
Ora, leggendo queste nuove intercettazioni, a parlare con designatori e dirigenti arbitrali erano 11 società su 20. A tal riguardo è come al solito illuminante il pezzo odierno di Roberto Beccantini su La Stampa (vedi). Beccantini chiede giustamente "Chiarezza per tutti". Per le società che chiamavano (e sembrava non chiamassero) e per quelle che veramente non avevano contatti con il mondo arbitrale. Prendo spunto dal suo articolo per due considerazioni finali:
1- Nel corso dell'udienza di ieri, i legali di Luciano Moggi hanno letto in aula alcune intercettazioni riguardanti dialoghi telefonici intercorsi tra l'allora presidente dell'Inter Facchetti e il designatore Bergamo. Al di là della polemica su chi ha pronunciato il nome di Collina nella telefonata in cui Facchetti parlava di griglie arbitrali con Bergamo (cortina fumogena sollevata per nascondere il numero e l'assiduità dei contatti Inter-designatori; tra l'altro c'è un'altra intercettazione in cui Facchetti invita Bergamo a passare in sede da Massimo Moratti a ritirare "un regalino" da € 5.000, non proprio una prassi di tutte le società..), l'aspetto più importante, ovviamente ignorato dai media che quattro anni fa assunsero una posizione forcaiola e che oggi si trovano in palese imbarazzo nel dover rivedere la loro posizione - non tanto su Moggi e la Juventus, ma su altre squadre - riguarda la domanda fatta dalla difesa di Moggi al colonnello Auricchio, autore dell'inchiesta. Perchè non ha ritenuto di inserire tali intercettazioni tra Facchetti, Moratti e Bergamo nell'informativa? La risposta di Auricchio è stata disarmante: "Perchè non le ritenemmo rilevanti dal punto di vista investigativo". Non rilevante penalmente, può essere. Ma perchè non sono state passate assieme a tutte le altre intercettazioni all'Ufficio Indagini delle Figc? Mistero glorioso. Ripeto, qui è il nodo cruciale di tutta Calciopoli 2006. Se tutte queste intercettazioni, scovate dalla difesa moggiana, fossero finite sul tavolo di Borrelli e Palazzi quattro anni fa, oggi staremmo parlando di una storia calcistica italiana completamente diversa. Probabilmente sarebbero state condannate in modo proporzionale alle colpe tutte le società coinvolte (non certo "tutti colpevoli, tutti innocenti"), Inter compresa. Sicuramente lo Scudetto 2006 non sarebbe stato assegnato all'Inter, per esempio. Ibrahimovic sarebbe finito all'Inter penalizzata o a qualche altra squadra straniera? Ricordando che l'attuale rosa interista è frutto della cessione multi-milionaria dello svedese al Barcellona...
2- Cosa accadrà ora? La Figc tramite il suo presidente Abete e il capo Ufficio Indagini Palazzi stanno vigilando sull'andamento del processo napoletano e acquisiranno il materiale probatorio. Come spiegato nel post specifico, la prescrizione si staglia minacciosa. Almeno per quanto riguarda le intercettazioni, mentre per l'assegnazione dello Scudetto 2006 non c'è tale pericolo.
La sensazione è che la partita si chiuderà con la revoca dello Scudetto 2006. Stop. Un classico compromesso per evitare noie ulteriori. Il problema è che le intercettazioni che stanno venendo a galla sono di una gravità molto superiore a quella che alcuni media (Gazzetta in primis) vogliono far credere. 11 squadre su 20 intrattenevano rapporti telefonici e diretti con il mondo arbitrale. Un malcostume e un decadimento morale assolutamente condannabili (la normalità consisterebbe nell'avere tali due mondi completamente distinti e privi di qualsivoglia contatto, se non a livello prettamente istituzionale). In effetti quattro anni fa le condanne sono arrivate. Solo per 4 squadre però. L'Inter, fatta passare e descritta come società modello, eticamente al di sopra di ogni sospetto e premiata addirittura con uno Scudetto a tavolino, intratteneva rapporti molto stretti con Bergamo, Mazzei, l'arbitro De Sanctis, parlava regolarmente di designazioni, griglie arbitrali e di regalini "extra-istituzionali" da ritirare in via Durini. Che questi comportamenti violassero apertamente l'allora art.1 del cgs? Molti media faticano anche a dire tale ovvietà. Senza parole,
Come dice Beccantini, urge fare chiarezza, per il bene e l'interesse di tutti, soprattutto dei veri innocenti, quelli che non si sognavano neppure di alzare la cornetta e contattare designatori o arbitri. Anche a costo di forzare l'interpretazione delle norme del cgs. La giustizia è un bene superiore.
