha incassato il sostegno di Provincia e Regione, nonchè quello di Rutelli, già promotore della candidatura romana del 1997. Possibile l'asse con Napoli a cui andrebbero le gare di vela e alcuni incontri del torneo di calcio. Venezia, invece, si appoggia sul nord-est e sulla collaborazione di altre città come Padova, Treviso e Udine. Cacciari punta molto sull'appoggio dei ministri veneti e ha formato un gruppo di sostegno di deputati-senatori del nord-est. Inoltre, per sensibilizzare l'opinione pubblica e non ridurre il tutto a una scelta burocratica nelle stanze segrete romane, intende portare la sfida su Ra1 a Porta a Porta.
I 2 PROGETTI (pregi e problemi): Venezia ha già illustrato il dossier mentre Roma presenterà il proprio solo quest'oggi. La città lagunare punta sul quadrante di Tessera (Mestre) e la terra ferma come cuore pulsante dei Giochi. La zona dista solo 3 km dall'aeroporto internazionale Marco Polo e si presta alla costruzione di molti
impianti ex novo, tra cui il villaggio olimpico, il media-center e lo stadio olimpico da 80.000 posti (riducibili dopo i Giochi). A Tessera non solo la regina atletica ma anche tutti gli sport acquatici, quelli di combattimento e la pallavolo. A Venezia città ci sarebbe la maratona con arrivo a Piazza San Marco, al Lido si svolgerebbero le gare di ciclismo, golf, vela e nuoto in acque libere. Al Venezia Vega Park si diputerebbero i tornei indoor di basket e pallamano e le gare di ginnastica artistica, mentre nella zona del Parco San Giuliano avrebbero luogo i tornei di hockey, tennis e le gare di tiro con l'arco. La principale difficoltà organizzativa per Venezia VentiVenti è proprio la collocazione geografica delle gare. Sarebbero Giochi suddivisi in molte città, seppur vicine tra loro. A Jesolo (beach volley), Padova (equitazione, tiro a volo, badminton, pentathlon e rugby), Treviso (canottaggio, canoa, ciclismo su pista, ciclismo e rugby), Verona, Vicenza, Trieste e Udine per il calcio. La critica più forte è quindi legata alla frammentazione eccessiva delle gare olimpiche e al fatto che quasi tutti i 26 impianti previsti andrebbero costruiti da zero. Molto avanzata la proposta di viabilità con metro (sotto la Laguna), treni leggeri, alta velocità e tapis roulant.
Roma, come detto, presenterà oggi il suo progetto ma si conoscono già molte cose. Ovviamente Stadio Olimpico più Foro Italico come centro dei Giochi. Il villaggio olimpico sorgerebbe a Tor di Quinto (sulle ceneri delle vecchie caserme), il Flaminio verrebbero ristrutturato (40.000 spettatori). Tor Vergata e Nuova Fiera ospiterebbero gli sport indoor. Nelle straordinarie cornici dei Fori Imperiali e del Circo Massimo si disputerebbero la maratona e il tiro con l'arco. Ostia ospiterebbe le gare di nuoto in acque libere e vela, mentre alla Magliana si disputerebbe il torneo di golf. La viabilità prevede il Tevere come via di trasporto principale.
I problemi principali per Roma sono legati all'organizzazione complessiva e al pericolo di ingenti speculazioni edlizie (anche Venezia non è immune da ciò ma in termini più ridotti). I recenti Mondiali di nuoto hanno lasciato in eredità una indagine della magistratura, 17 piscine sequestrate, 34 indagati e il fallimento del progetto di Tor Vergata.
Personalmente spero che, qualsiasi città dovesse vincere tra Roma e Venezia, la candidatura italiana per le Olimpiadi del 2020 possa essere forte e competitiva a livello CIO. Ottenere i Giochi è un'impresa assai ardua acnhe e soprattutto per l'attività di lobbying che occorre fare in seno al CIO e non solo (memorabile la vittoria di Atlanta-Coca Cola contro Atene nel centenario delle Olimpiadi moderne). Poi, se devo sbilanciarmi per una delle 2 candidate scelgo Venezia per ragioni geografiche, ma soprattutto per la conoscenza di alcune valide persone impegnate nel progetto tra cui Federico Fantini.
