Roland Garros, Cristo Redentore e Italia-Fluminense: un weekend da incubo per la Rai

L'ultimo weekend pre-Mondiali si è rivelato assai difficile per la Rai e per Raisport in particolare. Tra sabato e domenica si sono verificati tre episodi che hanno scatenato molte polemiche dentro e fuori Viale Mazzini. Dapprima la richiesta di risarcimento danni per lo spot Mondiale del Cristo Redentore, poi la figuraccia dell'interruzione della finale femminile del Roland Garros, infine la problematica diretta dell'ultima amichevole dell'Italia contro il Fluminense (si dice il, non la). A queste andrebbe aggiunta la decisione di rimuovere da youtube tutti i filmati Rai. Quest'ultimo punto meriterebbe una riflessione a parte. Per ora fermiamoci all'ultimo weekend.

1. L'Arcidiodesi di Rio de Janeiro ha chiesto un risarcimento danni tra i 5 e i 7 milioni di euro, per lo spot Rai per Brasile 2014 in cui il Cristo Redentore indossa la maglia numero 10 dell'Italia. Secondo la chiesa brasiliana, infatti, lo spot è blasfemo e offensivo e sfrutta in modo illegittimo un copyright della stessa Arcidiocesi. Per capire appieno la reazione dell'Arcidiocesi di Rio, va ricordato che, a quanto appreso, la stessa avrebbe rifiutato negli scorsi mesi un'offerta di 1.5 milioni di euro da parte di una nota azienda d'abbigliamento sportivo, anch'essa intenzionata a sfruttare l'immagine del Cristo Redentore . Un bel pasticcio che ora, probabilmente, andrà risolto per vie legali.


2. Sabato pomeriggio è accaduto il "fattaccio". Finale femminile del Roland Garros 2014 tra Sharapova e Halep. Partita tiratissima. Si va al terzo set e sul 4-4 Raisport decide di interrompere bruscamente la diretta su Raisport 1 per dare la linea alle finali di ritorno dei playoff di LegaPro (l'ex Serie C). Apriti cielo.
Sul punto ci sono alcune considerazioni da fare. Mi sembra inutile infierire sulla tragicomica scelta dei dirigenti di Raisport. Ieri sono usciti due comunicati (Usigrai e Raisport) che parlano di "responsabilità accertata". Il Roland Garros è uno dei pochissimi eventi di livello di cui la Rai deteneva i diritti (contratto scaduto con l'edizione 2014). Preferire la diretta delle finali del campionato di terza serie significa non aver compreso appieno il "peso" dei due eventi (con tutto il rispetto per i tifosi calcistici coinvolti). Ad ogni modo, tale (breve) sovrapposizione era facilmente risolvibile. Raisport ha due canali tematici sportivi, più tre generalisti, più - eventualmente - un'altra decina di canali tematici. Trovarne uno per la diretta delle fasi finali di Sharapova-Halep non sarebbe stato difficile.
A questo punto subentra un'ulteriore questione. Perché la Lega Pro e Raisport hanno programmato in contemporanea le due partite più importanti della stagione? Non era preferibile scegliere un'altra fascia oraria, magari alla domenica pomeriggio, per dare il giusto spazio alle due finali (che so, una alle 15:00, l'altra alle 18:00?). Perché si è corso il rischio di una sovrapposizione con la finale del RG? La risposta è semplice. Dalle ricostruzioni, sembra che sia stata la stessa Raisport ad aver imposto la contemporaneità dei due match e a decidere - di concerto con la stessa Lega Pro - la programmazione al sabato alle 18:00. Si può facilmente intuire il ragionamento dei dirigenti Rai: la finale femminile del RG inizia alle 15:00, in tre ore se la sbrigano e alle 18:00 partiamo con due finali di Lega Pro (tralascio per carità di patria ogni giudizio sulla "diretta gol" mandata in onda da Raisport). Peccato che il tennis sia uno sport "anti-palinsesto" e che Sharapova e Halep abbiano deciso di andare al terzo set. Autogol incredibile. Va ricordato che Raisport, al pari di Sky e di Mediaset, decide in base alle proprie esigenze la collocazione temporale degli eventi sportivi per i quali detiene i diritti (e ha voce in capitolo). La stessa cosa avviene, per esempio, nelle partite di Coppa Italia (vedi post). Per questo, a maggior ragione dopo la figuraccia di sabato, trovo alquanto pretestuose le lamentele nelle quali Raisport si esibisce ogniqualvolta la Lega Calcio "svuota" il palinsesto pomeridiano della Serie A, "danneggiando" così Stadio Sprint e 90° Minuto. Piaccia o meno, chi acquista i diritti televisivi ha l'ultima parola circa la programmazione degli eventi. Con una gestione oculata e un po' di buon senso, si sarebbe potuta evitare una gaffe di dimensioni storiche .

3. Ieri sera, nel corso dell'ultima amichevole dell'Italia contro il Fluminense, i telespettatori italiani hanno perso diversi minuti del primo tempo - compresi i primi due gol - a causa di un problema tecnico. In questo post di squer.it trovate un riassunto della vicenda con le spiegazioni della Rai e le reazioni su Twitter (#Raidown). Come non bastasse, nel pre-partita è accaduto anche questo curioso episodio. Protagonista suo malgrado il bordocampista di Raisport Alessandro Antinelli.

Insomma, pochi giorni dopo le polemiche sui tagli imposti dal governo e a poche ore dall'inizio di Brasile 2014, un weekend da incubo per la Rai. Come per la finale del Roland Garros, un pessimo tempismo.

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