Se Moratti è veramente sicuro che l'Inter non ha commesso nulla.. che rinunci alla prescrizione biennale per la squadra e a quella quadriennale per se stesso. Così come sarebbe giusto lo facessero i Presidenti delle altre società coinvolte.
RispondiEliminaGiova ricordare che su Facchetti, in ogni caso, non si potrebbe procedere penalmente dato che la morte del presunto reo è causa di estinzione del presunto reato.
Comunque, è davvero un mistero come queste intercettazioni non siano uscite prima..
Ammesso siano penalmente irrilevanti.. il regalino da 5000 Euro, se venisse provato, è o tentata corruzione (se Bergamo non l'ha ritirato) o corruzione, giuridicamente parlando, salvo che qualche giudice ritenga che potesse passare come regalia d'uso..
Non dico altro, ci penseranno i giudici a valutare. Quello che mi pare incontestabile è che almeno detta intercettazione non doveva essere ignorata.
A tacere di questo, se la giustizia sportiva è una cosa e quella penale è un'altra, a mio personale parere non penso sia corretto omettere di consegnare alcuni elementi di prova (intercettazioni).
Quanto sarebbe bello trasformare il "tutti colpevoli, tutti innocenti" in "11 società colpevoli, 11 società condannate con lo stesso metro di giudizio(il che non significa con la stessa pena, ma con una pena stabilita in modo proporzionale alle condanne già irrogate)".
Per Calciopoli le società condannate furono 5, non quattro (Juventus, Fiorentina, Lazio, Milan e Reggina).
RispondiEliminaDue domande a margine:
- ma si sa chi sono le altre 6 squadre che mancano all'appello? Una dovrebbe essere l'Udinese: se non ho capito male è stato beccato pure Spalletti a colloquio con Bergamo (e spero che non ci sia la Sampdoria, che all'epoca, pochi ricordano, fu coinvolta per circa un paio d'ore...)
- Beccantini parla dell'associazione a delinquere contestata a Moggi: ma non era già "caduta" quest'accusa?
Per le conclusioni, che dire di diverso di quanto non hai già detto tu? Quasi certa la revoca del titolo 2006 a cui seguiranno proteste solo di facciata per l'Inter (giusto per calmare fittiziamente i tifosi).
Errate corrige:
RispondiEliminaBeccantini parla di 11 squadre: 5 sono le condannate del 2006, la sesta è l'Inter, la settima dovrebbe essere l'Udinese. Ne mancano 4.
Sinceramente non credo che l'aver tirato fuori queste intercettazioni serva a qualcosa a livello difensivo per Moggi..
RispondiEliminaEsemplifico banalizzando: se accusano una persona di aver rubato, questa per scagionarsi deve provare di non aver rubato, non che gli altri hanno tenuto più o meno lo stesso comportamento.
Quindi non credo che queste intercettazioni spostino qualcosa a livello penale.
Sul piano della giustizia sportiva forse sì.
Sicuramente la linea difensiva degli avvocati di Moggi è servita agli appassionati di calcio per capire quello che già dicevano in molti.
Se si è ritenuto che le cinque società coinvolte nella calciopoli 1, erano colpevoli, e qui abbiamo delle intercettazioni simili, sarebbe giusto punire anche queste società coinvolte.
Poi probabilmente così non sarà per la prescrizione.