Il mercato estivo e le prime 5 partite avevano illuso tifosi e addetti ai lavori. L’opinione generale era che questo campionato sarebbe stato un testa a testa Inter-Juventus. In realtà, dopo sole 11 giornate la squadra di Mourinho ha già 7 punti sui bianconeri e appare veramente difficile ipotizzare un recupero degli uomini di Ferrara. Poteva essere un campionato combattuto, invece si prospetta una cavalcata solitaria dell’Inter. Detto che la rosa a disposizione di Mourinho è la più forte, c’è da chiedersi se la Juventus avrebbe potuto far qualcosa in più in questo inizio di stagione. La risposta è ovviamente sì e le colpe, a mio modo di vedere, sono principalmente di Ciro Ferrara o, meglio ancora, di chi ha voluto mettere sulla panchina bianconera un tecnico debuttante. La scorsa estate la Juventus ha agito bene sul mercato, rinforzandosi indubbiamente. Diego-Melo-Grosso-Cannavaro sono 4 titolari che hanno aumentato notevolmente il tasso tecnico della squadra. Lo sforzo fatto per migliorare la rosa andava accompagnato da una attenta valutazione sul tecnico. Occorreva affidare la squadra ad un allenatore, magari emergente, ma con una discreta esperienza. I nomi di Spalletti o Laurent Blanc (Bordeaux), mi sembravano ok. Purtroppo, sulla moda del “guardiolismo” (dimenticandosi che razza di squadra avesse a disposizione il pur bravo tecnico catalano) si è deciso di puntare su Ferrara, scelta coraggiosa ma con molti punti interrogativi. Queste prime 11 partite hanno confermato questi dubbi. Il pareggio interno contro il modesto Bologna, la tremenda prestazione di Palermo e il secondo tempo contro il Napoli sono tre indizi a cui si somma il balbettante cammino in Champions League (una non vittoria a Tel Aviv ridurrebbe drasticamente le possibilità di passaggio del turno). Un vero peccato, visti gli investimenti fatti. Ovviamente c’è ancora molto tempo davanti e la Juve vista contro Roma, Genoa e Sampdoria potrebbe essere quella vera. Recuperare punti all’Inter, però, diventa difficile. Lo sa benissimo anche il neo presidente Jean Claude Blanc, primo sponsor della scelta Ferrara. Lo sanno benissimo anche alcuni giornalisti che un anno fa, ad ogni mezzo passo falso, investivano di critiche al limite dell’insulto Claudio Ranieri.
SERIE A: DOPO 11 GIORNATE CAMPIONATO GIA’ CHIUSO?
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Blanc Jean Claude
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Champions League
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Spalletti
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Il mercato estivo e le prime 5 partite avevano illuso tifosi e addetti ai lavori. L’opinione generale era che questo campionato sarebbe stato un testa a testa Inter-Juventus. In realtà, dopo sole 11 giornate la squadra di Mourinho ha già 7 punti sui bianconeri e appare veramente difficile ipotizzare un recupero degli uomini di Ferrara. Poteva essere un campionato combattuto, invece si prospetta una cavalcata solitaria dell’Inter. Detto che la rosa a disposizione di Mourinho è la più forte, c’è da chiedersi se la Juventus avrebbe potuto far qualcosa in più in questo inizio di stagione. La risposta è ovviamente sì e le colpe, a mio modo di vedere, sono principalmente di Ciro Ferrara o, meglio ancora, di chi ha voluto mettere sulla panchina bianconera un tecnico debuttante. La scorsa estate la Juventus ha agito bene sul mercato, rinforzandosi indubbiamente. Diego-Melo-Grosso-Cannavaro sono 4 titolari che hanno aumentato notevolmente il tasso tecnico della squadra. Lo sforzo fatto per migliorare la rosa andava accompagnato da una attenta valutazione sul tecnico. Occorreva affidare la squadra ad un allenatore, magari emergente, ma con una discreta esperienza. I nomi di Spalletti o Laurent Blanc (Bordeaux), mi sembravano ok. Purtroppo, sulla moda del “guardiolismo” (dimenticandosi che razza di squadra avesse a disposizione il pur bravo tecnico catalano) si è deciso di puntare su Ferrara, scelta coraggiosa ma con molti punti interrogativi. Queste prime 11 partite hanno confermato questi dubbi. Il pareggio interno contro il modesto Bologna, la tremenda prestazione di Palermo e il secondo tempo contro il Napoli sono tre indizi a cui si somma il balbettante cammino in Champions League (una non vittoria a Tel Aviv ridurrebbe drasticamente le possibilità di passaggio del turno). Un vero peccato, visti gli investimenti fatti. Ovviamente c’è ancora molto tempo davanti e la Juve vista contro Roma, Genoa e Sampdoria potrebbe essere quella vera. Recuperare punti all’Inter, però, diventa difficile. Lo sa benissimo anche il neo presidente Jean Claude Blanc, primo sponsor della scelta Ferrara. Lo sanno benissimo anche alcuni giornalisti che un anno fa, ad ogni mezzo passo falso, investivano di critiche al limite dell’insulto Claudio Ranieri.