IL RUOLO DELLA POLITICA: come risaputo, la candidatura olimpica è qualcosa che va molto al di là dello sport. Giro d'affari enorme, posti di lavoro, ed enormi interessi. Non a caso per supportare la candidatura di Chicago alle Olimpiadi 2016 si sono scomodati Barack e Michelle Obama. Da noi, in scala ridotta, politici locali e nazionali sono intervenuti in modo deciso a sostegno della propria città di riferimento, risvegliando lo storico campanilismo italico. Alemanno ha incassato il sostegno di Provincia e Regione, nonchè quello di Rutelli, già promotore della candidatura romana del 1997. Possibile l'asse con Napoli a cui andrebbero le gare di vela e alcuni incontri del torneo di calcio. Venezia, invece, si appoggia sul nord-est e sulla collaborazione di altre città come Padova, Treviso e Udine. Cacciari punta molto sull'appoggio dei ministri veneti e ha formato un gruppo di sostegno di deputati-senatori del nord-est. Inoltre, per sensibilizzare l'opinione pubblica e non ridurre il tutto a una scelta burocratica nelle stanze segrete romane, intende portare la sfida su Ra1 a Porta a Porta.
I 2 PROGETTI (pregi e problemi): Venezia ha già illustrato il dossier mentre Roma presenterà il proprio solo quest'oggi. La città lagunare punta sul quadrante di Tessera (Mestre) e la terra ferma come cuore pulsante dei Giochi. La zona dista solo 3 km dall'aeroporto internazionale Marco Polo e si presta alla costruzione di molti

Roma, come detto, presenterà oggi il suo progetto ma si conoscono già molte cose. Ovviamente Stadio Olimpico più Foro Italico come centro dei Giochi. Il villaggio olimpico sorgerebbe a Tor di Quinto (sulle ceneri delle vecchie caserme), il Flaminio verrebbero ristrutturato (40.000 spettatori). Tor Vergata e Nuova Fiera ospiterebbero gli sport indoor. Nelle straordinarie cornici dei Fori Imperiali e del Circo Massimo si disputerebbero la maratona e il tiro con l'arco. Ostia ospiterebbe le gare di nuoto in acque libere e vela, mentre alla Magliana si disputerebbe il torneo di golf. La viabilità prevede il Tevere come via di trasporto principale.
I problemi principali per Roma sono legati all'organizzazione complessiva e al pericolo di ingenti speculazioni edlizie (anche Venezia non è immune da ciò ma in termini più ridotti). I recenti Mondiali di nuoto hanno lasciato in eredità una indagine della magistratura, 17 piscine sequestrate, 34 indagati e il fallimento del progetto di Tor Vergata.
Personalmente spero che, qualsiasi città dovesse vincere tra Roma e Venezia, la candidatura italiana per le Olimpiadi del 2020 possa essere forte e competitiva a livello CIO. Ottenere i Giochi è un'impresa assai ardua acnhe e soprattutto per l'attività di lobbying che occorre fare in seno al CIO e non solo (memorabile la vittoria di Atlanta-Coca Cola contro Atene nel centenario delle Olimpiadi moderne). Poi, se devo sbilanciarmi per una delle 2 candidate scelgo Venezia per ragioni geografiche, ma soprattutto per la conoscenza di alcune valide persone impegnate nel progetto tra cui Federico Fantini.
Aspettavo un commento sull'argomento! Grande Simone!
RispondiEliminaSe posso però fare delle piccole precisazioni da addetta ai lavori quello che vogliamo far capire è che i centri in cui si svolgerebbero le gare sono racchiusi in un'area estremamente più piccola di quanto accaduto in altre città in passato (basti pensare che a Venezia tutti gli atleti dormirebbero nello stesso villaggio e il 70% di questi si troverebbe a disputare le gare entro un raggio di 12 min - e ricordiamoci qui di pensare allo sviluppo infratrutturale tra 10 anni e non allo stato di oggi, già comunque in via di notevole sviluppo!).
