Come ogni anno Deloitte ha pubblicato un interessante report sui fatturati (in inglese si parla di revenues, traducibile con il nostro "ricavi") dei primi 20 club calcistici in Europa. Grazie al suggerimento dell'amico Giorgio Spadola ho potuto consultare il report nella sua interezza. Prima di entrare nel dettaglio con dati e considerazioni, alcune note metodologiche. Lo studio riguarda la stagione sportiva 2010/2011 e comprende fondamentalmente 3 "revenues": entrate da stadio (compreso il food&beverage), entrate da diritti televisivi, entrate commerciali (sponsor e merchandising). Sono esclusi quindi i movimenti finanziari legati ai trasferimenti di giocatori. I dati sono stati ricavati dall'IFRS (International Financial Reporting Standards).
Ecco la classifica dei 20 club calcistici europei con il maggior fatturato:
FATTURATI 2010/11 in milioni di €
(tra parentesi posizione e fatturato stagione precedente)
- Real Madrid 479.5 (1 - 438.6)
- FC Barcelona 450.7 (2 - 398.1)
- Manchester United 367 (3 - 349.8)
- Bayern Monaco 321.4 (4 - 323)
- Arsenal 251.1 (5 - 274.1)
- Chelsea 249.8 (6 - 255.9)
- AC Milan 235.1 (7 - 244)
- Internazionale 211.4 (9 - 224.8)
- Liverpool 203.3 (8 - 225.3)
- Schalke 04 202.4 (16 - 139.8)
- Tottenham Hotspur 181 (12 - 146.3)
- Manchester City 169.6 (11 - 152.8)
- Juventus 153.9 (10 - 205)
- Olympique de Marseille 150.4 (15 - 141.1)
- AS Roma 143.5 (18 - 122.7)
- Borussia Dortmund 138.5 (new entry)
- Olimpyque Lyonnais 132.8 (14 - 146.1)
- Amburgo 128.8 (13 - 146.1)
- Valencia 116.8 (new entry)
- Napoli 114.9 (new entry)
CONSIDERAZIONI - Il totale dei fatturati dei 20 club presenti in classifica è di 4.4 miliardi di euro. Dietro a queste 20 squadre ci sono: Benfica (102.5), Atletico Madrid (99.9), Werder Brema (99.7), Aston Villa (99.3), Newcastle (98), Ajax (97.1), Stoccarda (95.5), Everton (90.8), West Ham (89.1) e Sunderland (87.9).
L'evidente superiorità tecnica rispetto alla concorrenza di Real Madrid e Barcellona, si riflette anche nella classifica dei fatturati. Difficile stabilire un rapporto di causa-effetto, ma supremazia sul campo e leadership nel ranking Deloitte sono strettamente collegate tra loro.
La classifica, poi, dimostra come il calcio inglese sia quello che funziona meglio nel suo complesso (mentre sotto l'aspetto tecnico la stagione attuale è quella più povera e deludente degli ultimi anni). Stadi, diritti televisivi e merchandising della Premier League determinano la presenza nel ranking di ben 6 squadre tra le 12 e di altre 5 tra le 30.
Il Milan è la prima squadra italiana (settimo posto), mentre tra le prime 20 ci sono anche Inter (8a, ma con deciso calo nel fatturato complessivo stante l'uscita anticipata dalla Champions rispetto alla stagione 2009/2010), Juventus (13a, paga pesantemente la non presenza in Champions e l'uscita prematura dall'Europa League, comunque assai meno munifica dell'altra competizione UEFA), Roma (15a, in ascesa) e la new entry Napoli (20a, ma destinata a migliorare dopo l'ottima performance nell'attuale Champions; i partenopei hanno beneficiato soprattutto della nuova ripartizione dei diritti televisivi e del discreto cammino in Europa League).