Campionato già chiuso purtroppo.Purtroppo una squadra senza allenatore difficilmente può vincere ( datolo devastante su un grygera morto senza alcuna modifica tattica è qualcosa di sconcertante anche un allenatore di terza categoria coi taglialegna in campo...)
RispondiEliminaDatolo sembrava Maradona...il gol del 2-1 preso in contropiede. Nessuna mossa se non togliere Poulsen per sbilanciare ulteriormente la squadra. Se non arrivano i tre punti mercoledì stagione già buttata a novembre..
RispondiEliminaContinuo a sostenere che il mercato della Juve è stato sopravvalutato..
RispondiEliminaOttimo l'acquisto di Diego.
Buono quello di Cannavaro.
Melo è un buon giocatore ma che in questa Juve non serviva, o meglio c'erano altre priorità.
Grosso non può più giocare ogni tre giorni.
La Juve avrebbe dovuto acquistare due terzini di un certo spessore. Questa è la vera lacuna della squadra.
Invece sono arrivati 2 centrali difensivi..
Ferrara non sarà certo il miglior allenatore sulla piazza, ma le colpe non sono esclusivamente sue, anzi..
A Simone avevo già espresso il mio pronostico che vedeva una cavalcata solitaria dell'Inter..
Il gap con le altre squadre, lungi dall'essersi ridotto, si è, secondo me, dilatato.
E da milanista la cosa non può farmi molto piacere..
Sono d’accordo sulla mancanza di due terzini di livello. Grosso è meglio di Molinaro ma non è più un ragazzino e in fase difensiva ha sempre avuto qualche problema. Sulla destra andava ceduto il modesto Grygera e acquistato un giovane promettente (uno tra De Silvestri, Rafinha e Zuniga, giocatori diversi ma di prospettiva). Zebina era la solita scommessa e come sempre è ai box. Chiellini-Cannavaro-Legrottaglie sono tre centrali di buon affidamento anche se l’ideale sarebbe stato acquistarne un quarto giovane (uno tra Kjaer, Agger, Zapata). Il centrocampo si basa su Sissoko-Camoranesi e se mancano o sono fuori forma sono dolori. Melo va bene ma non è un fenomeno. Diego è forte e verrà fuori mentre davanti non ci sono grandi problemi anche se sarebbe servita in qualche partita la classe e l’esperienza di Del Piero.
RispondiEliminaFerrara ha delle precise responsabilità in alcune partite (Bologna, Palermo e Napoli, ma anche Bordeaux e Maccabi, dove non ha saputo leggere la partita e ha sbagliato i cambi). E’ giusto dargli tempo e fiducia, ma se prima della sosta natalizia la Juve fosse fuori dalla Champions e lontana dall’Inter in campionato la società dovrebbe riflettere sulla scelta di affidare una buona squadra, sicuramente più forte e competitiva di quella di Ranieri, ad un tecnico debuttante.