Sul fronte degli impianti invece le strutture che sarebbero da costruire sono solo 7: le altre che magari ad oggi non sono visibili sul territorio sono già state pianificate (e a volte anche già finanziate) a prescindere dall'assegnazione dei Giochi.
Detto ciò approfitto per invitare tutti a seguire il roadshow che abbiamo iniziato lunedi 18 a Torino e che toccherà tutti i capoluoghi di Provincia del Veneto (e Simo, con buona probabilità faremo tappa anche a Udine) per poterci incontrare e chiarire tutti i dubbi e le perplessità relative! Un consiglio a tutti: guardate sempre il sito www.venezia2020.it che quotidianamente viene aggiornato con la rassegna stampa completa e con tutte le news.
E ovviamente... VENEZIA 2020: IO DICO SI!
Grazie per le precisazioni Sara! Anche secondo me le distanze tra villaggio olimpico e campi gara sarebbero molto più ridotte di quanto si possa pensare ora e in effetti una delle parti che più mi ha colpito del progetto di Venezia è quella dei trasporti. A Roma potranno inventarsi ben poco da questo punto di vista. La stessa possibilità dello Stadio Olimpico che dopo le Olimpiadi vedrebbe ridotta la sua capienza è un indice di come stiate pensando molto anche a quello che le Olimpiadi lascerebbero in eredità. L'immagine del mio blog raffigura lo stadio Olimpico di Pechino, splendido, meraviglioso ma praticamente inutilizzato dall'agosto 2008 (vi hanno disputato solo la Supercoppa di calcio italiana Inter-Lazio e durante l'anno ospita solo visite guidate). Il vostro tour è molto importante per sensibilizzare l'opinione pubblica. La trasmissione in diretta nazionale voluta da Cacciari sarebbe davvero importante... Il mio timore, accompagnato dai retroscena che ho riportato, è che il CONI non sia equidistante e che preferisca puntare sulla "sua" Roma.
RispondiEliminaTenete duro e continuate così!! Buon lavoro e in bocca al lupo!!
Leggiti articolo su gazzetta di oggi, e anche il programma di roma, che comincia attività di promozione solo ad aprile ( è già sicura di vincere). Nel comitato organizzatore c'è l'ad di Alitalia ( chicca, sabelli è molisano) e trenitalia e rai hanno già dato appoggio a roma. Morale della favola è già tutto scritto,anche se Roma come ha già fatto sta presentando un progetto orribile, copia di quello di Atene, progettando uno stadio del nuoto a Tor di Quinto, buttando definitivamente i soldi nel cesso per stadio del nuoto del Tor Vergata, anzi verranno costruiti stadi di pallacanestro, pallavolo sempre progettati da calatrava sulle ceneri del vecchio progetto con altro spreco di soldi. E tutti gli altri impianti non saranno toccati, stadio olimpico rimarrà così com'è, cioè scandaloso per un olimpiade e ricordiamo che il foro italico non ha parcheggi!!!!!Dove cavolo mette la gente la macchina, nel tevere o 10km dallo stadio???Follia, follia, follia, roma vincerà qualsiasi progetto presenti venezia, avrebbe possibilità solo se presentasse un progetto 10 volte più grande di Roma, cosa che non è....
RispondiEliminaArticolo Gazzetta letto. A parte il fatto che un argomento così fondamentale come le Olimpiadi meriterebbe molto ma molto più spazio (il servizio Gazzetta è al solito a mezza pagina, mentre rubriche come Altri Mondi o poker hanno grande risalto...), penso che la risposta di Fantini sia corretta. Fs e Rai supportano apertamente Roma. Mah. La Rai è sempre stata romanocentrica ma nell'ultimo periodo sta esagerando (per farti capire come ormai non facciano neanche finta di essere imparziali, la partita della Roma in Coppa Italia è stata commentata dalla seconda voce ufficiale di Roma Channel...). Hai detto bene Vik. L'impressione è che abbiano già deciso, senza neanche confrontare i progetti. Roma se l'è presa comoda. Se i mondiali di nuoto hanno portato a inchieste penali e sprechi enormi, figurati un'Olimpiade. Comunque Venezia deve fare di tutto per attirare l'attenzione di media e di conseguenza della gente. Altrimenti verrà deciso tutto nella penombra.
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