Partendo dai dati delle italiane si può effettuare un'ulteriore considerazione. Oramai la Champions League rappresenta una necessità (se non, in alcuni casi, un motivo di vera e propria sopravvivenza o sostenibilità economico-finanziaria) per i club. Partecipare alla massima competizione europea, magari andando avanti nei turni a eliminazione diretta, rappresenta una voce determinante per i bilanci di molte squadre. Basti dare un'occhiata allo Schalke 04, semifinalista della scorsa edizione. Il team di Gelsenkirchen è passato dal 16° al 10° posto facendo registrare un +62.6 milioni. Per capire l'impatto della Champions League sui bilanci dei club si può dare un'occhiata a questo post.
FATTURATI NEL DETTAGLIO - Il report Deloitte è molto interessante perché contiene anche la suddivisione in percentuale dei fatturati dei singoli club. Così, senza analizzare tutti e 20 i club, possiamo prenderne 4 (uno a testa per Premier, Liga, Serie A e Bundesliga) per capire il diverso peso delle tre voci considerate nello studio (stadi, diritti tv e commerciale).
Il Barcellona ha aumentato il proprio fatturato di oltre 50 milioni di euro. Fondamentale la conquista della Champions 2011. Peraltro i blaugrana potrebbero insidiare da vicino i blancos nella classifica relativa alla stagione 2011/2012 avendo conquistato il Mondiale per Club e, soprattutto, avendo sottoscritto un contratto di sponsorizzazione di maglia con Qatar Foundation che porterà 30 milioni di euro l'anno nella casse catalane (prima il Barcellona si distingueva per non avere sponsor commerciali sulla propria camiseta). Nel complesso, i 450.7 milioni di fatturato del Barcellona per la stagione 2010/2011 sono così suddivisi (in milioni di euro):
- Matchday (incassi stadio) 110.7 (25%)
- Diritti televisivi 183.7 (41%)
- Area commerciale (sponsor e merchandising) 156.3 (34%)
Il Manchester United rappresenta probabilmente il club con il miglior equilibrio nella suddivisione della torta (anche lo stesso Real Madrid, comunque, ha un buon equilibrio tra le 3 voci: matchday 26%, diritti tv 38%, commerciale 36%). Ecco la scomposizione del fatturato dei Red Devils (367 milioni di euro):
- Matchday (incassi stadio) 120.3 (33%)
- Diritti televisivi 132.2 (36%)
- Area commerciale (sponsor e merchandising) 114.5 (31%)
Il Bayern Monaco, club modello sotto diversi aspetti, è al terzo posto della classifica, ma guida quella parziale relativa alle entrate commerciali. Grazie alle sponsorizzazioni di autentici colossi quali adidas, Audi e Gazprom, i bavaresi sono davanti anche al Real Madrid sotto questa voce (il Barcellona, però, con il nuovo sponsor di maglia potrebbe passare al primo posto anche in questa graduatoria). I 321.4 milioni di fatturato sono così divisi:
- Matchday (incassi stadio) 71.9 (22%)
- Diritti televisivi 71.8 (22%)
- Area commerciale (sponsor e merchandising) 177.7 (56%)
Il Milan rappresenta al meglio il poco equilibrio del calcio italiano dove i diritti televisivi hanno un peso sproporzionato rispetto alle altre voci. Gli stadi di proprietà, Juventus a parte, sono ancora un miraggio e le pay-Tv sono il vero motore economico del nostro football. I rossoneri, grazie al loro appeal planetario, comunque, riescono ad ottenere dei buoni risultati anche sul piano delle sponsorizzazioni (adidas, Fly Emirates, Audi e Taci Oil). I 235.1 milioni di euro di fatturato sono scorporati in questo modo:
- Matchday (incassi stadio) 35.6 (15%)
- Diritti televisivi 107.7 (46%)
- Area commerciale (sponsor e merchandising) 91.8 (39%)
Dal report si potrebbero effettuare ulteriori considerazioni, ma quelle svolte permettono già di avere un quadro molto interessante sul calcio europeo e sulla suddivisione degli introiti nei principali campionati.
Vedi Deloitte Football Money League 2013 (stagione 2011/12)
Vedi Deloitte Football Money League 2013 (stagione 2011/12)
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