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martedì 27 luglio 2010

Rai, addio (parziale) alla moviola: una scelta lodevole ma problematica

Ha suscitato molte polemiche la decisione del direttore di Raisport Eugenio De Paoli di eliminare (seppur in maniera non completa, vedi prosieguo articolo) la moviola da tutte le trasmissioni calcistiche della Rai. In molti l'hanno definita "una decisione epocale, capace di riportare serenità nelle discussioni domenicali e conseguentemente di innalzare il livello di cultura sportivo-calcistica italica, fermo ancora "al fuorigioco millimetrico". L'iniziativa di Raisport è senza dubbio lodevole, visto e considerato il livello di isteria e tensione a cui si è giunti negli ultimi anni. Le partite lette, meglio, vivisezionate alla moviola hanno finito per distogliere sempre più l'attenzione dal gesto tecnico, dalla giocata di un difensore o dalla prodezza di un campione. Questa tendenza tutta italica a parlare ore e ore di fuorigioco passivi, braccia attaccate al corpo, movimenti congrui, danno procurato e altri sofismi regolamentari (che per carità, esistono, ma sono di competenza arbitrale, non di improvvisati opinionisti della domenica sera) ha finito per allontanare molti telespettatori dalle trasmissioni domenicali (non è l'unico fattore, ma ha avuto il suo peso). Poi, quando le cose vanno male - vedi Mondiali 2010 - emergono i mea culpa sugli errori commessi dal nostro calcio, latu sensu. Per questo penso che la decisione della Rai di eliminare (parzialmente) la moviola abbia uno scopo nobile, cioè riportare i toni ad un livello accettabile. Tuttavia il modo in cui De Paoli è intervenuto e la stessa strutturazione di quel che resta della moviola in Rai lascia aperti molti punti interrogativi e suscita qualche perplessità. 
Di fatto la Rai elimina dalle sue trasmissioni i moviolisti (Tombolini e Carlo Longhi per intenderci) e il conseguente dibattito sugli episodi (ad esempio di Galeazzi a Novantesimo o dei vari Bagni, Collovati alla Domenica Sportiva). Durante le trasmissioni (Novantesimo e DS) gli episodi saranno commentati da non meglio precisati "esperti del mondo arbitrale" che daranno il loro giudizio: è fuorigioco, è rigore, è un fallo da rosso ecc. Sarà spiegata solamente la norma collegata all'episodio. Come molti l'hanno definita, una specie di Cassazione della moviola. Se il tutto si fosse fermato a ciò, la scelta Rai sarebbe stata da promuovere a pieni voti. Il problema - che determinerà sicuramente polemiche assai accese tra i tifosi - è che Raisport ha deciso di porre un tetto massimo agli episodi da mostrare. Solo 3 a domenica, i più rilevanti. Il solo dire "i 3 casi più rilevanti" rappresenta una forzatura. Tale discrezionalità rappresenta un punto dolente, visto e considerato che in una "normale" domenica di campionato gli episodi controversi sono molti di più. Ma al di là di quest'ultimo aspetto, saranno censurati inevitabilmente degli episodi riguardanti determinate squadre/partite, per la "felicità" dei relativi tifosi. Considerando poi il livello di assuefazione alla moviola di molti di questi, c'è da scommettere che le trasmissioni Rai finiranno per perdere ascolti. A dire il vero gli ascolti di Raisport potrebbero risentire anche di altre scelte, queste sì completamente errate. Vedi Gentili alla nazionale o, soprattutto, Paola Ferrari per Massimo De Luca (e Teo Teocoli...) alla Domenica Sportiva. Se si vuole migliorare veramente la cultura sportiva-calcistica italiana bisognerebbe puntare sul meglio, andando oltre le stantie e retrograde logiche politiche (specialmente in ambito sportivo).

3 commenti:

  1. Secondo me il vero problema non è tanto la quantità ma la qualità: ovvero cosa s'intenderà per "caso interessante". Tanto per essere chiari: nell'ultimo mondiale l'unico caso interessante dal punto vista regolamentare è stato il gol neozelandese all'Italia. Viceversa i casi di Inghilterra-Germania e Argentina-Messico non sono definibili come interessanti sotto questo punto di vista: nel senso che appare ovvio che si tratti di sfondoni arbitrali non vedere un pallone dentro di un paio di metri o un fuorigioco coll'attaccante che parte con nessuna fra se e la linea di porta.

    Ancora ancora potrei accettare se si trattasse di episodi oggettivamente difficili da valutare ad occhio nudo.

    Vedremo come andrà a finire, anche se noto che il resto della concorrenza televisiva calcistica ha sbroccato di brutto su questa decisione, fra l'altro spostando dolosamente l'oggetto del contendere.

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  2. Secondo me andrà a finire che verranno considerati "casi rilevanti" quegli episodi che hanno influito di più sul risultato delle partite più importanti.
    In realtà se si vuole veramente parlare di arbitri e regolamento non bisognerebbe soffermarsi sull'effetto che la scelta arbitrale ha avuto sulla partita, ma bisognerebbe semplicemente parlare della decisione in sè, a prescindere dal contesto della partita.
    Troppo spesso mi è capitato di vedere arbitri messi alla gogna perché, dopo aver arbitrato un'ottima partita, hanno commesso un unico errore che ha influito sul risultato e al contrario arbitri che commettono errori a decine e si prendono comunque il 6 in pagella perché quegli errori non sono stati influenti.
    Agli ultimi mondiali c'erano arbitri (di nazioni non proprio calcistiche) nettamente impreparati, ma che comunque sono arrivati ad arbitrare le partite più importanti perché hanno avuto la fortuna di non influire sul risultato (magari perché arbitravano partite semplici dal risultato scontato).
    Il nostro Rosetti secondo me stava arbitrando bene ed è stato cacciato per un unico errore (tra l'altro nemmeno suo ma dell'assistente...).
    La moviola delle nostre TV non è, come vogliono farci credere, uno strumento per valutare le scelte degli arbitri. E' semplicemente uno strumento per dare modo di volta in volta ai tifosi di questa o quella squadra di avere qualcosa su cui recriminare e di conseguenza qualcosa di cui parlare fino alla settimana successiva.

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  3. Ciao Michele, mi complimento con te per l'analisi. Condivido al 100% il tuo intervento. Quando dici "Secondo me andrà a finire che verranno considerati "casi rilevanti" quegli episodi che hanno influito di più sul risultato delle partite più importanti.
    In realtà se si vuole veramente parlare di arbitri e regolamento non bisognerebbe soffermarsi sull'effetto che la scelta arbitrale ha avuto sulla partita, ma bisognerebbe semplicemente parlare della decisione in sè, a prescindere dal contesto della partita" cogli esattamente il problema che si verrà a creare. La sproporzione già esistente tra spazio e attenzioni riservate alle solite squadre e quello riservato alle altre finirà per allargarsi ulteriormente.
    Perfetto anche il discorso sulla moviola che viene proposta come strumento per rivendicazioni e recriminazioni anziché come mezzo per valutare tecnicamente le decisioni arbitrali. Da questo ultimo punto di vista la scelta della Rai è sicuramente valida. Permangono invece le altre questioni che hai/abbiamo sollevato.

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