
Scatta domani in Egitto la 17^ edizione dei Mondiali Under 20, massima competizione del calcio giovanile. Mi piace sottolineare proprio quest’ultimo dato. Non esiste torneo giovanile più importante, perché in tutto il mondo la massima categoria è l’Under 20. In Italia siamo convinti, erroneamente, che sia l’Under 21 (categoria sconosciuta al di fuori dell’Europa). Tutto questo si concretizza nelle difficoltà con cui la nazionale guidata da Rocca affronta l’evento. Molte squadre di club hanno negato i giocatori alla nazionale e, in certi casi, non si è nemmeno tentato di convocare alcuni giocatori. Così restano a casa i vari Santon, Balotelli, Macheda, Paloschi e Poli. Inoltre alcuni azzurrini hanno avuto delle divergenze con il sergente di ferro Rocca (Zigoni del Milan). Giocatori che avrebbero sicuramente dato un altro spessore agli azzurrini. Da seguire comunque Misuraca (trascinatore del Palermo campione d‘Italia Primavera, in prestito al Vicenza).
Azzurri a parte (girone con Paraguay, Trinidad&Tobago ed Egitto: gli ottavi sarebbero già un buon risultato), sarà una altra grande edizione del torneo iridato, seguita in modo ottimale dalle tv italiane (dirette su SkySport, Raisport ed Eurosport).
Ai mondiali U20 sono sbocciati i migliori talenti della storia del calcio: Maradona, Van Basten, Raul, Henry, Trezeguet, Messi, Aguero, Pato e molti altri. Mancando l’Argentina, campione nelle ultime due edizioni, le squadre favorite sono Brasile e Germania, ma occhio a Egitto, Ghana e Ungheria. Squadra simpatia del torneo sarà senza dubbio Tahiti. Da seguire anche la Spagna che all’ultimo minuto dovrà fare a meno di Bojan a cui il Barcellona aveva dato il via libera… Capito FIGC?
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